Il Rasoio di Ockham Il Rasoio di Ockham (Ockhams Razor) è una - TopicsExpress



          

Il Rasoio di Ockham Il Rasoio di Ockham (Ockhams Razor) è una pietra di paragone della filosofia della scienza. Guglielmo di Ockham suggerì che tra le diverse spiegazioni di un fenomeno naturale si dovesse preferire quella che non moltiplica enti inutili, detto in latino entia non sunt multiplicanda. Lesempio più classico si riferisce alla questione sulla generazione delluniverso: da un lato si può ipotizzare un universo eterno, o generato da sé o per motivi sconosciuti; dallaltro, un universo generato da una divinità, la quale a sua volta è eterna, o generata da sé o per motivi sconosciuti. In questo senso, la prima versione non postula enti inutili (la divinità), ed è quindi preferibile. Al giorno doggi, comunque, si tende a definire la teoria del Rasoio di Ockham come la scelta più semplice. Guglielmo di Ockham non suggeriva che essa sarebbe stata quella vera, né che sarebbe stata più vicina alla verità; si può però notare da un punto di vista storicistico che generalmente le teorie più semplici hanno superato un numero maggiore di verifiche rispetto a quelle più complesse. Il Rasoio di Ockham è stato solitamente usato come una regola pratica per scegliere tra ipotesi che avessero la stessa capacità di spiegare uno o più fenomeni naturali osservati. Siccome per ogni teoria esistono generalmente infinite variazioni egualmente consistenti con i dati, ma che in alcune circostanze predicono risultati molto differenti, il Rasoio di Ockham è usato implicitamente in ogni istanza della ricerca scientifica. Consideriamo ad esempio il famoso principio di Newton Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale ed opposta. Una teoria alternativa potrebbe essere Per ogni azione cè una reazione uguale ed opposta, eccetto il 12 gennaio 2055, quando la reazione avrà metà intensità. Questa aggiunta apparentemente assurda viola il principio di Ockham perché è unaggiunta gratuita, come pure farebbero infinite altre teorie alternative. Senza una regola come il Rasoio di Ockham gli scienziati non avrebbero mai alcuna giustificazione pratica o filosofica per far prevalere una teoria sulle infinite concorrenti; la scienza perderebbe ogni potere predittivo. Sebbene il Rasoio di Ockham sia la regola di selezione tra teorie, non basata sullevidenza, più ampiamente usata e filosoficamente comprensibile, ci sono oggi approcci matematici simili basati sulla teoria dellinformazione che bilanciano il potere esplicativo con la semplicità. Uno di questi approcci è linferenza sulla minima lunghezza di descrizione (Minimum Description Length). Ockham e il falsificazionismo Spesso si abusa del Rasoio di Ockham, che viene citato anche dove non è applicabile. Ma esso non dice che si deve sempre preferire la teoria più semplice, indipendentemente dalla sua capacità di spiegare i risultati (comprese eventuali eccezioni) o di render conto dei fenomeni in discussione. Il principio della falsificabilità richiede che ogni eccezione che possa essere riprodotta a volontà invalidi la teoria più semplice e che la nuova spiegazione più semplice che possa effettivamente incorporare leccezione come parte della teoria debba essere preferita alla teoria precedente. Il Positivismo Nella prima metà dellOttocento nasce in Francia con Auguste Comte (1798-1857) il movimento filosofico e culturale del Positivismo, che darà anche origine alla sociologia. Lorigine del termine positivismo è però dovuta a Henri de Saint-Simon, che lo usò per la prima volta nel 1822. Da Comte derivò poi il positivismo evoluzionista in Inghilterra (Spencer). Alcuni (per esempio Abbagnano) individuano nel positivismo una certa ingenuità con la sua fiducia nellinfallibilità della scienza, che potrebbe discendere da influssi idealistici. Altri lo vedono più come una metodologia che una disciplina filosofica. Certamente il positivismo nei decenni successivi ricevette feroci critiche, ma esercitò anche una lunga influenza, sia tramite lempiriocriticismo di Mach che con il neopositivismo. È opportuno chiarire che in Italia il positivismo di Comte viene considerato una corrente filosofica a tutti gli effetti, mentre nel