*Era una fredda giornata dinverno, e mentre tutti i suoi colleghi - TopicsExpress



          

*Era una fredda giornata dinverno, e mentre tutti i suoi colleghi si lamentavano per il freddo, Jay passeggiava tranquillamente lungo le corsie del San Mungo, con le mani buttate dentro le tasche del camice e lo sguardo pensieroso verso le sale dove erano stati sistemati gli ultimi pazienti gravemente malati. Era da molti anni che Jay lavoravaa come medimago in quellospedale, diventando uno dei più bravi nel campo, unonorificenza che rendevapiuttosto orgoglioso lex Corvonero. Dopo aver concluso alcune pratiche, Jay si stava dirigendo verso il suo ufficio, pronto per staccare e tornare finalmente a casa sua, dopo che era stato richiamato al lavoro proprio nel suo giorno libero. A Jay non disturbava quella vita. Aveva sempre dato tutto sè stesso a quel lavoro, tanto che era diventato una parte di sè. Cio che non riusciva ad ammettere era il fatto che proprio per quel suo lavoro che aveva perso molte delle persone a cui teneva, rimanendo solo. Quel suo lavoro era diventato solo un mezzo per non pensare allo stato in cui era. Un uomo senza nessuno al fianco, un uomo con tanto denaro e fama, ma con niente da amare. Appena svoltò langolo, luomo fece per avviarsi verso il suo ufficio, ma rimase colpito o dalla figura di una donna che si guardava attorno con aria confusa.* -Le serve una mano?- *Esordì luomo con un sorriso professionale, studiando con sguardo attento la donna. Era diventata quasi una sua malsana abitudine osservare coloro che si recavano al San Mungo ed indovinare, a colpo docchio, qual era la malattia per cui erano là.* {Chandra Anthia Woodrock}
Posted on: Fri, 15 Nov 2013 15:20:21 +0000

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