Falsi poveri: 19 denunce Avevano attestato di essere disoccupati o - TopicsExpress



          

Falsi poveri: 19 denunce Avevano attestato di essere disoccupati o con redditi inferiori al reale 30 agosto 2013 I Reparti del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Biella, dall’inizio dell’anno, hanno intensificato i controlli sulle effettive condizioni reddituali e patrimoniali di coloro che richiedono le cosiddette “prestazioni sociali agevolate” (aiuti economici e servizi sociali di assistenza che spettano ai cittadini che versano in particolari condizioni economiche e sociali), nonché altre forme di sostegno previdenziale ed assistenziale, che le disposizioni normative destinano ai cittadini realmente meritevoli di tutela sociale, in quanto economicamente svantaggiati. Nei primi 8 mesi del 2013, i Finanzieri biellesi hanno effettuato 32 controlli mirati alla verifica della posizione reddituale e patrimoniale del nucleo familiare dei richiedenti che, in relazione a quanto indicato sulla Dichiarazione Sostitutiva Unica presentata ai sensi del D.P.R. n. 445/2000, avrebbero avuto diritto a beneficiare delle varie prestazioni sociali agevolate: assegno per il nucleo familiare con tre figli minori, assegno di maternità, servizi educativi per l’infanzia come l’asilo nido, le mense scolastiche, i libri di testo, le borse di studio, le agevolazioni per le tasse universitarie ed eventuali altre tutele e sostegni alle famiglie in difficoltà. In ben 19 casi le Fiamme Gialle biellesi hanno scoperto che altrettanti soggetti avevano attestato falsamente lo status di disoccupato ovvero la percezione di redditi o disponibilità patrimoniali inferiori a quelle reali. I militari, con l’ausilio delle banche dati in uso al Corpo, hanno ricostruito il reddito dei nuclei familiari oggetto di controllo, individuando quei soggetti che, pur avendo dichiarato di essere titolari di redditi al minimo, o addirittura di non possederne, superavano i limiti previsti per usufruire delle agevolazioni richieste. Tutti i responsabili sono stati quindi segnalati alla Procura della Repubblica di Biella per il reato di falso in atto pubblico, nonché agli Enti che avrebbero dovuto erogare le prestazioni; in due casi, la segnalazione è avvenuta anche per il reato di indebita percezione di erogazioni ai danni dello Stato, in quanto i soggetti avevano già beneficiato delle agevolazioni a loro non spettanti.
Posted on: Tue, 03 Sep 2013 08:53:53 +0000

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