ELENCHI P2-SIFAR -gen.GIOVANNI ALLAVENA, già capo dellufficio - TopicsExpress



          

ELENCHI P2-SIFAR -gen.GIOVANNI ALLAVENA, già capo dellufficio D del Sifar e tramite della consegna dei fascicoli a Gelli. Tessera n.1615, codice E18.77, gruppo centrale 0505. -gen.LUIGI BITTONI, capo S.M. divisione carabinieri Podgora di Roma, con giurisdizione su tutta lItalia centrale. Fascicolo 0116. -col.ROMOLO DALLA CHIESA, addetto al comando della divisione Ogaden di Napoli, con giurisdizione su tutta lItalia meridionale. Tessera 1611, codice E18.77, gruppo 04, fascicolo 0500. -gen.FRANCO PICCHIOTTI, capo di S.M. comando generale Arma carabinieri. Tessera 1745, codice E18.77, data 1 settembre 1977, gruppo centrale. Referente e capo gruppo di A.Sinagra, G.V.Placco, A.Maroni, Silvio Lauriti, Duilio Poggiolini, Gioacchino Albanese (Psi), Antonio Moretti e presentatore di Carlo Alberto Dalla Chiesa. Picchiotti era incaricato di compilare le liste di proscrizione per conto di De Lorenzo. -gen.De Santis, Roma, generale dellesercito, collaboratore di De Lorenzo durante il piano Solo. Tessera P2 1753, codice E18.77 gennaio 1977, gruppo centrale, fascicolo 0359, grado 3°. Nel fascicolo risulta una fitta corrispondenza con Gelli. E fondatore nel 1975 con il Gran maestro della nuova P2. -gen.GIAN BATTISTA PALUMBO. Comandante della legione carabinieri di Genova. Tessera 1672, codice E18.77, gruppo 04, fasc.0135. Successivamente diventerà comandante della divisione Pastrengo di Milano. -gen.DINO MINGARELLI, generale dei carabinieri, imputato per il depistaggio di Peteano, indicato assieme a Palumbo per essere uno degli organizzatori del piano Solo di De Lorenzo. Sotto la dicitura Pianificazione riservatissima progetto generale, Mingarelli precisava gli obiettivi del piano. FASCISTI IN LOGGIA 1970 La massoneria nel 1970 festeggia il centenario del 20 settembre, breccia di Porta Pia, al palazzo dei congressi dellEur ed i massoni democratici si resero conto che sotto la gestione Salvini le logge si erano riempite di fascisti e democristiani di destra del gruppo Europa civiltà, sorto nel 1968 da fascisti esoterici, cattolici integralisti legati alla destra Dc di Roma che fa capo allex deputato Agostino Greggio ed al cardinale Alfredo Ottaviani, amico di Andreotti. ELVIO SCIUBBA. Massone e direttore del periodico Lincontro delle genti, organo del Macem, il cui animatore era lex generale fascista Giuseppe Pieche. Funzionario del Tesoro, distaccato presso lOcse e reintegrato in massoneria da Salvini dopo essere stato espulso perché fascista perché dalle colonne del suo periodico aveva lanciato un appello ai giovani di Europa civiltà perché si riunissero con la massoneria nera e lintegralismo cattolico contro la sinistra. Sciubba, dignitario del rito scozzese (con Giovanni Alliata di Monreale) tenta una operazione entrista nei servizi segreti, utilizzando come tramite il generale Pieche. GEN.GIUSEPPE PIECHE. Stretto collaboratore del capo della polizia fascista Arturo Bocchini e dellOvra, il carabiniere Pieche si ritrovò nel 1937 a collaborare col generale Mario Roatta, capo del Sim (servizio militare) nella campagna di Spagna, e quindi passò direttamente alle dipendenze di Mussolini come controllore dei vari reparti dello spionaggio. Il 19 novembre 1943, dopo la caduta del fascismo, diviene comandante dellArma dei carabinieri fino al luglio del 1944, quando venne epurato. Subito dopo la formazione del governo De Gasperi, il generale Pieche viene ripescato e incaricato di dirigere il centro antincendio della polizia. In realtà ha la funzione di riaggregare i gruppi di fascisti e di infiltrarli nei gruppi di sinistra. Successivamente Scelba lo incaricherà di ordinare il casellario politico centrale presso il Viminale. Sempre per incarico di Scelba, il gen.Pieche collaborò con Edgardo Sogno al progetto Servizio Difesa civile, il quale altro non era che una sigla di copertura di una struttura di civili armati in funzione anticomunista interna. LORIS FACCHINETTI. Ex missino passato a Ordine nuovo, massone