mondo anglosassone esso viene visto come una corrente sociologica. LEmpiriocriticismo LEmpiriocriticismo è sostanzialmente impersonato da Ernst Mach, anche se il termine fu coniato da Richard Avenarius (1843-1896) per designare una rivisitazione del positivismo che tende a diventarne una critica radicale. In particolare Mach non concorda con i positivisti sulla possibilità di individuare scientificamente le strutture ultime della realtà. Per lui le leggi scientifiche non hanno valore assoluto. Anche il tempo è unastrazione. Il pensiero di Mach ebbe una profonda influenza sul Circolo di Vienna, nonché sullopera dello scrittore Robert Musil. Il Neopositivismo Allinizio del XX secolo il centro Europa è una grande fucina culturale, con abbondanti interscambi culturali tra persone di varia nazionalità e tra diverse discipline. In particolare Vienna è preminente per la qualità e la quantità di intrecci culturali. In questo ambiente si sviluppa il positivismo logico. Con lavvento del nazismo e le successive persecuzioni su base razziale, negli anni trenta molti intellettuali emigrano, portando ad unampia diffusione delle idee neopositiviste, che influenzeranno le filosofie successive (per esempio la filosofia analitica anglosassone). Reichenbach e il circolo di Berlino Più o meno negli stessi anni si sviluppa, grazie alliniziativa di Hans Reichenbach, il Circolo di Berlino, il quale si occupa di tematiche analoghe a quelle del circolo di Vienna, ma con particolare attenzione alla causalità, alla statistica ed al potere predittivo della scienza. Vedi anche Circolo di Vienna, Russell, Wittgenstein e Gödel. Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Positivismo logico. Il Costruttivismo Il costruttivismo è una posizione filosofica (avente un impatto diretto sullepistemologia) secondo la quale non ha senso perseguire una rappresentazione oggettiva della realtà, perché il mondo della nostra esperienza, il mondo in cui viviamo, è il risultato della nostra attività costruttrice. Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Costruttivismo (filosofia). Lapproccio contemporaneo Sicuramente da ricordare il contributo di Ludovico Geymonat, filosofo e matematico italiano, che nel corso del XX secolo ha molto contribuito ad introdurre in Italia e ad approfondire concetti e teorie di filosofia della scienza. Geymonat tenne a Milano la prima cattedra italiana di filosofia della scienza a partire dal 1956. Un personaggio di spicco dellepistemologia contemporanea fu il filosofo austriaco Karl Popper. Il pensiero popperiano (falsificazionismo) può essere sintetizzato con una sua celebre affermazione: Una teoria è scientifica nella misura in cui può essere smentita. Questa frase sintetizza in maniera estrema il criterio di demarcazione, che consente di discriminare tra le discipline scientifiche e quelle pseudo-scientifiche, (quali, secondo Popper, la psicanalisi ed il marxismo): mentre le prime si basano su affermazioni che possono sempre essere sottoposte, in linea di principio, a falsificazione empirica, le seconde sfuggono ad ogni tentativo di falsificazione. Un fatto che i detrattori di Popper conoscono bene è che una teoria scientifica difficilmente viene abbandonata quando un esperimento la falsifica (la dimostra non valida). Semplicemente, si fa in modo di incorporare il risultato dellesperimento in una nuova versione della teoria. Ciò avviene in particolar modo per le teorie che hanno già avuto un buon successo. La procedura può essere ripetuta più volte, in seguito a successivi risultati negativi, finché ad un certo punto la teoria non è più emendabile, e serve un balzo concettuale per crearne una nuova. Allepistemologia popperiana si contrappone in questo senso lopera di Thomas Kuhn, che focalizza laspetto rivoluzionario delle scoperte scientifiche, ed al quale si deve lintroduzione allinterno del dibattito epistemologico dei concetti di scienza normale, rivoluzione scientifica e soprattutto di paradigma. In questo approccio il progredire della scienza non è più lineare, ma necessita ogni tanto di una rivoluzione scientifica cioè un rovesciamento delle concezioni metodologiche o un nuovo paradigma concettuale. Qualcuno considera