Epifani stoppa il Pdl e su Iva e tasse parte la controffensiva del Pd. Il Pd non vuole ripetere la brutta esperienza vissuta durante la seconda parte del governo Monti, quel logoramento che pagò amaramente alle elezioni politiche. Già allora il Pdl si sfilò, fece la guerra a Monti e al Pd toccò fare la parte del partito responsabile. E’ il gioco che Berlusconi vorrebbe ripetere con il governo delle larghe intese, ma senza neanche il bisogno di uscire dal governo: pretendere un programma di destra e lasciare al Pd l’onere di sostenere le conseguenze. All’assemblea in cui ha fissato all’8 dicembre la data del congresso, il segretario Epifani ha alzato la voce contro Berlusconi e il centrodestra. E’ un po’ la controffensiva che Letta aveva annunciato dicendo che avrebbe risposto a Berlusconi colpo su colpo. Insomma il Pd non ci sta. Però, a sorpresa, Epifani ha fatto al governo la richiesta di non aumentare l’Iva. Era stato il centrodestra finora a chiederlo. Ma il Pd non vuole passare per il partito delle tasse e quindi anche i democratici chiedono di non aumentare una imposta che colpirebbe soprattutto i consumatori delle fasce più deboli. Ora l’offensiva andrà avanti sulla diminuzione del cuneo fiscale, una richiesta per abbassare il costo del lavoro che anche gli industriali richiedono. A questo punto per Letta c’è la difficoltà di trovare i soldi per finanziare l’abolizione dell’Imu e il mancato aumento dell’Iva (se sarà approvato da Saccomanni). Il rischio è quello di rimanere al di sopra del 3 per cento nel rapporto deficit/Pil, e questo potrebbe riaprire per l’Italia una procedura d’infrazione per deficit eccessivo. Quanto durerà il governo? Secondo il ministro delle Riforme Quagliariello la partita si giocherà tra gennaio e febbraio. La realtà è che Berlusconi - dopo aver resuscitato Forza Italia - deve trovare il momento che ritiene più opportuno per staccare la spina al governo, e per fare una campagna elettorale contro i giudici e la sinistra "delle tasse". Intanto il Pd gli ha smontato l’arma dell’Iva. la Repubblica
Posted on: Sat, 21 Sep 2013 15:22:28 +0000
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