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Dal Senato arriva il sì alla norma contro la vivisezione Approvato un emendamento alla Legga di delegazione europea roma Il Senato ha approvato con 189 sì un emendamento alla Legge di delegazione europea del 2013 che limita la vivisezione degli animali in favore di metodi alternativi. L’emendamento all’ articolo 12 della legge che recepisce direttive europee “proibisce l’allevamento di cani, gatti e primati non umani sul territorio italiano destinati alla sperimentazione animale” come sottolinea il Pd e Sel. Lav, bene recepimento Senato direttiva Ue Per la Lega Antivivisezione (Lav) è “positivo oggi il voto dell’Aula del Senato sui principi e criteri di recepimento restrittivo della direttiva europea sulla vivisezione 2010/63”. Secondo l’associazione questo è “un altro passo in avanti verso l’approvazione definitiva dei vincoli che permetteranno di avere una legge che chiuderà definitivamente l’allevamento Green Hill, vieterà alcune pratiche e limiterà alcuni utilizzi dei quasi 900mila animali che ogni anno vengono ancora torturati e uccisi nei laboratori italiani, incentivando effettivamente il ricorso ai metodi sostitutivi di ricerca”. Per questo la Lav, che ha sostenuto le proposte iniziali assieme alle altre associazioni della Federazione Italiana Diritti Animali e Ambiente, “ringrazia le senatrici e i senatori che con l’on. Brambilla hanno condotto questa battaglia ottenendo il si dei ministri della Salute Lorenzin e delle politiche europee Moavero, nonché tutti i senatori che hanno votato a favore delle proposte che eviteranno così un recepimento-fotocopia della direttiva”. “Questo articolo - conclude la Lav - è una speranza per tutto il Paese che deve trovare nella ricerca innovativa ed eticamente compatibile un motivo di eccellenza e rinascita”. Brambilla, bene ok a mia norma anti Green Hill a parlamentare Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la difesa degli animali e dell’ambiente, ha espresso “grande soddisfazione” per l’approvazione in Senato dell’art.12 della legge di delegazione europea che fissa principi e criteri direttivi specifici per il recepimento della direttiva 2010/63 sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici, tra cui la norma scritta dalla stessa Brambilla sul divieto di allevare in Italia cani, gatti e primati non umani destinati ai laboratori. “Per raggiungere il vero obiettivo, cioé l’abolizione della vivisezione, occorre agire a livello internazionale, cominciando dall’Unione europea”, ha detto Brambilla. “Nel frattempo è importante che sia presto approvata anche dalla Camera la mia norma ’anti-Green Hill’: nel nostro Paese non potranno più aprire altre fabbriche di morte”. “L’approvazione definitiva di questa legge alla Camera sarà il coronamento di anni di battaglie contro gli allevamenti di cani da laboratorio nel nostro Paese che ho condotto non sempre con l’appoggio dei Palazzi, ma sempre con il consenso determinante della pubblica opinione”, ha proseguito l’ex ministro. “Lo stabilimento Green Hill, i cui dirigenti sono imputati di maltrattamento e uccisione di animali davanti al Tribunale di Brescia, non avrà successori sul territorio nazionale. Con questa decisione innovativa, l’Italia si propone come esempio per gli altri Paesi dell’Unione europea”. De Petris, con voto Senato mai più Green Hill “Mai più Green Hill, con il voto di oggi il Senato ha senza dubbio migliorato il recepimento della direttiva europea 2010/73 in materia di vivisezione introducendo, con l’approvazione dell’articolo 12, alcune norme di assoluta importanza per la tutela degli animali, per una vera ricerca scientifica alternativa e che rappresentano un valido punto di partenza per rilanciare la battaglia per l’abolizione della vivisezione”. Lo afferma in una nota la senatrice Loredana De Petris, Presidente del gruppo Misto e capogruppo dei senatori di Sinistra ecologia e libertà. Tra i molti punti introdotti - prosegue De Petris - mi preme sottolineare il divieto di allevamento di animali destinati alla sperimentazione, l’utilizzo ai fini della sperimentazione di primati, cani, gatti o animali in via di estinzione e l’obiettivo di orientare la ricerca all’impiego di metodi alternativi e sostitutivi all’utilizzo di animali”. “La concreta tutela degli animali - conclude De Petris - aveva bisogno di questo importante punto di partenza che ora può fare dell’Italia il Paese con la legge più avanzata al mondo. Si tratta di norme che rappresentano un’ottima base per una legge realmente migliorativa per i quasi 900mila animali utilizzati ogni anno in Italia”. tratto da quotidiano : La Stampa
Posted on: Thu, 05 Sep 2013 07:04:33 +0000

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