Eccomi qui: il mio nome è Bella. Ad essere sincera, non so perchè abbiano scelto di chiamarmi così...mi specchio nelle pozzanghere lungo la strada e non trovo tutta questa bellezza! Ho perso parecchio peso in queste ultime settimane e il manto ispido e marrone che avevo un tempo e che per me era un vanto, lho perso quasi tutto. Sono zoppa e cammino un pò sbilenca, come unubriaca, le mosche mi danno il tormento in ogni momento della giornata, così come il prurito che non mi lascia mai. Sono libera, è vero, ma cosa me ne faccio dello spazio che mi circonda se mi mancano le forze per correre?? Sono viva, lo so, ma che razza di vita è questa?? Sono Bella e sono malata, molto malata. -Sono io, mia cara, sono arrivata! mi dice una signora un pò matta e mi si avvicina. Stammi lontana, vorrei dirle; non toccarmi, meglio per te. Ma lei testarda mi chiama, ripete quel nome di continuo... No, mi dico, non devo ascoltarla. rimango qui, ferma, resisto. Ma poi, come dire di no? Mi alzo, stanca, flemmatica e mi avvicino pian piano. Ci tengo alla mia dignità e cerco di fare lentamente un passo dopo laltro, per non fare vedere la mia zoppìa: con le poche forze che ho, tocco le sue gambe col muso e la saluto: ho bisogno di sentire che qualcuno mi ama, il calore di una mano sulla mia testa. Uno sguardo profondo attraversa i miei occhi e scende giù, sempre più giù fin dentro la mia anima. Le parole non ci servono più, sono gli sguardi a dirsi tutto lamore che abbiamo, il resto non conta. E allora dimentico la malattia, la fame, la zampa malata, lago e la medicina che lenta entra nella mia pelle ustionata. dimentico tutto e mi sento Bella, come nessuno mai...
Posted on: Mon, 21 Oct 2013 08:09:02 +0000
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