IL QUERCIONE DI RIGOMAGNO: UNA LUNGA STORIA (parte - TopicsExpress



          

IL QUERCIONE DI RIGOMAGNO: UNA LUNGA STORIA (parte seconda) Continuiamo il racconto della storia del Quercione di Rigomagno. Le foto sono state scattate tre giorni fa da Marco Graziani, e mostrano l’attuale stato del Quercione. Invito i lettori a confrontarle con quelle di ieri. Il cantoniere Luigi Noli, dunque, dopo aver scavato il tronco della quercia, vi collocò all’interno l’immagine della Madonna di Pompei ma… perché? Nonostante le ricerche effettuate, e nonostante la storia sia stata pubblicata in due libri, non è emerso alcun testimone che ne conoscesse e ne riferisse tutti i particolari. Qualcuno parlò dell’espiazione, da parte del Noli, di un gesto blasfemo da lui compiuto. Scavando però nella storia, venne alla luce un triste episodio. Ai piedi della quercia scorreva un fossatello, con un tombino che permetteva alle acque piovane di attraversare la strada. Al termine di un forte temporale, venne trovato il cadavere di una donna con la testa infilata nel tombino. Chi fosse quella donna per il Noli, e quando ciò sia avvenuto, nessuno seppe dirlo. Qualcuno, tuttavia, continuava a portare fiori dentro la cavità. Dopo cento anni dalla perforazione, il Quercione accelerò il processo di cicatrizzazione della ferita, tanto che già nel 2002 l’immagine della Madonna era appena visibile e chi veniva a deporre fiori non li poneva più dentro il foro, ma per terra. Intanto, nel 1988, sopra la vecchia targa ne apparve una nuova con la scritta: le nipoti di Luigi Noli, Ines e Flora, ricordano il centenario. 18-10-1888 18-10-1988. Il 2001 fu l’anno in cui la natura si scatenò contro il povero Quercione. Nel mese di luglio un fulmine si abbatté sulla pianta,scagliando attorno brandelli di legno e corteccia. Il “massacro” si perfezionò a dicembre, quando anche il secondo ramo, dopo quello che era caduto durante la guerra, crollò al suolo. Della quercia rimasero il fusto e pochi rami secondari. Nel frattempo, anche il foro aperto dal Noli si è quasi completamente richiuso. Ormai l’intera immagine della Madonna è scomparsa, inghiottita dal legno. Oggi, tutto ciò che possiamo vedere, del glorioso Quercione, è il povero rudere di questa foto. Nessuno si ferma più e nessuno ricorda più la sua tramontata bellezza.
Posted on: Mon, 05 Aug 2013 02:48:41 +0000

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