I dodici, i discepoli, gli Apostoli. Sono questi i diversi nomi - TopicsExpress



          

I dodici, i discepoli, gli Apostoli. Sono questi i diversi nomi con cui vengono indicati i collaboratori più stretti di Gesù. Il numero dodici, ad esempio, è in relazione con le dodici tribù di Israele, alle quali sono inviati. E come Israele era composto di dodici tribù, così il Regno di Cristo avrà dodici artefici privilegiati, i quali sono detti con discepoli o, anche, apostoli. In realtà il termine discepolo non si riferisce solamente al gruppo dei dodici, ma a tutti coloro che seguono Gesù da vicino, sia donne che uomini, accudendolo e sostenendolo con i loro averi, e che sono chiamati a condividere l’esperienza di vita di Gesù e degli apostoli veri e propri. Riguardo a questi ultimi, il termine apostolo deriva dal verbo greco “apostellein”, in ebraico “shaliah”, e significa “inviato”; con esso si designa coloro che sono vissuti con Gesù e da Lui inviati ad annunciare il Vangelo, cioè la buona notizia dell’avvento del Regno di Dio, realizzatosi con l’incarnazione del suo Figlio diletto, venuto tra gli uomini a salvare “le pecore perdute della casa di Israele”. A questi inviati il Rabbi della Galilea affida la sua missione, dando loro “il potere sugli spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità”. Inoltre, raccomanda loro: “strada facendo predicate, dicendo che il Regno dei Cieli è vicino”. E’ questo il succo del “discorso missionario” che oggi leggiamo nel capitolo decimo del Vangelo di Matteo. Quindi, tutti noi cristiani siamo dei missionari perché, con il battesimo, ci è stato affidato il compito di proclamare la Parola del Signore Gesù Cristo ogni giorno, negli ambienti in cui viviamo, in famiglia, sul lavoro, in vacanza, alla gente che incontriamo per caso lungo la strada, facendo poi seguire all’annuncio gesti concreti di accoglienza e di condivisione, e manifestando sempre la gioia che deriva dalla fede in Dio. Noi uomini piccoli, fragili, con i nostri limiti, siamo chiamati a dar testimonianza al Verbo incarnato, come “apostoli” del Salvatore, che ci invia per le strade del mondo a realizzare il suo disegno di salvezza, predicando il Vangelo e operando concretamente per il bene dei nostri fratelli, soprattutto i più deboli e gli ultimi, i quali si trovano nelle periferie del mondo e sono essi stessi le periferie dell’umanità. Shalom a tutti voi, “esploratori della fede”.
Posted on: Wed, 10 Jul 2013 07:51:37 +0000

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