Il mio caro prof. Pino Chiappalone scrive su Cittanova attiva , ed io lo voglio divulgare su facebook . Manca meno di un anno al rinnovo del consiglio comunale e già i partiti sono impegnati a comporre le rispettive “squadre”per affrontare nel modo migliore la difficile campagna elettorale di Maggio 2014. Il Pd ha avviato una campagna di ascolto per raccogliere le istanze delle categorie professionali mentre il sindaco in carica, dott. Alessandro Cannatà, che rappresenta la leadership della “destra”, ha già annunciato la sua terza candidatura. Si è in attesa, poi, di conoscere la posizione del Movimento Polis che,secondo voci autorevoli ed accreditate, avrebbe già deciso di uscire dall’attuale maggioranza ed i nuovi raggruppamenti di “ Officina Calabrese” e quello che farà capo all’ex consigliere Gino Catania. Infine, nulla è stato ancora deciso in casa democristiana: nei prossimi giorni sapremo se Il partito guidato dal Prof. Girolamo Giovinazzo prenderà anch’esso il via alla competizione elettorale. Come si vede uno scenario quanto mai affollato del quale non si individuano ancora i netti contorni ma che si può immaginare, pur non essendo Melampo o Nostradamus, non molto diverso da quello fornitoci nelle due ultime consultazioni: in sostanza, fatta salva qualche piacevole novità,”tutto il resto è noia”trattandosi di ritorni senza fiamma; politici agèe che, anagraficamente e culturalmente vecchi, come becchini ingobbiti, hanno accompagnato la Città all’ultima dimora. In un mondo che cambia velocemente e radicalmente in tutti gli aspetti e dove “solo le pietre sono rimaste pietre”, continuano ad interpretare vecchi canovacci in teatri sempre più vuoti e disadorni, incapaci di capire, da un lato, la inderogabile necessità di una svolta politica e dall’altro la silenziosa e nobile sofferenza di una società civile che, senza futuro,si sgretola nella sua dolente quotidianità. Al cospetto di una crisi di tanto spessore ben venga, dunque, un confronto serio ma senza proclami ipocriti, dai contorni gattopardeschi: per fare ciò occorre liberarsi da schemi asfissianti ed avere coraggio di dire che la bussola di questa Città si è rotta da tempo immemorabile e si è camminato al buio senza una meta precisa; che molti politici hanno condannato il loro cervello all’ergastolo; che non è più tempo di sciatterie e cecità e che bisogna porre fine alla crescita esponenziale della nullità. Lo scrittore Alberto Cavaliere,nostro concittadino, scriveva: “sono anni che puntualmente ligio ad un dovere che mi s’impose, incontro sempre la stessa gente, ascolto sempre le stesse cose.” Pino Chiappalone Cittanova 14.07.2013
Posted on: Sun, 28 Jul 2013 11:22:29 +0000
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