[...]Il 14 novembre 1974 Pier Paolo Pasolini scrisse sul Corriere - TopicsExpress



          

[...]Il 14 novembre 1974 Pier Paolo Pasolini scrisse sul Corriere della Sera un editoriale che divenne immediatamente una pietra miliare della storia del giornalismo. Pasolini urlò il suo “Io so” riferendosi alle stragi nere e al “golpe” che era in corso in Italia. Ma andò anche oltre. Accusò l’opposizione al Potere diventata Potere, il silenzio di chi dovrebbe parlare e invece decide la sua degrazione e complicità. Quel “Io so” oggi, in territori come l’Abruzzo(ma non solo), moltissimi potrebbero gridarlo. Ma non lo fanno.[...]Le mafie in Abruzzo investono e agiscono. Sono attive nel settore della speculazione edilizia (ci sono testi universitari che portano il Vastese come esempio di riciclaggio di denaro di provenienza illecita nella speculazione edilizia), nel campo dei rifiuti, hanno investito o lo fanno ancora nei settori del gas e del turismo, controllano il traffico della prostituzione, delle droghe e dello sfruttamento del lavoro clandestino, portano avanti il racket delle estorsioni. Questi business non sono avulsi dal contesto sociale ed economico, non sono lontani dalla quotidiana realtà. Non nascondiamoci dietro perbeniste ipocrisie: le case non nascono dal nulla, i mercati della prostituzione e dello sfruttamento del lavoro nero prosperano se hanno clienti, le droghe non vengono solo vendute, vengono anche consumate da qualcuno. Ma le tre scimmiette appaiono sempre in azione e il domani succederà all’oggi. I silenzi nazionali(di cui si è già argomentato all’inizio), le omertà che diventano connivenze, le complicità di chi non soltanto non si oppone ma spesso è un ingranaggio di ‘O Sistema[...] ritaatria.it/ArchivioNews/tabid/159/EntryId/491/Mafie-invisibili-in-Abruzzo.aspx
Posted on: Tue, 13 Aug 2013 14:12:28 +0000

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