Dall’Ulivo al Pd, ecco perché voteremo per Gianni Cuperlo Gad - TopicsExpress



          

Dall’Ulivo al Pd, ecco perché voteremo per Gianni Cuperlo Gad Lerner, Luciano Segre e Massimo Toschi Insieme ai miei amici Luciano Segre e Massimo Toschi abbiamo scritto la seguente dichiarazione di voto per Gianni Cuperlo. Provenienti da esperienze culturali e religiose diverse, ci siamo incontrati nel 1996 attraverso la comune amicizia con Romano Prodi; e insieme a lui abbiamo condiviso il progetto dell’Ulivo. Consideriamo una ferita gravissima la slealtà dei 101 franchi tiratori che, negandogli il voto in Parlamento, hanno rivelato la loro distanza dall’unico disegno unitario su cui possa fondarsi il Partito Democratico. Il gesto di Prodi di non votare alle primarie è un estremo appello, prima che tutto precipiti, affinché il PD ritrovi cultura e valori, saggezza e visione, senza i quali anche il Paese sarà condannato. Non è un atto di diserzione né di disimpegno, quello di Prodi, ma un invito ultimo alla conversione della politica che da tutti va preso sul serio, a partire da chi si candida per diventare segretario del PD. Temiamo in particolare una deriva nuovista intrisa di spregiudicatezza, pronta a salire su ogni cavallo pur di vincere la corsa, rinunciando alla difesa dei valori fondamentali della Costituzione e all’urgenza di un’iniziativa politica per la giustizia sociale. Tale deriva, al di là delle apparenze e delle schermaglie polemiche, evidenzia molti tratti comuni con il cinismo di chi nel centrosinistra ha sempre screditato il progetto dell’Ulivo, anteponendogli una visione verticistica e affaristica della politica. La lettura del documento congressuale di Gianni Cuperlo e la sua personalità ci inducono a considerarlo il candidato più adatto a rivestire una responsabilità di federatore, disinteressato alle logiche di fazione; restituendo al Partito Democratico la continuità con l’Ulivo che stiamo rischiando di dissipare. Non è nostalgia, la nostra. Se alla metà degli anni Novanta l’Ulivo ha saputo prescindere da modeste ambizioni di clan, riunendo le culture riformiste nell’ascolto del dolore civile di questo Paese, difendendo i diritti dei più deboli, più che mai la drammatica crisi odierna dovrebbe sollecitarci tutti a recuperare quello spirito. Cuperlo, lo sappiamo, proviene da una delle aree politiche in cui, per modeste convenienze di parte, si sono manifestati i comportamenti che hanno offuscato la credibilità del Pd. Confidiamo però che i principali responsabili di quella politica manovriera stiano perdendo la loro nociva influenza, nonostante che si rifugino alle spalle di questo o di quel candidato. In particolare, speriamo che la bella sensibilità culturale di Cuperlo lo accrediti come segretario capace di autonomia, dedito all’ascolto delle periferie del Paese, leale nello stimolo e nella critica al governo Letta, disposto a ripensare l’orizzonte di una sinistra europeista, lontano da ogni faciloneria demagogica. Nel dichiarare il nostro voto per Gianni Cuperlo, a lui chiediamo di adoperarsi nella formazione di una nuova classe dirigente. Affinché il PD non resti solo un club elettorale capace di partorire i peggiori vizi della politica, ma divenga un luogo autentico di confronto fra idee e valori, dove la partecipazione aiuti tutti a diventare migliori. Dal blog di Gad Lerner
Posted on: Sat, 30 Nov 2013 21:40:38 +0000

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