“Il box della Deadburger Factory è semplicemente adorabile… un continuo work in progress di improvvisazioni, idee, partiture, esperimenti ed esperienze”. Scrive così Francesco Mendozzi su STORIA DELLA MUSICA. A proposito del primo album del box (PURO NYLON), Storia Della Musica scrive: ”la scelta di campionare e triggerare in molti pezzi Erik Satie rimanda subito ad un immaginario dadaista, e infatti viene campionato anche il Marcel Duchamp saggista…. L’intera composizione si presenta simile proprio alla fibra del nylon, leggera all’ascolto eppur sempre in tensione, moderna e multiforme dal punto di vista della scrittura e dell’interpretazione”. A proposito di “MICROONDE” (secondo album del box): “…una soundtrack che tocca il Lou Reed di Metal Machine Music, e più in generale tutto il filone noise, da Walter Ruttmann ai Sonic Youth e agli Eisturzende Neubaten. Strepitosa la scelta della sorgente audio… che dà l’idea di serrare noi stessi dentro l’elettrodomestico più controverso della storia”. A proposito di “VIBROPLETTRI” (sempre secondo album del box): “…il risultato è onestamente spiazzante: lo schitarramento è psicotico e le pulsazioni sonore ipnotiche. Rimandiamo l’ascoltatore all’etichetta belga Sub Rosa per potersi fare un’idea del filone musicale…”. E a proposito de “LA FISICA DELLE NUVOLE” (terzo album del box, che dà il titolo al tutto): “eterogeneo, stupendamente ibrido. Un testo toccante, accompagnato da strumenti classici, rende l’inizio del disco memorabile…” storiadellamusica.it/avant_post_rock/avantgarde/deadburger_factor
Posted on: Tue, 15 Oct 2013 10:33:00 +0000
Trending Topics
Recently Viewed Topics
© 2015