I terrorismi che inquinano l’Egitto Nel Sinai, spina nel fianco - TopicsExpress



          

I terrorismi che inquinano l’Egitto Nel Sinai, spina nel fianco dello status quo degli accordi di Camp David, è ricomparsa un’azione terrorista o jihadista; dura, violenta che fa 25 morti fra i militari egiziani in un villaggio non distante dal valico di Rafah sulla Striscia di Gaza. Se l’attacco è frutto dei gruppi jihadisti che si muovono fra deserto e carovane beduine lo sapremo presto; com’è possibile pensare a una crescente presenza qaedista nella zona, e nel Paese, che lo scontro aperto del golpe sanguinario va inesorabilmente a nutrire. Non basterà la semiretromarcia con cui Al-Sisi non procede alla messa fuorilegge della Fratellanza come aveva ventilato, e afferma che in Egitto “c’è posto per tutti”. I militanti della Confraternita trovano da giorni posto negli obitori, nelle galere dove vengono deportati e uccisi come nella migliore tradizione del militarismo criminale e assassino. Il caso dei 36 o 38 (la mattanza tratta gli individui come numeri) attivisti deportati dalla Moschea assediata di Al-Fath al carcere Abu Zaabal di cui il Ministero dell’Interno non può negare la morte e farfuglia due versioni: uccisione a seguito di un loro sequestro di un agente oppure intossicazione da gas per una tentata evasione, mostra accanto all’orrore l’intento abominevole di quella parte d’Egitto che scanna a freddo i suoi fratelli. contropiano.org/internazionale/item/18560-i-terrorismi-che-inquinano-l-egitto
Posted on: Tue, 20 Aug 2013 22:36:52 +0000

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