EFFEMERIDI - Il 13 novembre 1885 nasceva a São Vicente da Beira - TopicsExpress



          

EFFEMERIDI - Il 13 novembre 1885 nasceva a São Vicente da Beira in Portogallo, lo scrittore e uomo politico Hipólito Raposo. Ancora studente di Legge nellUniversità di Coimbra, pubblicò due romanzi nel giro di due anni (1910 e 1911) e, nello stesso periodo fu anche collaboratore assiduo del giornale Diário de Notícias. Dopo la laurea insegnò in un liceo di Lisbona. Nel 1914, assieme ad un gruppo di giovani intellettuali come lui, perlopiù ex compagni di Università a Coimbra, fondò la rivista Nação Portuguesa, vero e proprio laboratorio di idee di una corrente di pensiero destinata a metter radici non solo in Portogallo ma anche in Brasile: lIntegralismo Lusitano del quale la pubblicazione divenne la portavoce. Nellambito dei fermenti intellettuali dellEuropa tra la fine dell800 e la prima decade del nuovo secolo, fu lespressione portoghese dellAction Française - con la quale ebbe rapporti -, destinata però, rispetto a questa, a fare un passo avanti nella direzione dei movimenti che tra gli anni 20 e 30 dettero vita alle varie versioni dei fascismi in ogni angolo dEuropa. Nel caso portoghese, proprio dal ceppo dellIntegralismo Lusitano nel 1933 si organizzò il Movimento Nacional-Sindicalista che per la sua dura opposizione al Regime di Antonio de Oliveira Salazar, - come vedremo - fu messo fuori legge lanno successivo. Destino comune a molti dei fascismi europei (ma anche sudamericani) che ebbero per peggiori nemici regimi conservatori che magari avevano tratto linfa culturale da quegli ambienti ed avevano adottato formule esteriori di rappresentazione politica e di mobilitazione delle masse, analoghe a quelle dei fascismi (ragione per la quale sono oggi comunemente confusi appunto con i fascismi) ma che invece usarono il pugno di ferro contro movimenti, gruppi e circoli intellettuali di questo tipo, come - e a volte peggio - facevano con gli oppositori di Sinistra. Per restare in ambito lusitano, questo fece il regime di Destra di Getúlio Vargas in Brasile nei confronti dell Ação Integralista Brasileira di Plinio Salgado (sulle stesse posizioni ideologiche degli integralisti portoghesi) o, tornando in Europa, ciò che accadde alla Guardia di Ferro romena di Corneliu Codreanu o in Lituania ai Geležinis Vilkas (i Lupi dAcciaio) del prof. Agustinas Voldamaras che pur essendo stati tra gli artefici dellascesa alla Presidenza della Repubblica di Lituania di Smetona, furono da questi criminalizzati in seguito al loro tentativo di fascistizzare il Paese e poi, in seguito alla loro marcia su Kowno, arrestati a migliaia o costretti alla fuga allestero. Del resto lo stesso fascismo italiano nel 1943 fu abbattuto da una congiura di Palazzo della Monarchia. Nel caso portoghese, la prima repressione scattò nel 1919 contro lIntegralismo Lusitano che si era fatto movimento guidato da Rolão Preto, un non ancora trentenne con due lauree conseguite allestero - a Lovanio nella Fiandre e a Tolosa in Francia - che, vivendo nei due Paesi, gli avevano consentito di entrare in contatto con i gruppi intellettuali delle Destre radicali locali. Nei clamorosi incidenti del 1919, Raposo fu arrestato, processato e finì con lo scontare una condanna detentiva nel Forte de São Julião da Barra, al termine della quale, condannato anche a non poter ricoprire incarichi statali, si trasferì in Angola dove, a Luanda, fino al 1923, quando tornò in Portogallo, esercitò la professione di avvocato. Attività che continuò a fare anche al ritorno in patria affiancandola allimpegno politico e culturale. Assieme a Preto e agli altri integralisti ricostituì il movimento dedicandosi in particolare ad organizzare camere sindacali, cellule di base nel mondo del lavoro, facendo tesoro della circolazione delle idee nellEuropa del momento, in questo caso grazie allessersi abbeverato - il movimento - agli italiani Enrico Corradini e Alfredo Rocco nelle nuove elaborazioni ideologiche dellIntegralismo. Accolte con entusiasmo le notizie che arrivavano dallItalia, della Marcia su Roma e dei mutamenti sociali in atto, le camisas azuis (camicie azzurre) dellIntegralismo furono in perenne mobilitazione, avendo come loro organo di stampa Revolução, pubblicazione che concentrò i suoi sforzi verso lobiettivo di creare un movimento fascista tramite la trasformazione dellIntegralismo Lusitano. Operazione che non fu facile anche perché, nellimmediato non raccolse analoghi entusiasmi da parte di Rolão Preto e, ancor meno, da parte di Raposo che però nel 1932 fondò assieme a Luis de Almeida Braga, la rivista Integralismo Lusitano - Estudos Portugueses. Il ricompattamento delle fila integraliste si ebbe solo troppo tardi, allinizio degli anni 30 quando il Capo del Governo, António de Oliveira Salazar aveva già costituito la sua União Nacional, sorta di fronte nazionale di sostegno al suo regime dellEstado Novo. Come si diceva in precedenza, il regime ebbe facile gioco nello sbarazzarsi dei nazional-rivoluzionari che dapprima si videro ridurre lagibilità politica, poi applicare la censura alla loro stampa (come a quella antifascista), la chiusura di molte sedi provinciali e il divieto di tenere comizi a Lisbona. Dopo il congresso nazionalsindacalista/integralista del 12 novembre 1933, il regime salazarista riuscì a provocare una grave scissione - a suo favore - nel movimento. I nazional-sindacalisti reagirono sfidando apertamente il regime in varie occasioni, come quando, nel maggio 1934 alcune centinaia di giovani manifestarono a Lisbona davanti al monumento ai caduti della Grande guerra. Militanti e dirigenti entravano ed uscivano di prigione, gli scontri per le strade con gli antifascisti erano allordine del giorno. La PIDE (la Polizia politica) prese a indicare i militanti come comunisti bianchi..... Fino a che si giunse alla messa fuori legge del movimento con decreto del 29 luglio 1934. I leader furono i primi ad essere incarcerati o a doversi rifugiare allestero, in Spagna e Francia. Preto e Alberto de Monsaraz, i due leader maggiori - arrestati e messi in isolamento, furono espulsi dal Paese dopo sei mesi di detenzione. Hipólito Raposo, rimasto in Portogallo e in libertà, riuscì per un pò ancora ad attaccare Salazar e il suo regime, fino a che, nel 1940, dopo la pubblicazione del suo saggio Amar e Servir, pieno di attacchi a Salazar per il sistema politico del quale aveva coniato lespressione: Salazarquia, fu anchegli cacciato dagli incarichi pubblichi, arrestato e deportato alle Azzorre da dove poté rientrare solo nel 1951 ma dove riuscì a scrivere un volume di letteratura di viaggio sui luoghi - paesaggisticamente bellissimi dellArcipelago delle Azzorre - nei quali era stato costretto a vivere: Descobrindo Ilhas Descobertas. Con coerenza, in Portogallo riprese il suo posto tra le fila di ciò che restava dellIntegralismo lusitano ma di lì a poco morì, nellagosto 1953.
Posted on: Wed, 13 Nov 2013 13:41:54 +0000

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