Dopo diversi articoli sulla presunta incapacità politica di - TopicsExpress



          

Dopo diversi articoli sulla presunta incapacità politica di Barack Obama – alle prese con il mancato consenso domestico e internazionale per un intervento militare in Siria – George Friedman, fondatore della società di intelligence Stratfor, prova ad occuparsi di quello che considera un altro bluff: quello operato dal presidente russo Vladimir Putin.“Putin sta bluffando. La Russia non è una grande potenza mondiale, ma solo una potenza regionale. Ha cercato di mostrare una forza che non ha e lo ha fatto bene. Per Putin, la Siria è un problema, perché gli Stati Uniti sono sul punto di smascherare il suo bluff e lui non è in possesso di carte forti da giocare. Per capire il suo gioco abbiamo bisogno di analizzare la recente riunione del G20 a San Pietroburgo”, ha scritto Friedman.Mentre gli Stati Uniti vorrebbero intraprendere un’azione militare in Siria, i russi si oppongono. Secondo l’analista, Putin e Obama hanno tenuto una riunione di 20 minuti dai toni freddi e inconcludenti. I ricordi della Guerra fredda sembravano ancora freschi ed era quella l’atmosfera che Putin voleva.“Le relazioni del regime di al-Assad con la Russia risalgono al 1970, quando Hafez al-Assad, padre dell’attuale presidente Bashar al-Assad, era sulla scena, alleato con l’Unione Sovietica. Nell’illusione di potere globale che Putin ha bisogno di creare, la caduta di Assad minerebbe la tremendamente la sua strategia”, ha spiegato Friedman.Le opzioni? “Obama potrebbe far cadere il regime e promuovere un governo sunnita, oppure optare per un semplice attacco missilistico. Ma la Siria non si trasformerà in un altro Iraq a meno che Obama perda completamente il controllo”, ha aggiunto.“Il futuro di Putin e della Russia non dipende dalla sua capacità di proteggere l’alleato siriano. Non è poi così importante. Ci sono molte ragioni per cui gli Stati Uniti potrebbero non desiderare di impegnarsi in Siria. Ma se vogliamo capire la crisi Usa-Russia sulla Siria, ha senso considerare la crisi nell’arco della storia recente. Partire dal Kosovo nel 1999, passare alla Georgia nel 2008 per arrivare a oggi”, ha concluso Friedman.
Posted on: Wed, 11 Sep 2013 06:08:18 +0000

Trending Topics



Recently Viewed Topics




© 2015