del gruppo dellex generale fascista Ghinazzi, facente parte della redazione del periodico Lincontro delle genti con Elvio Sciubba. Facchinetti, con tutto il gruppo di Europa civiltà composto da Serpieri, Tacchi, Orlandini, Borghese sin dal 1969 aveva stretti rapporti con Miceli. Facchinetti era inoltre in contatto con la P2 perché vi era transitato ed era in contatto con elementi della Magliana, Egidio Giuliani e Paolo Aleandri. ITALO GENTILE. Massone del gruppo di Ghinazzi, ufficiale della X Mas di Borghese, anche lui componente della redazione di Lincontro delle genti. SERGIO PACE. Proveniente da Ordine nuovo, facente parte del gruppo di militari golpisti Spiazzi, Miceli ecc., espulso dalla massoneria di piazza del Gesù. LELIO MONTANARI. Fascista massone del gruppo di Ghinazzi. GIOVANNI GHINAZZI. Ex generale della polizia fascista, massone, assieme a Alliata di Monreale indiziato per il golpe Borghese. Ghinazzi, durante il periodo Salvini, viene nominato gran maestro onorario a vita e tredici logge del gruppo fascista entrarono a far parte del Grande oriente di palazzo Giustiniani. CARLO STIEVANO. Massone del Supremo consiglio di rito scozzese, già appartenente alle brigate nere di Salò, facente parte del gruppo di Alliata di Monreale. AUGUSTO PICARDI. Ex generale fascista, massone, membro del Supremo consiglio del siciliano Alliata di Monreale che emanò il capitolo segreto (la P2 del rito scozzese). Picardi si unirà con Ceccherini nella Gran loggia di piazza del Gesù, della quale faceva parte la Giustizia e libertà, loggia coperta della quale facevano parte generali golpisti come De Lorenzo, Miceli, e Giuseppe Aloya, Sandro Saccucci, Giulio Caradonna, Michele Sindona, il procuratore generale di Roma Carmelo Spagnuolo, il finanziere Raffaele Ursini. VALENTINO TACCHI. Componente di Europa civiltà, evoliano, tentò di entrare nella loggia Lira e spada del maestro venerabile Selvaggi, in contatto con la P2 tramite Agostino Greggi. Il Tacchi faceva parte della redazione di Lincontro delle genti di Elvio Sciubba. Nellaprile 1979 un bollettino comunica che Valentino Tacchi è entrato a fare parte della loggia Lira e spada. Tacchi, con Facchinetti, faceva parte di Ordine nuovo ed era informatore del Sid di Miceli. LORIS CIVITELLI. Fascista inquisito per il golpe Borghese, fu inserito da Luigi Savona (della loggia Giustizia e libertà coperta) nella loggia torinese la Fiaccola nel 1975 perché proveniente dalla prima P2 che venne sciolta in quellanno. STEFANO GULLI. Nel 1974-1975 chiese di entrare in massoneria alla loggia di Roma ma risultò essere tra i fondatori di Ordine nuovo e negli anni sessanta fu tra i fondatori di Avanguardia nazionale con Delle Chiaie. Nel 1963 insieme a Saccucci, Vito Pace e Stefano Serpieri fondarono il gruppo integralista da cui nacque Europa civiltà e successivamente Terza posizione che organizzava campi di addestramento antiguerriglia. SANDRO SACCUCCI. Fascista della loggia Giustizia e libertà, facente parte della Gran loggia di piazza del Gesù fondata dal fascista agente dellOvra Raoul Palermi, il Saccucci era tra i massimi dirigenti del Fronte nazionale di Borghese e tra i fondatori di Ordine nuovo. Saccucci fu lorganizzatore della notte della madonna che precedeva il concentramento di gruppi di armati in una palestra per marciare sul Quirinale durante il golpe Borghese. Saccucci era vicesegretario della associazione paracadutisti e scrisse nei propri diari che al golpe avrebbe dovuto partecipare anche la forestale. Nel 1970 Saccucci, sotto la copertura dellorganizzazione della Difesa civile, organizza campi paramilitari nellimminenza del golpe Borghese col finanziamento dello Stato maggiore Difesa, ed una ventina di ufficiali si erano già resi disponibili come istruttori. Non è nuovo nel nostro paese il tentativo di mascherare gruppi di civili armati antiguerriglia e antisommossa sotto la direzione di militari, camuffati da difesa civile e protezione civile. Un altro tentativo fu fatto da Scelba con Edgardo Sogno e il generale Pieche. Saccucci passerà