IL CAPOGRUPPO M5S ALLA CAMERA Riccardo Nuti: “Difende - TopicsExpress



          

IL CAPOGRUPPO M5S ALLA CAMERA Riccardo Nuti: “Difende l’esecutivo del niente Il Quirinale si prenderà le sue responsabilità” UNA SETTIMANA FA, accompagnato da Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, era salito al Colle, per portare a Giorgio Napolitano la lista delle cose urgenti da fare. Oggi, Riccardo Nuti, capogruppo M5S alla Camera ascolta le parole del presidente della Repubblica attonito e preoccupato: “Mi sembra di risentire il discorso d’insediamento: dice che stanno sbagliando tutto, ma aggiunge: ‘andate avanti’. C’è un’ipocrisia di fondo che è nostro compito denunciare. Siamo saliti al Quirinale apposta, nessuno potrà dirci che siamo rimasti in silenzio. Adesso ognuno si prenda le proprie responsabilità”. D: 'Napolitano difende il governo: dice che se cade, i contraccolpi saranno durissimi'. R: Forse non ha visto quelli che già stiamo pagando con questo governo. Forse si scorda chi ha prodotto questi risultati catastrofici. Non c’è più un problema di crisi o di tenuta del governo: questo governo è assente. E quando lavora prosegue in continuità con i precedenti. D’altronde sono praticamente sempre gli stessi. D: Aggiunge: serve la fiducia degli investitori. R :Ma perché, ci sono investitori che hanno fiducia nel paese Italia? Se ci sono li ingaggiamo per fare uno spot, magari ne convincono qualcun altro. D: Insiste: bisogna portare a compimento il programma. R:Questo governo non ha fatto nulla a cominciare dalla sua credibilità: ha detto “aboliamo il finanziamento pubblico” e poi non l’ha fatto. E poi tergiversa su tutto, rinvia qualunque cosa, non affronta i veri problemi del Paese, dal conflitto d’interessi, alle norme anti corruzione, agli sprechi militari. E sul fronte economico il “decreto del fare” è come se avesse un impegno di 300 mila euro da qui al 2022. Parliamo di questi numeri! D: Vi state preparando a tornare alle urne? R: La caduta di questo governo è impossibile. Non solo perché non interessa a Berlusconi, ma anche perché siamo al presidenzialismo. È Napolitano che ha voluto le larghe intese, lui che ha dato la scadenza dei 18 mesi, lui che ora dice “il governo non può cadere”. La direzione la dà lui. Paola Zanca EX PRESIDENTE ASSEMBLEA PD SARDO Valentina Sanna: “Mi vergogno, lascio il partito Il Colle è garante di questo impresentabile governo” di Paola Zanca “QUESTA LETTERA l’ho finita di scrivere l’altro ieri notte, prima di sapere cosa si sarebbe deciso sulla sfiducia ad Alfano. Ma non c’è bisogno della palla di vetro, sapevo già cosa sarebbe successo: niente”. Valentina Sanna, 44 anni, presidente dell’assemblea sarda del Pd, si è dimessa lanciando parole di fuoco ai dirigenti del suo (ex) partito. Indica le sciagure che l’hanno portata a “vergognarsi” del suo ruolo: dalle primarie al governo delle larghe intese. E poi ci mancava Napolitano. D: Ha sentito? Dice che il governo non deve cadere. R: Fa quello che deve fare, è questo il motivo per cui è stato scelto: è il primo garante di questo impresentabile governo. Si appellano alla ragione di Stato. Ma io non so più qual è la ragione e nemmeno qual è lo Stato. D: Lei non crede che serva responsabilità? R: Si riempiono la bocca con questa parola, ma il Paese pensa a tutt’altro. Hanno completamente perso il contatto con il territorio. D: Dove hanno sbagliato i suoi compagni di partito? R: Si doveva provare l’opzione Rodotà. Ma dico queste cose sapendo perfettamente che non sono mai state nella loro testa. Così come Prodi: nessuno dei due era funzionale al disegno a cui si erano preparati. D: Le larghe intese? Abbiamo un governo e un parlamento inchiodati alle decisioni di Napolitano. Cosa decidono loro? Niente. Ma vi ricordate la scena pietosa di quando li ha frustati tutti quanti durante il discorso di insediamento? È stato penoso. E poi, un uomo come Napolitano di fronte a una vicenda grave come quella kazaka ritiene che si possa risolvere mettendoci una pietra sopra? Lo trovo inquietante. La verità è che hanno superato ogni limite. Per questo ho deciso: adesso basta, non mi potete più mortificare. D: Renzi potrebbe dare una sferzata al partito? R: No, non è lui la soluzione ai problemi del Pd. Dopo vent’anni di asfissia con questa classe dirigente è inevitabile che si alzi uno che fa politica da quando aveva 15 anni e dica “rottamiamo tutto”. E chi non è d’accordo? Lo sono anch’io, ma non gli credo. Il governo con Berlusconi lo farebbe anche lui. Forse, con meno ipocrisia.
Posted on: Fri, 19 Jul 2013 08:02:08 +0000

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