Falchi e colombe del PDL si separano. La lista civica di Monti si - TopicsExpress



          

Falchi e colombe del PDL si separano. La lista civica di Monti si divide. E di tutto ciò non interessa quasi niente a nessuno. Anche i congressi PD, nonostante Renzi, sono in calo. E pure Grillo non va più forte come una volta. Per non dire dei problemi di Vendola. Ma è mai possibile che a nessuno venga il dubbio che a fallire è proprio questa personalizzazione della politica che costruisce partiti effimeri, basati sul marketing, sui successi dei gazebo, sui talk show televisivi, con zero profilo culturale, zero identità, zero programmi, zero differenza tra destra e sinistra. L idea stupida che è sufficiente un uomo solo al comando, ormai può essere sostenuta solo da sciocchi o avventurieri. Non solo non serve al Paese, viste le macerie su cui ci troviamo, ma assai probabilmente non basta più nemmeno a vincere. O comunque è assai difficile che sia sufficiente a mobilitare la sinistra e a farla vincere. Io penso che sia un altra illusione, un altra scorciatoia che ci porterà poco lontano. In realtà, questa subcultura politica antipartito che domina nel nostro Paese, diversamente che in Europa, e che, per comodità, definisco berlusconiana era prevedibile che non reggesse all urto di una crisi sociale e economica così vasta e profonda e lunga. Infatti, sebbene produca sempre effetti devastanti, essa può andare bene e può fare comodo a gruppi ristretti in tempi in cui alla politica si chiede poco. Ma in tempi in cui la politica dovrebbe avere la forza e il coraggio di un leone insieme ad una enorme intelligenza collettiva ,per uscire con equità e con una nuova qualità dello sviluppo da questa crisi che diciamo essere più grave mai vissuta dal dopoguerra, la personalizzazione della politica mostra tutta la sua debolezza, si brucia sul teatrino che lei stessa vuole calcare, semplicemente non ce la fa a dare le risposte necessarie. Purtroppo, non avendo provveduto per tempo con adeguati rimedi, anzi continuando pervicacemente sulla stessa strada sbagliata, il rischio è che questa subcultura trascini ancora di più nella crisi le istituzioni e la democrazia. Per questo io mi batto a fianco di Cuperlo, perchè vuole un partito con una forte identità di sinistra, teso non solo a difendere le classi inferiori ma in connessione sentimentale con esse, alleato della parte produttiva dell impresa, del mondo della ricerca e dei ceti medi intellettuali, organizzato e autonomo non dipendente dai media, e con un programma radicale di cambiamento della società per uscire dalla crisi. E poi Cuperlo vuole dedicarsi esclusivamente a costruire un partito così. Non pensa di spiccare il volo per altre poltrone o altri incarichi. E già questo basterebbe come motivo per sostenerlo. Ecco, io sono per Cuperlo perché credo che la sua proposta politica meglio interpreta gli interessi generali del Paese e dei ceti sociali che mi stanno a cuore.
Posted on: Sat, 16 Nov 2013 07:14:46 +0000

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