FORTE DEI MARMI. Più promozione, più sicurezza e più - TopicsExpress



          

FORTE DEI MARMI. Più promozione, più sicurezza e più collaborazione tra gli attori del turismo cittadino. Si potrebbe riassumere così il dibattito che l’altra sera, a Villa Bertelli, ha convogliato il meglio dell’imprenditoria turistica cittadina a dibattere il futuro turistico e quindi economico della località versiliese. L’iniziativa era stata assunta da Stefano Roni e dal suo ForteMagazine ed ha avuto il grande merito di mettere al tavolo, a stagione appena conclusa, chi vive le tematiche del turismo cittadino, ne sente i lacci e ne avverte le crisi. Nella sequenza degli interventi sono emersi diversi punti comuni, che hanno alla fine costituito la valenza del convegno. Ad aprire il fuoco di fila è stato Paolo Corchia nella sua doppia veste di presidente degli albergatori del Forte e di Federalberghi toscana che tra le altre cose ha messo il dito nella piaga della carente offerta di servizi, soprattutto quando l’appeal stagionale del Forte viene meno. È ormai un suo cavallo di battaglia ma una sala e un teatro multifunzionale sarebbero un richiamo per la clientela che in certi periodi lamenta l’inesistenza di alternative alla camera d’albergo. Molto importante anche l’intervento del presidente del Centro commerciale naturale, Daniela Broch che ha proposto il lavoro del Ccn, stigmatizzando come la sicurezza di chi viene in vacanza vada salvaguardata perché è essa stessa una delle punte di diamante dell’offerta. E c’è chi, come il presidente dei balneari, Franco Giannotti, ha ricordato l’esperienza del vecchio Consorzio turistico cittadino per dire che oggi promozione e professionalità vanno di pari passo e gli imprenditori dovrebbero ripensarci, dimenticando il fai da te e il volontariato. Concetto diverso ma molto importante è stato, invece, quello espresso da Antonio Morini della Confcommercio che ha chiesto che si torni a un’economia cittadina orizzontale e non si indulga troppo alla verticalizzazione in corso. In altre parole quando tutto il paese era un imprenditore turistico, da chi affittava le case a chi faceva il giardiniere e così via, l’economia aveva una valenza generale con reinvestimenti e benessere diffusi, oggi si rischia, invece, che tutto si concentri e non sarà un bene per il paese. E tra chi chiede più cultura di alto livello come la gallerista Susanna Orlando, va segnalato anche l’intervento dell’ex assessore al turismo Vasco Franceschi che ha invitato le categorie a non aspettare i burocrati da fuori ma ad autofinanziare la propria promozione divenendo protagoniste del proprio futuro. Angelo Petri
Posted on: Thu, 24 Oct 2013 01:02:03 +0000

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