Il GUP ha accolto la richiesta del Giudice delle indagini - TopicsExpress



          

Il GUP ha accolto la richiesta del Giudice delle indagini preliminari che ha contestato agli imputati il reato di omicidio colposo per la morte di P.S., direttore di macchina a bordo delle navi Tirrenia nel periodo che va dal 26 marzo 1970 al 30 agosto 2002, in seguito a mesotelioma pleurico per esposizione ad amianto nello svolgimento dell’attività lavorativa. I due ex amministratori sono accusati di imprudenza, negligenza e imperizia, in violazione delle norme prevenzionistiche del lavoro di cui agli artt. 4, lettere b e c, 354, 370, 377, 387 del D.P.R. nr. 547 del 1955. I familiari della vittima, assistiti dall’avv. Ezio Bonanni, si sono costituiti parte civile. L’udienza dibattimentale è stata fissata davanti al giudice Miraglia il 10 ottobre 2014. Il rinvio a giudizio degli imputati è stato chiesto alla luce di una serie di emergenze processuali – si legge nel dispositivo – quali: a) l’amianto è rimasto presente fino ai tempi più recenti nel naviglio Tirrenia Navigazione S.p.A.; b) Liberi e Pecorini, quali amministratori della società di navigazione, hanno omesso di adottare le misure di prevenzione tecnica e di protezione individuale, che avrebbero evitato l’insorgere del mesotelioma e quindi evitato la morte del marittimo, ovvero ne avrebbero allungato i tempi di sopravvivenza, cosicché l’evento morte si configura come penalmente rilevante e avvinto da nesso di causalità con la condotta omissiva degli amministratori; c) l’evento era prevedibile ed evitabile, in quanto era noto fin dall’inizio del secolo scorso che l’amianto è dannoso per la salute umana e gli imputati avrebbero potuto evitare l’evento ove avessero aspirato le polveri e dotato il de cuius di maschere protettive. LEGGI LARTICOLO.
Posted on: Mon, 28 Oct 2013 20:40:29 +0000

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