Popper abbondantemente sopravvalutato, tra cui Paul Feyerabend, appartenente alla New Philosophy of Science con Norwood Russell Hanson, Thomas Kuhn e Imre Lakatos. Feyerabend, che nel suo Dialogo sul metodo, definisce Popper un pedante, imposta il suo approccio allepistemologia in modo più ampio, a partire dalla sua opera fondamentale (ma scritta in tono provocatorio) Contro il metodo. In tale libro, che propone un anarchismo epistemologico, Feyerabend analizza e demolisce senza pietà le teorie di Popper, mostrando come la falsificazione non sia mai stata realmente applicata dagli scienziati. In aggiunta viene criticato lapproccio classico degli epistemologi, tendente a ricostruire a posteriori un metodo che in realtà (secondo lui) non esiste. Feyerabend approfondisce le sue idee nelle opere successive, chiarendo che un metodo, se esiste, è ben più complesso di quanto illustrato da Popper, e che la validità del metodo è comunque legata alla storia. Praticamente, si associa il realismo al relativismo culturale. Lapproccio di Lakatos, per quanto eviti provocazioni, si distanzia nettamente da Popper quando dichiara che una teoria scientifica può essere falsificata solo da una nuova teoria, che includa la spiegazione dei fatti spiegati dalla teoria precedente, ma amplii la sua applicabilità a nuovi fenomeni. Altri, alla falsificazione in toto popperiana contrappongono la teoria della confermabilità di Rudolf Carnap, con alcune modifiche: un esponente di tale linea di pensiero è Donald Gillies. Tuttavia, il problema di fondo dellepistemologia, oggi come al tempo di Hume, rimane quello dellimplicazione e dellinduzione: secondo la teoria della confermabilità, ogni cigno bianco conferma che i corvi sono neri, ossia ogni esempio non in contrasto con la teoria ne conferma una parte (A\Rightarrow B = \lnot A \lor B). Secondo quella della falsificabilità, invece, nessuna teoria è mai vera in quanto, mentre esiste solo un numero finito di esperimenti a favore, ne esiste teoricamente anche un numero infinito che potrebbe falsificarla. Note ^ Di fatto il termine epistemologia, coniato dal filosofo scozzese J.F. Ferrier, designa quella parte della gnoseologia che studia i fondamenti, la validità, i limiti della conoscenza scientifica (episteme) Cfr. Enciclopedia Treccani. ^ Daniel Dennett. Lidea pericolosa di Darwin. Bollati Boringhieri, 2004. Bibliografia Donald Gillies e Giulio Giorello. La filosofia della scienza nel XX secolo. Roma, Laterza, 1995. ISBN 88-420-4492-X Alberto Strumia. Introduzione alla filosofia delle scienze. Bologna, ESD, 1992. ISBN 88-7094-114-0 Luigi Lentini. Il paradigma del sapere. Conoscenza e teoria della conoscenza nella epistemologia contemporanea. Milano, Franco Angeli, 1990. ISBN 88-204-6386-5. Anna Ludovico, Anima e corpo. I ragazzi selvaggi alle origini della conoscenza, Roma: Aracne 2006,ISBN 8854803871. Anna Ludovico, Effetto Heisenberg. La rivoluzione scientifica che ha cambiato la storia, Roma: Armando 2001, ISBN 8883581822. Barbara Blum, Helmut Rechenberg, Anna Ludovico, Per Heisenberg, Roma: Aracne 2006, ISBN 8854806366. Anna Ludovico, Dalla fisica alla filosofia, Roma: Editore Nuova Cultura 2011, ISBN 8861346081. Paolo Parrini, Lempirismo logico. Aspetti storici e prospettive teoriche, Roma: Carocci Epistemologia evoluzionistica Epistemologia della complessità Metodo scientifico Teoria Esperimento Falsificabilità Verificazionismo Scetticismo metodologico Positivismo Neopositivismo logico Empiriocriticismo Pseudoscienza Problema della demarcazione Processo di costruzione teorica Rasoio di Occam Ricerca scientifica Interpretazione di Copenaghen Relativismo gnoseologico Rottura epistemologica Revisione paritaria Scienze cognitive Intelligenza Artificiale Etica della scienza Far uscire il genio dalla bottiglia Altri progetti Collabora a Commons Commons contiene immagini o altri file su epistemologia Collegamenti esterni Lepistemologia nel XX secolo La verità nella scienza: intervista a Giulio Giorello Epistemologia in «Tesauro del Nuovo Soggettario», BNCF, marzo 2013. 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Posted on: Sat, 23 Nov 2013 08:38:58 +0000

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