alla P2. GIOVANNI FANELLI. Massone P2, vicecapo dellufficio Affari riservati del Mininterno il cui capo era Umberto Federico DAmato, tessera 1692 codice E 1977, gruppo centrale, fascicolo 0219, grado 3° maestro barrato giallo. Fanelli dichiarò al p.m. di Roma il 24 giugno 1981: Non avevo motivo di dubitare che Gelli avesse rapporti con Andreotti e con Cossiga: ciò so con certezza perché accompagnai personalmente il Gelli agli appuntamenti attendendolo in macchina per tre quarti dora. REMO ORLANDINI. Uno dei maggiori dirigenti del Fronte di Borghese, si occupava di tenere contatti con i finanziatori, nel giugno 1974 confesserà al capitano Labruna del Sid e della P2 a Lugano quanto segue: Noi eravamo collegati anche in campo internazionale. Da Roma doveva partire una certa telefonata, passare attraverso Napoli e Malta dove cera il comando Nato ed arrivare a Nixon in persona. Tanto è vero che la flotta Nato mise in moto le eliche ed era pronta per partire ed avvicinarsi, se non fosse stata avvertita di fermarsi. Ecco perché vi dico che non avete la minima idea della grandezza e della serietà delloperazione Tora-Tora. Nostro tramite con Nixon era ling.Fenwich che lavora sotto la copertura della Selenia. Fenwich ci è stato presentato da Adriano Monti, è uno del Fronte nazionale che lavora per la Cia. Sono sicuro perché Fenwich, che è del partito repubblicano, ha parlato con Nixon telefonicamente in presenza mia. PAOLO ALEANDRI. Allievo di Fabio De Felice durante il processo per il golpe Borghese ebbe lincarico di tenere i contatti tra Gelli e lavv.De Jorio a quei tempi latitante a Montecarlo; ed in tale veste lAleandri ebbe numerosi contatti con il capo della P2 che era preoccupato di alleggerire la posizione di alcuni imputati. Fu Aleandri, riferendo un racconto di De Felice ad indicare che Gelli era venuto in possesso dellarchivio del Sifar di De Lorenzo che avrebbe dovuto essere distrutto. Tramite delloperazione fu il generale Allavena della P2, già capocentro CS di Roma, creatura di De Lorenzo e compilatore delle liste di proscrizione del piano Solo. Aleandri riferisce il 27 ottobre 1982 al giudice Imposimato informazioni che confermano quanto dichiarato da Orlandini sul ruolo delling.Fenwich: Attraverso De Felice ebbi modo di conoscere la signora Francini di Forano Sabino. La signora Francini vantava, nel corso di incontri conviviali con me e i De Felice, rapporti speciali con i servizi segreti israeliani e la Cia e col Vaticano. Chiesi a De Felice il motivo della sua considerazione per una persona che ai miei occhi appariva inaffidabile. Il De Felice mi spiegò che a Forano Sabino aveva una villa tale ing.Fenwich, americano, agente Cia che lavorava per la Selenia. Il Fenwich aveva avuto dei contatti con De Felice allepoca del golpe Borghese ed il tramite era stato la signora Francini. Rapporto dei carabinieri al g.i. Imposimato 7 dicembre 1982: Ha risieduto in Forano Sabina dal 2 luglio 1970 proveniente dagli Usa fino al 19 dicembre 1971, data in cui emigrava per il sud. Vi faceva ritorno il 29 settembre 1972 ma subito dopo, l11 novembre 1972, data in cui fu inquisito per il golpe Borghese, lasciava il paese. Ling.Fenwich era in contatto con: Monti Adriano, arrestato il 7 novembre 1974 per il golpe Borghese; Francini Vincenzo e la moglie; De Felice Fabio; Semerari Aldo. RAPPORTO PIKE. Nel rapporto si affermava che nel 1972 lambasciatore Usa, daccordo con Kissinger, elargì 300.000 dollari ad un alto funzionario del Sid legato alla destra italiana. Tale personaggio venne coinvolto in un complotto di estrema destra per rovesciare il governo. Egli è stato incriminato per una cospirazione politica che avrebbe dovuto culminare in un colpo di stato. Lallusione a Miceli era chiarissima, comunque i magistrati non poterono conoscere mai il testo di quel rapporto del funzionario Usa Pike. IL GOLPE BIANCO DI EDGARDO SOGNO. Nel gennaio 1974 le voci di movimenti golpisti allinterno delle Forze armate divennero insistenti. A partire dal 23 gennaio lallarme venne dato nelle seguenti caserme. Tutte