Il fenomeno Femen Di Nicola Quaranta Le Femen, un gruppo di femministe ucraine, si sono distinte in quanto a goliardia e cattivo gusto nel corso degli ultimi tempi. Protestando per moltissime cause, partendo dal voler modificare la condizione della donna in Ucraina passando per i matrimoni tra gay, hanno a mio avviso causato solo impatto mediatico e rumore invece che un vero e proprio mutamento nelle coscienze delle persone. Questo movimento ormai con costole in tutto il mondo nasce nel 2008 come un gruppo di donne che protesta contro lo sfruttamento della prostituzione e dell’immagine della donna in Ucraina, da parte di Anna Hutsol, iniziando a lottare contro una società sessista e maschilista. Molto nobile l’intento di partenza, in quanto conosciamo la fine delle donne dell’est nei nostri paesi attirate da false speranza e spesso da mercanti della prostituzione senza scrupoli. Inoltre è importante anche la loro attività nei paesi islamici ( vedi il recente caso Tunisia). Ma spesso il voler per forza catturare l’attenzione sfocia in azioni ai limiti del tollerabile. Basti pensare a Inna Shevchenko che è ricercata, per aver distrutto una croce posta in ricordo delle vittime del regime stalinista, in Ucraina. Ora paradossalmente e ironicamente potremmo dire che forse l’hanno fatto perché Stalin nei suoi 58 milioni di morti non faceva distinzioni tra uomini e donne? Oppure intollerabile la manifestazione del 21 maggio scorso, l’occupazione della cattedrale di Notrè dame di Parigi, in seguito al suicidio dello storico Domenique Venner. Il rispetto religioso non è infatti una loro prerogativa: si possono senza ombra di dubbio definire islamofobe, intolleranti all’islam in ogni sua forma. Ma cosa fa più paura di queste donne che amano così tanto farsi fotografare a seno scoperto? La loro emancipazione o il loro settarismo, nonché la strana disponibilità di capitali, che in una paese dove lo stipendo medio è 500 euro fa pensare a un abile manovra di destabilizzazione da parte di forze esterne? L’inchiesta di Daryna Chyzh che intrufolandosi nel movimento ne ha svelato i particolari inquietanti: centri di addestramento, riti di iniziazione e finanziamenti sospetti; La risposta è: i dirittti delle donne e la parità dei sessi è una cosa ovvia, sfortunatamente in determinate culture ciò non avviene ancora a pieno, e lottare affinchè ci sia è un diritto sacrosanto, usare il proprio corpo e qualsiasi vile mezzo per procacciarsi un minuto di notiziario, è tutta un’altra storia.
Posted on: Fri, 27 Sep 2013 13:10:03 +0000
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