GIOVEDÌ 18 LUGLIO: Quando ti senti giù (2) “NON CI SCORAGGIAMO DI FARE IL BENE...” Galati 6:9 Parliamo dell’affaticamento: In questo momento sembrerebbe che “ammazzarsi di lavoro”, come si suol dire, sia diventato un valore da perseguire assolutamente. Desideriamo case più grandi, macchine più belle, vacanze più stravaganti, ecc. Così, per soddisfare quest’impulso, ci alziamo prima, lavoriamo di più e finiamo più tardi. Arrivati a casa, ci addormentiamo davanti al televisore, distrutti e in colpa per non aver dedicato più tempo alla nostra famiglia. Dimentichiamo che Dio ci ha creati con il bisogno di un giorno libero per riposarci e rinnovarci spiritualmente (cfr. Esodo 20:8-11). Ne consegue, che questa stanchezza assorbe le nostre energie creative, distorce la nostra visione delle cose, affievolisce la nostra gioia, intacca la nostra sicurezza e ci svuota spiritualmente. Quello di Elia ne è un grande esempio. Da solo, sconfisse i profeti di Baal (1 Re cap. 18). Come risposta alla sua preghiera Dio fece scendere dal cielo il fuoco che consumò l’altare facendo sì che Israele ritornasse a Dio. Fu una vittoria straordinaria, ma alla fine di tutto ciò, Elia era così demoralizzato da supplicare Dio di prendere la sua vita. Questo sì, significa essere abbattuti! Che cosa fece Dio, allora? Come qualsiasi bravo dottore, diagnosticò il problema e gli prescrisse la cura: una dieta idonea, riposo adeguato e un bravo assistente – Eliseo. Alcune persone, anche se fanno il lavoro che amano, hanno la tendenza a perdere il senso delle proporzioni. Non stabiliscono dei limiti e rischiano di consumarsi. “...ci scoraggiamo di fare il bene...”. Come rispondere? “Egli mi ristora l’anima...” (Salmi 23:3). Il termine “ristora”, in questo caso, significa riposarsi fisicamente e cibarsi spiritualmente. Ecco cosa fare quando ti senti giù!
Posted on: Thu, 18 Jul 2013 07:12:46 +0000
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