le caserme di Trieste e del Friuli (151° fanteria Sassari; 14° regg.artiglieria di montagna, 8° artiglieria semovente; 2° Piemonte cavalleria; 82° regg. fanteria Folgore), tutti i reparti della divisione Mantova ed Ariete dellOrobica tridentina, delle basi Nato del centro-nord, delle caserme di Milano, Pavia, Brescia, Monza (dove si misero in moto i reparti corazzati) del 22° bersaglieri di Torino, del reggimento Acqui che spostò le sue forze a Cesena, della brigata Trieste, del 40° fanteria di Bologna, dei parà di Pisa e di altri reparti di fanteria e di alpini nel centro-sud Italia. In alcune città i carabinieri eseguirono prove per laggiornamento dei piani di ordine pubblico, si cronometrarono i tempi di rastrellamento dei quartieri e si finsero occupazioni di centrali telefoniche di giornali e case. MICELI FECE UN VIAGGIO SEGRETO NEGLI USA. Dopo essere stato incriminato e assolto per avere coperto il golpe Borghese, accusato dal rapporto Pike di avere avuto 500 milioni per eseguire operazioni segrete in Italia, nellaprile 1978 (dopo il rapimento Moro) fece un viaggio segreto negli Usa e si incontrò con politici americani. Negli incontri egli chiese di mettere in atto dispositivi della Nato per evitare che lItalia finisse nellorbita di Mosca la quale avrebbe ordito un piano per la presa del potere con lappoggio di una parte del Pci e delle Br. Miceli potè lanciare il proprio proclama negli ambienti del congresso Usa introdotto da una lobby denominata Americans for democratic Italy capeggiata da due italoamericani, Philip Guarino e Marcello Nisi che forniva appoggi economici al partito repubblicano di reagan e Bush. Philip Guarino presentò Miceli agli esponenti repubblicani riuniti il 7 aprile 1978 in una sala del Capital hill club di Washington, il club dei deputati repubblicani nei pressi del congresso. Coi trenta deputati repubblicani Miceli fu molto esplicito, affermando: Perché la Nato non interviene per bloccare il processo di destabilizzazione comunista? Ci troviamo di fronte ad un vero e proprio atto di aggressione da parte del patto di Varsavia. In Usa Miceli incontrò uomini della Cia come lex direttore William Colby e Ray Cline ex direttore del servizio informazioni del Dipartimento di stato, poi alto funzionario della Cia e nel 1978 direttore dellInstitute for international and strategic studies, che compie ricerche per il Pentagono e i servizi di spionaggio Usa di cui fa parte Henry Kissinger. Questo istituto è stato promotore di una campagna di pressione su Kennedy perché impedisse che in Italia vi fosse unapertura nei confronti del Pci. Lesperto di cose italiane dellistituto è Michel Leaden. Durante la visita di Miceli negli Usa, un gruppo di intellettuali democratici, tra cui Noam Comsky e Paul Sweezy resero pubblico un documento contro le ingerenze Usa in Italia ed i pronunciamenti contrari allingresso del Pci nel governo. DICHIARAZIONI SPIAZZI. Al processo contro Miceli. Confermo che in Italia esistevano agli ordini di Miceli oltre 500 cellule attivabili sparse per la penisola, generali e colonnelli che frequentavano terroristi e bombardieri; e non si può negare che Miceli avesse creato il Supersid di tutto rispetto. Spiazzi intervista del 5 giugno 1984 a Repubblica: Nel 1972-73 aderivo ad un gruppo che non era daccordo con quel piano segreto che faceva e forse fa tuttora parte dei protocolli stipulati in Italia e Usa al di fuori della Nato. Un piano chiamato di Sopravvivenza che riguardava la sicurezza in Italia e che consisteva in poche parole nellabbandono del territorio in caso di invasione e successiva riconquista da parte di un esercito amico. LOGGIA P2.Il piano Gelli. Nel 1975 Gelli si presenta al Presidente della Repubblica con un piano di intervento che avrebbe dovuto essere realizzato con un atto autoritario da parte del Presidente. Gelli premetteva: Si ravvisa limmediata necessità di unazione decisa e tempestiva del Presidente della repubblica con lemanazione di apposite misure, intese ad evitare un più pesante aggravamento della gravissima