Il Lupo in Italia. Chi ne ha davvero paura? Nel secolo scorso i - TopicsExpress



          

Il Lupo in Italia. Chi ne ha davvero paura? Nel secolo scorso i lupi erano presenti su tutto il territorio italiano ad eccezione della Sardegna. La prima diminuzione nella distribuzione di questo carnivoro avvenne nella pianura Padana dove al taglio dei boschi si unì una feroce persecuzione. In Sicilia il Lupo è scomparso nei primi decenni del ‘900 a causa dell’impiego delle doppiette a canne mozze – le lupare – e potenti veleni. I lupi rimasti circoscrissero il loro areale di distribuzione negli Appennini centro-meridionali dove i branchi si nascosero in zone remote ed inaccessibili comprese tra gli 800 e i 1800 metri, dove ancora potevano trovare consistenti popolazioni di erbivori selvatici (cervi, caprioli, ecc.). L’unica grande esigenza per i branchi era quella di trovare territori senza la presenza del suo grande nemico: l’uomo. Un altro piccolo nucleo di lupi si rifugiò sulle montagne della Sila calabrese. Durante il rigidissimo inverno del 1956, un ridotto branco di lupi si spostò dagli Appennini ai Monti della Tolfa, nel Lazio settentrionale, dando origine ad una significativa presenza tuttora esistente. E’ stata la prima nuova migrazione di rilievo. Nonostante ciò, negli anni ’70 la sottospecie italica era giunta sull’orlo dell’estinzione; un censimento effettuato nel 1976 stimò in soli 100 esemplari il numero di lupi presenti sul territorio nazionale. La consistenza numerica attuale, dopo i primi trent’anni di protezione legale e nonostante il persistente bracconaggio, è stimabile in circa 7-800 esemplari, al massimo un migliaio distribuiti stabilmente dalla Val d’Aosta alla Calabria.
Posted on: Tue, 03 Sep 2013 09:20:05 +0000

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