Il turismo in Italia è di massa da almeno quarantanni, lo dicono i numeri degli arrivi e delle presenze. Il problema è di passare da un turismo di massa indifferenziato a una massa di turisti selezionati per bisogni, aspettative, richieste. E quanto è accaduto nellindustria automobilistica: negli anni Settanta ero un automobilista di massa, ero giovane e avevo pochi soldi. Acquistati una 500: macchina pericolosa, affidata a dei semplici cavi dacciaio come freno e frizione, senza cinture di sicurezza, con una scocca pressoché trasparente, con un motore che non dava alcuna accelerazione in quarta marcia: quanta paura quando dovevi superare e potevi contare su un abbrivio ridicolo mentre sulla corsia opposta vedevi allorizzonte unaltra vettura, o un camion, che man mano diventava sempre più grande e vicina. In media bucavo una volta al mese, per fortuna mai in autostrada durante una manovra di sorpasso. Non sarei qui. Poi sono arrivati i giapponesi negli anni Ottanta con la Qualità Totale. Oggi faccio parte della massa di automobilisti che possono scegliere tra automobili supersicure, con consumi contenuti a velocità di crociera, addirittura con il regolatore automatico di velocità che ti consente di viaggiare in autostrada senza tenere schiacciato lacceleratore. Meno fatica, più freschezza nella guida. Questo è il processo industriale che sta avvenendo nel turismo internazionale e anche in Italia sia pure con enormi contraddizioni. Il problema vero è: lo faremo noi o lo farà il grande capitale internazionale che sta acquistando alberghi a centinaia e in futuro forse a migliaia? Lo faranno Booking, Expedia, Tripadvisor, guadagnando cifre folli, o governeremo noi questo fenomeno visto che il petrolio - i Bacini Culturali - è nostro e possiamo imporre la nostra volontà se però ci decidiamo a estrarlo in maniera industriale. Possiamo essere pessimisti o ottimisti. Dipende solo da noi: se perderemo, dovremo prenderci a sberle come avrebbero dovuto farlo quegli imbecilli che governavano lItalia nel 1500 e riuscirono a far precipitare il Paese più ricco dEuropa nel Paese più depredato del continente. Tutto dipende da noi, mai dimenticarlo.
Posted on: Fri, 25 Oct 2013 18:39:10 +0000
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