situazione, e minacciosamente aggiungeva: Il presente schema non prelude ad un colpo di Stato ma ha un valore indicativo in merito alladozione di alcuni provvedimenti che si ritengono essere lunica soluzione..Si ha certezza che gli usa, con questo piano, interverrebbero in nostro favore anche presso altri Stati, affinché ci siano concessi finanziamenti. Il piano Gelli si articolava nei seguenti punti: a) Revisione della Costituzione del 1948 per trasformare lItalia da repubblica parlamentare a repubblica presidenziale. b) Proclemazione dello stato di armistizio sociale per un periodo non inferiore ai due anni. c) Nomina ed insediamento di un Comitato di coordinamento composto da undici membri, scelti tra tecnici di provata esperienza, per proporre modifiche allattuale Costituzione. d) Restrizione dei poteri della Corte costituzionale. e) Ripristino in pieno assetto ed efficienza della XI° Brigata motorizzata dei carabinieri. f) Predisposizione di un piano per il richiamo in servizio dei carabinieri ausiliari. g) Predisposizione di un piano di raggruppamento per lArma dei carabinieri, con raggruppamento in centri di raccolta scelti in base a criteri operativi per fronteggiare esigenze di ordine pubblico. Analogo provvedimento deve essere emanato per polizia e Guardia di finanza. h) Ripristinare il fermo di polizia. i) Istituzione del servizio militare di professione volontario. l) Impiego delle FF.AA. in ordine pubblico. m) Ripristino della pena di morte. n) Abolizione del diritto di sciopero per gli studenti. o) Divieto assoluto di indire, tenere manifestazioni e congressi di carattere politico. p) Abolizione dello sciopero politico q) Regolamentazione dello sciopero economico. r) Attribuzione agli Ispettorati del lavoro, in collaborazione con i sindacati, delle disamine di ogni vertenza di carattere sindacale. s) Divieto ai sindacati di prendere iniziative unilaterali alla soluzione di vertenze o alla proclamazione di scioperi, senza avere ottenuto la preventiva autorizzazione da parte degli Ispettorati del lavoro i quali, comunque, saranno dotati del diritto di veto. t) Divieto per i Consigli di fabbrica di tenere sui luoghi di lavoro assemblee e riunioni. u) Divieto assoluto di sciopero per tutto il personale sanitario Roma, agosto 1975. (Cfr.Sintesi del piano di rinascita democratica, infra, sub Stragi e strategie autoritarie, Dossier). Dichiarazioni di Francesco Siniscalchi, espulso. Comandata da Licio Gelli, fascista e repubblichino, il più giovane combattente fascista italiano in Spagna e legato ai governanti argentini (Peron e Lopez Vega). La loggia P2, nel passato, era stata riservata a personaggi di spicco, i quali non desideravano venisse pubblicizzata la loro appartenenza alla massoneria. Il Gelli ne ha approfittato per trasformarla in una loggia segreta al resto della stessa massoneria, riempiendola di fascisti. Capo del personale della Permaflex, passò alla Lebole, giovane di Fanfani. Nel 1965 gli venne affidato il potenziamento della P2, nonostante fosse emerso il suo passato fascista sotto Gamberini. Salvini disse (1972) che si stava organizzando un golpe, diretto dalla P2 e da Licio Gelli e bisognava liberarsi del Gelli. Gelli inserì alti gradi dellesercito e dei servizi segreti nella P2, Miceli nel 1972. Francesco Siniscalchi denunciò alla magistratura il golpe, mentre il Gran maestro non lo fece. Siniscalchi venne espulso. Il Gran maestro Salvini tenne nei cassetti la denuncia fatta da E.Benedetti contro il Gelli. Nel 1973, Salvini venne rieletto, mentre venne espulso laccusatore Benedetti. 