ESEMPI DI ... DISCEPOLI-MISSIONARI... La tua lotta è la mia - TopicsExpress



          

ESEMPI DI ... DISCEPOLI-MISSIONARI... La tua lotta è la mia lotta [scelto da Luigi Accattoli | 19 ottobre 2013] Il tuo sogno è anche il mio sogno, la tua lotta è la mia lotta, tu e io siamo la stessa cosa, uniti nellamicizia per la costruzione del Regno di Dio di padre Fausto Tentorio missionario del Pime ucciso nelle Filippine due anni addietro Scrivo questo ricordo del padre Fausto Tentorio, ultimo martire del Pime, a due anni esatti dalla sua uccisione, nellArakan Valley, Filippine, il 17 ottobre 2011: qualcuno gli ha sparato dieci colpi di pistola, mentre stava salendo sulla propria automobile, forse per mettere a tacere il suo impegno a favore delle popolazioni indigene. Era da 32 anni nelle Filippine. Loccasione di farne memoria è offerta da un libretto di Pimedit: Un inchino alla vita. Lettere dalla missione, che riporta una quarantina di vivissime lettere di missionari del Pime che si trovano in vari paesi dellAsia, dellAfrica e dellAmerica Latina. Lettere degli ultimi anni, che erano apparse sulla rivista Missionari del Pime che da un anno è confluita nella testata Mondo e Missione. In appendice viene pubblicato il testamento del padre Fausto che ha la data del 20 febbraio 2004 e nel quale il missionario chiede che il suo corpo venga messo in una bara costruita col legno di mogano che ho piantato qui in Arakan. Se è possibile vorrebbe poi sulla tomba questo versetto del profeta Michea (6,8): Uomo, ti è stato insegnato ciò che è buono e ciò che richiede il Signore da te: praticare la giustizia, amare la pietà, camminare umilmente con il tuo Dio. Infine così scrive il suo forte saluto, di intonazione biblica: Lascio a tutti voi questo semplice messaggio: il tuo sogno è anche il mio sogno, la tua lotta è la mia lotta, tu e io siamo la stessa cosa, uniti nellamicizia per la costruzione del Regno di Dio. Il mio ricordo sia solo nei vostri cuori, nelle vostre preghiere e nella vostra lotta. Il tu a cui parla è il popolo indigeno che amava più della sua vita. In un documento che aveva inviato ai superiori tempo fa, egli diceva: Riconoscente a Dio per il grande dono della vocazione missionaria, sono cosciente che essa comporta la possibilità di trovarmi coinvolto in situazioni di grave rischio per la mia salute ed incolumità personale, a causa di epidemie, rapimenti, assalti e guerre, fino alleventualità di una morte violenta. Tutto accetto con fiducia dalle mani di Dio, e offro la mia vita per Cristo e la diffusione del suo Regno. Un giusto doggi che aveva il dono di parlare come un profeta antico e di battersi con lo stesso fuoco per il Vangelo e per gli ultimi.
Posted on: Mon, 21 Oct 2013 22:20:09 +0000

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