I CELIACI ED IL RISCHIO DI LINFOMA studio pubblicato sulla - TopicsExpress



          

I CELIACI ED IL RISCHIO DI LINFOMA studio pubblicato sulla rivista Annals of Internal Medicine e condotto da un team di scienziati del Celiac Disease Center presso il Columbia University Medical Center (CUMC) e del NewYork-Presbyterian/Columbia. Le persone affette dalla celiachia, l’intolleranza al glutine, che presentano un danno intestinale ai villi hanno un maggiore rischio di sviluppare una forma di tumore del sangue nota con il nome di linfoma La celiachia è una patologia autoimmune sempre più diffusa tra la popolazione – con circa 135mila nuovi casi ogni anno – e che si manifesta in età sempre più giovane. E’ la cosiddetta intolleranza al glutine, una sostanza che si forma dall’unione di due proteine per mezzo dell’acqua. I celiaci in genere non possono consumare alimenti come i cereali che contengono questa sostanza: per esempio frumento, orzo e segale. Tra i più noti sintomi della celiachia vi sono i disturbi dell’apparato digerente in genere, gonfiore addominale, ma anche vomito e diarrea, disturbi dell’umore e spossatezza. In alcuni casi si può avere anemia, rachitismo e ritardo nella crescita nei bambini. A tutto questo, ora si aggiunge anche il rischio di sviluppare una forma di tumore del sangue nota con il nome di “linfoma”. A evidenziare il rischio di linfoma nei pazienti celiaci è uno studio pubblicato sulla rivista Annals of Internal Medicine e condotto da un team di scienziati del Celiac Disease Center presso il Columbia University Medical Center (CUMC) e del NewYork-Presbyterian/Columbia. Secondo quanto emerso dallo studio, i pazienti con malattia celiaca che presentavano l’atrofia ai villi – un danno intestinale persistente e identificato con biopsia – avevano un più alto rischio di linfoma rispetto ai pazienti il cui intestino era guarito. «Dopo che la diagnosi è stata fatta e il paziente inizia una dieta priva di glutine, ci aspettiamo di vedere il recupero dei villi – spiega il dottor Peter Green, Direttore del Celiac Disease Center e gastroenterologo – I medici e i pazienti vedono la guarigione come un obiettivo, ma fino a ora non vi era alcun nesso tra guarigione confermata dalla biopsia intestinale e i fattori di rischio clinici». Il linfoma è un tipo di tumore del sangue che si manifesta quando i globuli bianchi si dividono più velocemente del normale o superano la loro tipica aspettativa di vita. I globuli bianchi, chiamati anche linfociti, aiutano a proteggere il corpo dalle infezioni e dalle malattie, come parte del sistema immunitario. Il linfoma si può sviluppare nel sangue o nel midollo osseo, ma anche nei linfonodi, nella milza e altri organi. «Sappiamo da molti anni che i pazienti con malattia celiaca hanno un aumentato rischio di linfoma – sottolinea il prof. Benjamin Lebwohl, principale autore dello studio e gastroenterologo – Il nostro studio dimostra che i pazienti celiaci con atrofia persistente dei villi [intestinali] hanno un aumentato rischio di linfoma, mentre quelli con intestino guarito hanno un rischio significativamente inferiore, che si avvicina a quello della popolazione generale». In questo studio, i ricercatori hanno coinvolto 7.625 pazienti con malattia celiaca, che sono stati seguiti per una media di 8,9 anni, dopo la prima diagnosi di celiachia e la prima biopsia. Del numero totale di pazienti, 4.317 (il 57%) era guarito durante il periodo di follow-up dalla biopsia, mentre i restanti 3.308 pazienti (il 43%) hanno sofferto di una persistente atrofia dei villi. I dati acquisiti e lo studio dei casi ha permesso ai ricercatori di scoprire che, nel complesso, i pazienti con malattia celiaca avevano un rischio generale di linfoma annuo del 67,9 per 100.000, con un aumento di 2,81 volte rispetto al rischio nella popolazione generale che è del 24,2 per 100.000. Coloro che invece presentavano una persistente atrofia dei villi hanno mostrato un elevato rischio annuo, nell’ordine del 102,4 per 100.000, rispetto a quelli con l’intestino guarito – il cui rischio era 31,5 per 100.000. I risultati dello studio, secondo i ricercatori, suggeriscono che l’obiettivo dei pazienti celiaci deve essere la guarigione della mucosa intestinale, in modo da ridurre il rischio di linfoma. Tuttavia, ciò che ancora non è chiaro è il perché l’intestino di alcuni pazienti guarisce, mentre quello di altri, no. «Sappiamo da studi precedenti che la guarigione è più probabile tra i pazienti che riferiscono una stretta aderenza alla dieta priva di glutine, rispetto a coloro che ammettono di avere abitudini alimentari meno rigide – commenta il dottor Lebwohl – I nostri risultati che collegano l’esito della biopsia del follow-up al rischio di linfoma ci porteranno a raddoppiare i nostri sforzi per comprendere meglio la guarigione intestinale e come raggiungerla». annals.org/article.aspx?articleid=1722497
Posted on: Thu, 08 Aug 2013 10:48:04 +0000

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