Gli -ismi sono la massima superbia del pensiero: lo negano con una pretesa di concentrazione assurda, estrema, che ne seppllisce larticolazione dialettica. Così, gli -ismi applicati alla vita negano la natura complessa e particolare dei fenomeni (al loro stesso essere fenomeni obiettivi, scientifici, che non negano nessuna ipotesi dInfinizione), e dei loro riflessi sulluomo, e la visione intepretativa particolare implicita in tutti gli -ismi: negano le differenze individuali fra gli uomini e le situazioni esistenziali, e la specificità del loro rapporto. Per questo, cadono spesso in un disprezzo della realtà (o dei saperi) che soggiaciono a questi -ismi, in unesaltazione banale e acritica di quelli purificati. Dunque, gli -ismi si fanno anche diseducazione educativa, cioè educazione alla restrizione, alla pena mai confessata. In questi dualismi, la ragione muore: il vero dellidealismo nega il vero del materialismo, ne fa un duello agonistico in cui trionfa il più ricco e potente, il vero dello stoicismo nega il vero delledonismo, il vero del platonismo, il vero dellaristotelismo, il vero dello spiritualismo il vero del positivismo, il vero del liberalismo, il vero del socialismo...: così, lica è il nuovo -ismo della filosofia: filosofia ana-lit-ica scientif-ica dominatrice assoluta dellermeneut-ica. Così, mi paiono-per quello che ho letto-Jung e Reich...
Posted on: Thu, 17 Oct 2013 12:14:23 +0000
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