Hanno accolto, consigliato e servito tre generazioni di veneziani. - TopicsExpress



          

Hanno accolto, consigliato e servito tre generazioni di veneziani. La collanina d’oro per il battesimo, la cornice d’argento per la laurea, le posate San Marco per il matrimonio. I capricci della nobildonna e l’ansia dell’innamorato, le salde tradizioni della borghesia e la certezza del bene rifugio. Il tutto all’angolo di Salizada San Luca, tra il bancone di legno e gli sgabelli girevoli di pelle chiara. Un po’ negozio e un po’ salotto. Dopo 45 anni, molte soddisfazioni e un po’ di comprensibile stanchezza, i fratelli Sergio e Paola Bettinello hanno deciso di chiudere la loro gioielleria e, ai primi di dicembre, abbasseranno per sempre la saracinesca che, con il cuore in gola per la gioia, tirarono su la prima volta alla vigilia di Natale del 1968 quando, insieme al padre Mario, inaugurarono il negozio di campo San Luca. L’architetto Rosa Salva aveva curato gli interni che sono tali e quali a quelli di oggi. Il pavimento in marmo grigio, il banco di legno e pelle, gli sgabelli girevoli, le rifiniture delle vetrine in bronzo, la cassaforte con i cassettini di legno e gli scomparti porta collane e anelli di velluto. Per la città fu un piccolo evento e per Bettinello iniziò una lunga storia di gioielli, confidenza e pacchettini con la carta dorata. «Sono stati anni belli e intensi - spiega Paola Bettinello - ma i tempi sono molto cambiati, i veneziani non ci sono più e noi siamo un po’ stanchi». Insieme ai tempi e alla situazione anagrafica in picchiata sono cambiati i gusti. Il televisore al plasma ha sostituito il vassoio d’argento, lo smartphone gli orecchini di perle, il computer la collana d’oro. L’investimento (anche emotivo) è molto spesso tecnologico e all’argento cesellato non ci pensa più nessuno. «Oggi i giovani che si sposano desiderano altre cose e i residenti sono rimasti davvero pochissimi, e perdipiù anziani - continua Paola - questo, inoltre, è un mestiere faticoso, non fosse altro che per l’aprire e il chiudere la cassaforte». Eppure sembrava leggerissima, 45 anni fa, quando Mario Bettinello decise che era ora di mettersi in proprio dopo aver lavorato molti anni insieme al fratello Bruno da Passoni, nelle Mercerie, ereditando la passione del padre Riccardo che era stato direttore di Missiaglia, in Piazza San Marco, fino alla guerra. Da Bettinello è passato davvero un pezzo di storia di veneziana, incluse svariate acque alte i cui segni sono ancora impressi sul marmo della porta. Ancora un paio di settimane di svendita e si cambia. Chiude la gioielleria e, al suo posto, aprirà un negozio di vetri......DA LEGGERE MOLTO ATTENTAMENTE CARI MIEI COLLEGHI............
Posted on: Wed, 20 Nov 2013 22:43:16 +0000

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