Decreto “Fare”, il governo pone la fiducia. M5S: “Testo - TopicsExpress



          

Decreto “Fare”, il governo pone la fiducia. M5S: “Testo impresentabile” Lega, Sel e maggioranza riducono le proprie richieste di modifica al testo, i Cinque Stelle no e confermano le proprie 400. Franceschini: "Il calendario è pieno: 6 decreti, leggi europee, il ddl sulle riforme. Bisogna fare presto". I deputati grillini: "Al governo non interessano norme utili al Paese" di Redazione Il Fatto Quotidiano | 23 luglio 2013 Sarà posta la questione di fiducia sul decreto “del fare” il cui voto è previsto alla Camera. All’esame dell’assemblea di Montecitorio arriverà così “blindato” il testo approvato dalle commissioni. “Abbiamo un calendario molto complicato – ha spiegato il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Dario Franceschini – 6 decreti, le leggi europee, il disegno di legge di riforma costituzionale, le leggi sui partiti e l’omofobia, votare su 800 emendamenti non permette di rispettare tempi”. Franceschini ha riassunto in aula la situazione che si era venuta a creare dopo, appunto, la presentazione di 800 emendamenti al decreto legge: su richiesta dell’esecutivo di “scendere a un numero ragionevole” Sel e Lega “avevano detto sì”, la maggioranza aveva accettato di ridurre a 10 gli emendamenti mentre una trattativa con il M5S era saltata e i parlamentari “grillini” avevano deciso di tenere tutti le modifiche presentate, cioè oltre 400. “Se il tema è costruire un percorso che consente all’aula di esprimersi in tempi ragionevoli sui singoli emendamenti è un conto, se invece il tema è l’accoglimento di un certo numero di emendamenti la cosa cambia”, ha spiegato il ministro. Quanto alla trattativa tra governo e Movimento 5 Stelle sugli emendamenti, i Cinque Stelle si erano dichiarati disponibili a ritirare gran parte degli emendamenti, riducendoli a 8. Ma il governo avrebbe risposto di poterne accogliere la metà, cioè quattro. La votazione sulla fiducia si terrà domani, mercoledì 24 luglio, alle 11.30. Non c’è certezza su quando ci sarà il voto finale sul provvedimento: M5S, Lega e Fdi non hanno infatti accettato la diretta televisiva sulle dichiarazioni di voto finali, lasciando intendere che praticheranno ostruzionismo avvalendosi degli strumenti regolamentari che concedono tempi larghi di intervento ai deputati sui decreti legge. L’M5S ha anche detto no alla possibilità che le commissioni Affari costituzionali e Ue possano esaminare la legge sul finanziamento ai partiti e la legge comunitaria. Si riuniranno,di conseguenza, solo le commissioni che esaminano decreti legge. Un ostruzionismo che determina il “rammarico” del capogruppo Pd Roberto Speranza: “Rischia di rallentare – ha spiegato – provvedimenti decisivi, di cui il Paese ha bisogno”. Ma i Cinque Stelle insistono: “Alla fine avevamo presentato otto-nove punti qualificanti di modifica al decreto ‘del Fare’ – spiegano – Punti che avrebbero migliorato un testo pressoché impresentabile. Al governo, però, evidentemente non interessa affatto licenziare norme utili al Paese”. Quindi gli eletti M5S elencano: “Estendere la riduzione del Cip 6 anche agli inceneritori, togliere la scandalosa deregulation sulle sagome degli edifici demoliti e ricostruiti, favorire il pagamento degli stagisti del ministero della Giustizia, aprire un fondo di sostegno alle Pmi in cui poter versare le eccedenze degli stipendi dei parlamentari, rendere più aperta e democratica la gestione della Cassa depositi e prestiti, rivedere la Tobin Tax per colpire il day trading, ricalibrare l’Iva sui servizi portuali, vincolare infine gli incentivi per i nuovi macchinari al mantenimento dei livelli occupazionali e delle strutture produttive sul territorio nazionale”. Con queste misure, se fossero state introdotte, concludono i deputati del Movimento, il decreto sarebbe stato “almeno presentabile: al ministro Franceschini abbiamo lasciato intendere che non ci interessa la mera contabilità degli emendamenti presentati o approvati. E tantomeno le pantomime mediatiche su sterili battaglie, tipiche di una certa opposizione. A noi interessano le modifiche concrete e puntiamo sempre a portare a casa i risultati”.
Posted on: Tue, 23 Jul 2013 12:00:55 +0000

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