Il pd, per bocca del governatore Errani, propone la sanatoria - TopicsExpress



          

Il pd, per bocca del governatore Errani, propone la sanatoria degli abusi sui rimborsi dei consiglueri regionali. Lo scontro con i magistrati contabiliLa puntugliosità del presidente emiliano, però, non si è espressa solo nel tentativo di intervenire fin dentro le aule parlamentari. Alcune settimane fa, infatti, lo stesso Errani ha fatto ricorso alla Corte costituzionale a seguito di una decisione presa dall’intera Giunta emiliana. Un ricorso presentato in “conflitto di attribuzione” contestando i rilievi della Corte dei Conti come “lesivi dell’autonomia e delle competenze costituzionali della Regione”. I controlli, sostiene la giunta regionale, ci sono già stati, competono alla Regione stessa e quindi la Corte deve restarne fuori. Da parte loro, i magistrati contabili hanno sostenuto che le spese contestate non rispettano i criteri stabiliti dalla legge. Sono “rimborsabili”, infatti, solo le voci di spesa che dimostrano “un diretto collegamento con l’attività del gruppo o con quella dei consiglieri facenti parte di ciascun gruppo assembleare, essendo, inoltre, necessario che la spesa non sia riconducibile ad un’attività politica del partito di riferimento”. L’osservazione, oltre che lecita, appare dotata di un robusto buon senso. La Corte dei conti ha ritenuto, infatti, che i soldi rimborsati avrebbero dovuto trovare riscontro nella indisponibilità dei servizi messi a disposizione di consiglieri già lautamente pagati. “Gli omaggi, le regalie, i gadget” non possono essere considerati rimborsabili. Ci vuole davvero una forte ostinazione nel contestare un assunto così evidente.Errani non è certamente solo in questa opera di difesa, anzi. Recentemente tutti i gruppi consiliari emiliani hanno voluto ribadire “che per il 2012 la regolazione della materia era quella prevista dalla legge regionale 32/97”. E quindi, dopo l’introduzione del Decreto 174, sarebbe giusto che la nuova disciplina entri in vigore dal 2013. La Corte dei Conti, dal canto suo, ha ribadito la piena legittimità dell’inchiesta perché “le sezioni stesse debbono svolgere la propria attività con riferimento al primorendiconto redatto dopo l’introduzione del decreto legge 174 del 2012”, ossia “quello relativo all’esercizio finanziario 2012”. Lo scontro è solo alle prime battute e, visto l’attivismo dimostrato finora, Vasco Errani non si fermerà dopo il diniego del Parlamento.
Posted on: Mon, 04 Nov 2013 17:24:57 +0000

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