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..................................IL DILUVIO NUCLEARE.................................. “Accadde, in un tempo non molto lontano, un fatto curioso assai, anzi, alquanto strano. Le conseguenze furono terribili, oserei dire… incredibili!” Nella base missilistica di una sconosciuta nazione, un giorno, mentre si stavano effettuando prove di lancio di testate nucleari, uno dei missili sfuggì al controllo dei computers e si perse nello spazio. A nulla valsero i tentativi di riportarlo giù, nessuno degli esperti ci riuscì. Per cui ne seguirono la scia, ben sperando, finché lo persero di vista. E non se ne seppe più nulla, sulla Terra. “Dove sarà finito?”, si chiese il comandante della base militare. Nessuno, però, seppe rispondergli. Il missile, un SS. RTM. P. 141, capace di disintegrare città come Mosca e Chicago, in poche ore attraversò lo spazio e l’ iperspazio. Superò l’ultima galassia del sistema solare ed entrò in quella fetta di cielo invisibile a chicchessia: il Paradiso! Davanti ai suoi dorati cancelli, il cui accesso è consentito solo alle anime sante, il buon Pietro vegliava attentamente. Vide l’oggetto volante e, preoccupato, ne arrestò la folle corsa afferrandolo con entrambe le mani. “Gesù, Giuseppe e Maria!”, esclamò, allibito. “Che cos’è questa diavoleria?”, si domandò. Ma la risposta non trovò… per cui da LUI si precipitò! Dio, rendendosi conto della gravità del fatto, decise ch’era giunta l’ora di mettere un freno all’isteria della sua creatura. “Gesù, ritorna laggiù!”, disse al diletto figliolo. Obbediente alla volontà del Padre, il buon Gesù scese ancora una volta sulla Terra. Ma stavolta… Vi starete chiedendo “Come?”, ovviamente, ma lo scoprirete solo se continuerete a leggere, attentamente. Notte di Natale, sulla Terra. Il cielo era limpido e stellato e un coro d’Angeli rallegrava il Firmamento. In una villa miliardaria, sita nella ricca provincia di Milano, la bellissima Mary Stella, la più famosa delle top model italiane e internazionali, stava per dare alla luce il suo primo figlioletto. Il marito, Giuseppe Di Noto, siciliano di Noto, cittadina barocca in provincia di Siracusa, insignito del Nobel per la fisica nucleare, attendeva con ansia il lieto evento. Erano entrambi commossi e felici: il nascituro, infatti, arrivava dopo anni di attese e speranze (senza saperlo, Gesù fece il suo primo miracolo ancor prima di venire al mondo: salvò dalla crisi il matrimonio dei genitori. Così, invece di finire con una separazione… sfociò in nuova e più salda unione! Grati della gioia apportata, gli diedero nome Salvatore). Crescendo, Salvatore divenne un bambino prodigio, tanto da lasciare sgomenti i docenti delle Università di tutto il mondo. A soli vent’anni si laureò in fisica nucleare con 110 e lode. Mamma e papà lo ritenevano un dono divino, pur non avendo conoscenza alcuna della verità. Per loro, quel figlio valeva più di tutti i miliardi che avevano nelle banche di mezzo mondo. In seguito, grazie al suo esempio di uomo buono, giusto e generoso, anch’essi divennero più caritatevoli. Avendo vent’anni, Salvatore fu chiamato a svolgere il servizio militare. Seppur contrario, essendo un pacifista, obbedì al richiamo della patria. Salutò i genitori e raggiunse la città assegnatagli: la base missilistica di Comiso, in Sicilia. Grazie alla sua dialettica, in meno di un anno convinse gli Americani della N.A.T.O. a togliere i pericolosi “giocattoli” da lì. La stessa base, anni dopo, fu chiusa per fare posto ad un ospedale e ad un centro studi per bambini poveri. Finito il militare, Salvatore divenne un attivista di Greenpeace e lottò per la salvaguardia dell’ambiente e del mondo. Organizzò cortei per la chiusura di tutte le centrali nucleari sparse sulla Terra e infine, essendo stato eletto “man of the year” (uomo dell’anno), fu invitato a partecipare al convegno mondiale di Erice, in Sicilia, famosa per le sue origini culturali e storiche. Alla presenza di illustri scienziati come il Professor Rubbia, la Dottoressa Montalcini, l’astrofisica Hack, il Professor Zichichi e molti altri più o meno famosi, Salvatore esordì così: “Fratelli! Amici carissimi! Oggi dobbiamo decidere il futuro della Terra. E’ ora di smetterla di giocare. Distruggiamo le armi, i missili e tutte le centrali nucleari che producono solo morte e distruzione. Vedo un futuro senza più vita sulla Terra, né umana, né vegetale, né animale. Volete voi tutto questo? Non pensate ai vostri figli?” Detto ciò, tacque, in attesa della risposta. Il silenzio calato nella sala durante il discorso, divenne lugubre. Non si sentì volare una mosca. La gente non respirò più. Poi, improvvisa, una voce gridò: “ Buttatelo fuori! E’ matto! ” Salvatore trattenne l’ira e non fece nemmeno ricorso ai suoi poteri telepatici, con i quali avrebbe potuto convincerli ad essere d’accordo con lui. Non reagì nemmeno quando fu buttato fuori dalla sala, mentre un coro gli gridava dietro: “Torna a casa, pazzo!” E lo derisero, sputandogli addosso il veleno che avevano nei cuori, prede com’erano dell’ ingordigia, che li rendeva più ciechi di un vero cieco. A malincuore, Salvatore tornò dai genitori, che l’accolsero con amore… calmando ogni suo bollore! Nottetempo fece ritorno al Padre suo. Prima, però, passò la mano sulla fronte di Giuseppe e Maria, che al risveglio non ricordarono più nulla di quanto era accaduto negli ultimi vent’anni. Giunto al cospetto del Padre, il buon Gesù, rammaricandosi, disse: “Com’è possibile che gli uomini siano così stolti? Non li hai creati a tua immagine e somiglianza?” E gli consigliò di dar loro una lezione, magari con un altro diluvio universale, per fargli capire quanto niente fossero al Suo cospetto. Ma Dio, capace soltanto di amare e perdonare la sua creatura e la vanità che in essa si cela, così rispose: “Abbi fede, diletto figliolo! Giorno verrà… che la Terra scoppierà!” Pietro, che di nascosto aveva assistito all’ incontro, li guardò ed esclamò: “Sia fatta la vostra volontà!” “ Se tu vuoi così, così sia, Padre mio! ”, rispose Gesù. “Amen!”, dissero in coro le anime sante del Paradiso. CONCLUSIONE “Alcuni secoli dopo i fatti raccontati, sulla Terra scoppiò la terza guerra mondiale. Ci fu uno scambio di bombe e missili fra i potenti della Terra, un diluvio nucleare! Malgrado gli scudi spaziali e stellari, il pianeta blu… fu ridotto ad un mucchietto di cenere e niente più! Il buio avvolse la Terra in una notte senza fine e tutto finì. Anche questa storiella, frutto di fantasia… ma che spero faccia riflettere seriamente chicchessia.” Augusta - dicembre 2004 - fantasia natalizia di Franco Di Blasi
Posted on: Wed, 18 Sep 2013 07:39:18 +0000

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