GIOIRE NEL SIGNORE “I discepoli dunque, com’ebbero veduto - TopicsExpress



          

GIOIRE NEL SIGNORE “I discepoli dunque, com’ebbero veduto il Signore, sirallegrarono” (Giovanni 20:20) La morte di Cristo aveva procurato loro un gran dolore; riaverLo di nuovo suscitò, di contro, una gioia ineffabile. Non ci sarebbe stata alcuna gioia se Gesù non fosse risuscitato dai morti. Fu necessario che Egli morisse per i nostri peccati; ma se fosse rimasto nella tomba, a noi non sarebbe derivato alcun beneficio dalla Sua morte. Una madre morta non può fare niente per i suoi bambini; allo stesso modo un Salvatore morto non sarebbe stato capace di aiutare chi avrebbe creduto in Lui. Abbiamo bisogno di un Salvatore vivente, ai cui piedi possiamo ridurci quando abbiamo peccato, e nelle cui mani possiamo essere tenuti al sicuro fino al raggiungimento della gloria. Abbiamo bisogno di un Amico vivente, che ci benedica con il Suo amore; le cui braccia ci sostengano nella debolezza e ci difendano nella tentazione; la cui presenza ci trattenga dal peccato e ci ispiri dei santi desideri. Vogliamo un Consolatore vivente, che sia in cielo per perorare la nostra causa, ma ci rimanga vicino sulla terra durante tutta la nostra vita. Vogliamo un Custode personale, che si occupi di tutti i nostriinteressi, pianifichi la nostra vita, guidi i nostri passi e provveda a tutte le nostre necessità. Vogliamo un Principe che abbia vinto per noi la battaglia contro la morte, e sia quindi in grado di trasmetterci la potestà sulla morte. Non c’è quindi da meravigliarsi che i discepoli fossero felici quando videro il Signore, quando Lo ebbero nuovamente tra loro. Dovremmo anche noi essere felici e rallegrarci di fronte alla risurrezione di Cristo. Abbiamo un Salvatore vivente. Abbiamo in cielo qualcuno che ci ama. Possiamo godere una comunione con Gesù pari a quella dei primi discepoli, poiché Egli vive ed è uno con noi.
Posted on: Wed, 07 Aug 2013 14:18:11 +0000

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