In attesa del secondo video di presentazione di CLEST, un reminder - TopicsExpress



          

In attesa del secondo video di presentazione di CLEST, un reminder del primo... e qualche parola sul nuovo corso di laurea torinese in Economia e Statistica per le organizzazioni. CLEST - Sapere. Decidere. Il primo (di molti) video d’introduzione al nuovo corso di laurea triennale in Economia e Statistica per le organizzazioni (Dip.to di Economia e Statistica “Cognetti de Martiis”, Università di Torino). Realizzato il 7 maggio 2013, giornata di orientamento con i futuri studenti. Sotto il velo ironico delle strane interviste, i principali temi di CLEST: l’originalità del corso, che coniuga economia, decision-making e analisi statistica dei dati, e utilizza innovativi laboratori didattici; la proposta di un’alternativa di pensiero, destinata a formare persone che “sappiano decidere”, strategicamente, nel settore privato e in quello pubblico; e il nuovo campus, espressione di una Torino sempre più internazionale. Complessità è una delle parole chiave del nuovo corso. L’interpretazione di sistemi e fenomeni economici complessi richiede infatti l’utilizzo sempre più raffinato della statistica e dell’analisi dei dati, e una sempre maggiore consapevolezza dei limiti degli approcci tradizionali. La campana di Gauss come richiamo all’importanza della statistica e alla necessità di utilizzare con profitto le grandi moli di dati rese disponibili dalle tecnologie dell’informazione, ma anche (in chiave critica) al dovere di considerare i “cigni neri” (secondo l’espressione di N. Taleb), tanto più in un’epoca di crisi come quella attuale. Un’epoca nella quale la scienza economica ha mostrato i suoi limiti, e una sostanziale incapacità di ripensarsi. CLEST dedicherà particolare attenzione al pluralismo degli approcci, e alla dimensione storica dei fenomeni ma anche delle teorie. Nel video, fanno capolino Mario Monti – e dunque l’Italia e l’Europa, il richiamo alla fondamentale fiducia degli investitori e dei mercati, nonché le politiche di austerità – e John Maynard Keynes: non solo l’intervento dello stato in economia e le politiche di sostegno alla domanda, ma anche, e forse soprattutto, un riferimento importante per la costruzione di un approccio critico che sappia superare i limiti dell’economia tradizionale. Poi, Steve Jobs, l’innovazione. L’intuizione ma anche il ragionamento e l’indipendenza di giudizio, per trasformare un’idea in un’impresa, e l’impresa in un fattore d’innovazione continua. La capacità d’immaginare il futuro, sapendo cogliere e interpretare i dati del presente. L’attenzione per lo sviluppo di un pensiero strategico, i laboratori, che tradurranno in esercizi applicativi quanto appreso sul piano teorico, e le esperienze di studio e di lavoro all’estero prepareranno il laureato CLEST alle sfide più importanti del mondo del lavoro, e lo condurranno verso le professioni del futuro, d’impresa e nelle istituzioni, che puntano proprio sul pensiero strategico e sulla capacità di giudizio autonomo. Il sito di CLEST (clest.unito.it; contatti: [email protected]) offre tutte le informazioni e gli approfondimenti sul corso di laurea, sugli insegnamenti e i laboratori, sugli sbocchi professionali (consulenza strategica d’impresa, marketing, finanza, analisi del rischio, data journalism, incarichi presso amministrazioni ed enti pubblici, organizzazioni internazionali, organizzazioni non profit, cooperazione allo sviluppo) e sulle lauree magistrali cui il laureato CLEST potrà accedere (“Cooperazione, sviluppo, e innovazione nell’economia globale”; “Economic Policies in the Age of Globalisation”; “Economia dell’ambiente, della cultura e del territorio”; “Scienze statistiche, economiche e manageriali”), nonché ovviamente sulle modalità di iscrizione al corso. CLEST: Sapere. Decidere.
Posted on: Tue, 09 Jul 2013 07:54:19 +0000

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