Il corteo pro vivisezione che ha avuto luogo a Milano sabato - TopicsExpress



          

Il corteo pro vivisezione che ha avuto luogo a Milano sabato scorso e tutto il battage che lo ha preceduto (e seguito dagli organi d’informazione) hanno messo per l’ennesima volta in evidenza che coloro i quali sostengono e/o praticano la S.A. si ergono a giudici supremi implacabili che dinnanzi all’orrore che perpetrano ogni giorno, pur di suffragarlo sono disposti a tutto nella loro volontaria, consapevole e colpevole cecità. Costoro benedicono la loro missione così elevata in nome del benessere umano. Sono passati secoli, ma ancora si arrogano il diritto di sostenere che l’ sia al centro di ogni cosa e che per quest’unica specie sia lecito e sacro sterminare migliaia di altre specie. Non provano vergogna alcuna, e la notte dormono con la coscienza serena perché hanno inflitto il loro quotidiano crudele supplizio a creature innocenti. Hanno ancora le mani grondanti di sangue e nella mente lo sguardo terrorizzato, cosciente e massacrato di esseri viventi, la cui unica colpa è quella di non poter reagire e sottrarsi a una tale brutalità. Ma se invece di essere un’, io fossi un cane, un gatto, un primate o un topolino che cosa proverei nelle mani dei miei lucidi e sadici assassini? L’empatia non dovrebbe essere la capacità di immedesimarsi nell’altro da sé, qualunque essere sia? Solo perché se fossi un altro animale non potrei gridare e supplicare pietà? Ma poi siamo davvero certi che queste creature non “parlino” con gli occhi? Il dramma è che “dicono” più di quanto sapremmo fare noi umani con mille parole, e la tragedia vera è che non ci sono cuori disposti ad “ascoltare” e a “vedere”. E temo, anzi ne sono certa, che tutte le creature violate in nome di una scienza fasulla e vigliacca percepiscano l’indifferenza sorda e folle di mani pronte a sezionare,sperimentare, prendere nota delle reazioni da parte dei loro macabri carnefici. Se non c’è rispetto per questi esseri, non s’illudano coloro che sostengono i vivisettori e la S.A. che esista rispetto per la vita umana, o meglio per la loro vita: perché dell’altro umano accanto provano la stessa indifferenza e abiettezza che nutrono verso gli animali che considerano cavie. Guardo i miei animali e penso che un destino diverso li avrebbe potuti condurre in quei laboratori di Morte. E allora l’empatia verso quelle povere creature disgraziate diventa lacerante e insopportabile. Finché non capiranno che la Vita è Vita, in qualunque forma si mostri, allora la stessa Vita umana non varrà nulla. Mai nulla. Perché chi è crudele verso gli animali, non è certo diverso nei confronti del suo stesso simile. E allora arriverà un giorno che ai bambini non sani non sarà riservato trattamento diverso, e nemmeno agli anziani malati. Perché la vivisezione avrà mostrato agli empi che non è di alcuna utilità per curare,come i detrattori vogliono far credere giocando abilmente con i disonesti creduloni che non voglio sapere, ma solo illudersi miseramente. E costoro parlano di libertà, di etica, di diritto alla vita quando in cuore hanno un solo pensiero: arricchirsi sulla pelle di chiunque. E in nome del dio denaro e del potere sono disposti alle menzogne più raccapriccianti come quelle di alcuni ricercatori che “osano” sostenere di amare gli animali e di prendersi cura di loro nei laboratori di vivisezione. Non ho più voglia di vergognarmi come essere umano per questi “individui” che non hanno umanità alcuna, ma sono solo fredde macchine di morte: automi lordi di sangue che santificano beatamente e codardamente le loro opere mostruose. A tutte le persone che condividono le mie parole e lottano incessantemente ogni giorno per debellare questo cancro che si ramifica nel cuore, nella mente e nelle anime dei vivisettori e delle potenti lobby farmaceutiche (oltre che dei giovani studenti che vedono in queste creature merce da usare) e che combattono fino allo sfinimento delle forze e al di là di ogni dolore possibile chiedo oggi di non dar voce a chi non ne ha. Ma di essere noi stessi gli animali abusati, violati e uccisi ogni maledetto giorno. Che il nostro sguardo esprima lo stesso orrore, la stessa paura, la stessa cosciente crudeltà subìta, la stessa implorante richiesta di pietà, la stessa sofferenza, le stesse grida, le stesse lacrime. Lo stesso diritto alla Vita. Col cuore… Clarissa
Posted on: Thu, 06 Jun 2013 13:55:59 +0000

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