Dopo la scomparsa di Sergio Pininfarina e Rita Levi Montalcini, - TopicsExpress



          

Dopo la scomparsa di Sergio Pininfarina e Rita Levi Montalcini, Giorgio Napolitano aveva assicurato: “Non sarò io a nominare altri senatori a vita“, ma ora che è stato rieletto, Il Presidente della Repubblica dovrà decidere i nuovi senatori. Ora che sono morti anche Giulio Andreotti e Emilio Colombo, la nomina di nuovi senatori a vita sembra imminente. Mario Monti e Carlo Azelio Ciampi hanno infatti bisogno di compagnia e dalle nomine potrebbe arrivare l’ennesimo elemento di pacificazione per far durare le larghe intese. Secondo “L’Espresso”, c’è “chi pensa proprio ad una formula bipartisan: due nomine per due eterni nemici, sperando serva a voltare pagina. L’ipotesi sembra ormai sfumata, ma nel Pdl non fanno mistero di averla fortemente sostenuta: un seggio a Silvio Berlusconi e uno a Romano Prodi. Tutti contenti e – soprattutto – Berlusconi al riparo dal suo destino giudiziario: questo era il piano”. Napolitano, però, avrebbe rifiutato di prendere in considerazione l’operazione, facendo sapere di essere orientato alla scelta di figure “non politiche” o comunque non più di primo piano. Peppino Caldarola, consigliere fidato del Presidente, spiega: “Se Napolitano nominasse Berlusconi in tanti direbbero ‘Napolitano ha nominato un pedofilo’ e sarebbe effettivamente sconveniente. Non sarebbe certo il seggio a vita ad evitare a Berlusconi le conseguenze delle sentenze: potrebbe sì restare in Parlamento, ma dovrebbe rimettersi alla giunta per le immunità e all’aula”. Poi c’è il problema dell’articolo 59 della Costituzione: quello in cui si spiega la facoltà del presidente della Repubblica, che può nominare “cittadini che hanno illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario”, opere in cui Berlusconi non è certamente un luminare. Sempre secondo “L’Espresso”, starebbe prendendo corpo l’ipotesi Gianni Letta, gradito sia al centrodestra che al centrosinistra e sarebbe anche possibile l’accoppiata con Prodi. Potendo però Napolitano fare addirittura tre nomi, rimarrebbe un seggio vacante, dove si potrebbe sedere uni tra Rodotà, Pannella, Don Ciotti, Roberto Benigni, Andrea Camilleri (per cui si raccolgono firme dal 2003) e Claudio Abbado. Per Franca Valeri, infine, ci fu già una mobilitazione, all’inizio dell’anno, con tanto di fortunato hashtag #FrancaValeriSenatrice lanciato dal musicista Frankie HI-NRG. Il M5S, invece, è favorevole all’abolizione dell’istituto, con l’idea di “superare un retagio monarchico”. Anche Giuseppe Civati non è convinto: “se la nomina dev’essere quella di Gianni Letta, sono anche io contrario. Ma perché non ne condivido la logica e non a caso non ho votato Napolitano. Ma va bene se torna ad essere un riconoscimento per particolari meriti e non un premio per chi ha dimostrato fedeltà a Berlusconi“.
Posted on: Sun, 30 Jun 2013 15:08:31 +0000

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