In questa recente terza età del capitalismo [la critica sociale e - TopicsExpress



          

In questa recente terza età del capitalismo [la critica sociale e quella artistica] si sono entrambe indebolite ed hanno entrambe subìto un progressivo e graduale processo di integrazione e di neutralizzazione. Il loro spostamento fuori dal sistema capitalistico vero e proprio inteso in senso “metropolitano” (terzomondismo, movimento antiglobalizzazione, ecc.) è certo giustificato sul piano morale, ma sul piano pratico non fa che evidenziare il successo dell’integrazione, o almeno della neutralizzazione. È necessario partire da questa presa d’atto, ammesso che sia esatta (come io credo), per poter avanzare una diagnosi realmente credibile sulla natura profonda dell’attuale crisi culturale del capitalismo. L’indebolimento, la metabolizzazione, la neutralizzazione e l’incorporazione dei due tipi di critica precedente, sociale ed artistica, basate sulla convergente denuncia dell’ingiustizia e dell’inautenticità della vita nel capitalismo borghese, hanno portato egualmente ad una crisi culturale del potere in questa terza età del capitalismo stesso. Questa crisi culturale è una crisi implosiva, nel senso che la vittoria temporanea conseguita contro i suoi precedenti critici è stata talmente grande da essere anche eccessiva. In che senso diciamo che è stata eccessiva? Nel senso che essa non si è limitata a dominare il senso e la prospettiva dei suoi critici, ma li ha praticamente annientati, al punto da far sparire non solo il senso e la prospettiva “critici”, ma il senso e la prospettiva in quanto tali. Di una vittoria di questo tipo si può anche morire. Costanzo Preve, La crisi culturale della terza età del capitalismo. Dominanti e dominati nel tempo della crisi del senso e della prospettiva storica, petite plaisance 2010.
Posted on: Tue, 16 Jul 2013 18:16:11 +0000

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