1972-74. La P2 controlla Miceli, Spagnuolo, Picella al Quirinale. Lettera di Gelli nel 1972: è preferibile un governo di militari a che vada al governo il Pci. Martino Giuffrida, uomo di Gelli, fece una denuncia contro Salvini perché prese soldi dalla Confindustria e dalla Fiat e lo ricattò per ricompattare Gelli e Salvini. Nel 1976 la P2 si riempie di fascisti (es.avvocato Gianantonio Minghelli), mentre vennero espulsi molti democratici. Nel 1978 intervengono le logge straniere: inglese, scozzese, irlandese, Usa. Venne fatta una commissione dinchiesta, Salvini è sostituito da Battelli, ex generale di aviazione. Salvini esce di scena, Gelli rimane, ricattando il Battelli. La P2 sarebbe ora composta di 1720 persone, mentre una loggia normale dovrebbe contarne 40. Della loggia facevano parte Sindona, Carmelo Spagnuolo, Miceli, Flavio Orlandi, gen.Malizia. Sul caso Sindona, vi fu anche lintervento della massoneria Usa. La Banca dItalia, governatore Guido Calvi, e il Banco di Roma, autorizzarono il rimborso dei capitali ai cinquecento, che li avevano affidati a Sindona per le sue speculazioni. Gelli e Sindona trafficavano e sono compresi nella lista dei cinquecento e Gelli sarebbe implicato nel falso rapimento di Sindona. Gelli entra in tutti gli aspetti della ascesa di Sindona, con lo Ior e la Banca dItalia. In casa di Gelli la polizia ha trovato lelenco dei 1720 appartenenti alla P2. Il giudice Vigna chiese lelenco per Italicus e Occorsio, e a Tamburrino per la Rosa dei venti e golpe Sogno (anche lui della P2). Un ex appartenente al Sid fece il codice per scrivere i nomi della P2, che probabilmente è stato usato anche da Sindona per i cinquecento. Nel 1981 il Gran maestro Accornero, allHilton, ha proposto di sciogliere la P2 ma è stato battuto. La loggia non è stata sciolta, Gelli rimane e attualmente si trova in Argentina. Intervista di Siniscalchi a Iannuzzi per Radio radicale, 8 giugno 1981. Non si sono capiti bene gli intrecci tra la P2 e i vertici della massoneria normale. Ho dubbi sulla funzione dei corpi separati, visto che sono implicati i servizi. Il dato che non è ancora emerso bene è che Gelli non puntava solo sui vertici dei corpi, ma anche sui subordinati. Ho dubbi sulla volontà politica di andare fino in fondo. Lintreccio fra P2 e Dc è molto esteso. Forlani mi ha querelato perché ho detto che Gelli aveva avuto contatti con lui ed il suo capo di gabinetto, prefetto Semprini. Forlani da giovane, ad Ascoli Piceno, era entrato in una loggia massonica normale e ne è uscito dopo un anno. Con questo quadro politico, non si potrà risolvere il problema P2. Cè il rischio che la competizione fra le procure porti la questione a Roma, ora si sta inserendo anche quella di Firenze. Laccusa di spionaggio è un preavviso a Gelli, garantendogli di non essere perseguito dallInterpol. Gelli è passato dalla Svizzera e da Montecarlo. Documenti sequestrati, scelti dalla valigia di Gelli, trovati non in casa ma in ditta: è un fatto che una parte importante di documenti manca. I magistrati hanno nelle loro mani molti documenti. In questi anni sulla stampa era uscito praticamente tutto. Nellintervista di Gelli sul Corriere, fatta da Costanzo, cera tutto. Quindi tutti sapevano, come mai solo ora è scoppiato lo scandalo? I servizi sono collegati tra loro, può essere arrivato il momento in cui, a livello internazionale, sono state tolte le coperture (Cia-Nato). Adesso, quando non si riesce più a condizionare un gruppo politico al potere (Piccoli? Craxi?). Gelli agente doppio, legato anche allest, invece, non è probabile. Falco Accame. Intervista a Radio radicale, 8 giugno 1981. I militari hanno lobbligo del giuramento, inoltre hanno accesso ai segreti di Stato. Quindi /gli iscritti alla P2/ se ne devono andare. Anche Dalla Chiesa deve andarsene: la sua domanda non era solo finalizzata ad infiltrarsi. Forlani poteva agire prima. Anche il Consiglio supremo di difesa presieduto da Pertini potrebbe prendere provvedimenti. Questi generali della P2 hanno attuato un golpe morbido. Attraverso il traffico delle armi, si costituivano contemporaneamente un grosso potere economico, con collegamenti politici e statali. Morti: Rocca, Mino, Agosti, Florio, Anzà, Rossi. I militari che hanno fatto carriera per mezzo della P2 hanno suscitato le reazioni di quelli fottuti. Quelli coinvolti nel piano Solo e nel 1974 sono rimasti, fino ad oggi, al loro posto. Per ora sta pagando solo Viezzer.
Posted on: Fri, 01 Nov 2013 19:15:45 +0000

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