Interrogazione: “Il cantiere abbandonato a Flavon rischia di far - TopicsExpress



          

Interrogazione: “Il cantiere abbandonato a Flavon rischia di far chiudere un’attività: si prendano provvedimenti urgenti” Già con le precedenti interrogazioni n.4543/XIV e n.5021/XIV, il sottoscritto aveva posto all’attenzione dell’Assessorato di competenza una problematica che da tempo sta creando non poche preoccupazioni nell’abitato di Flavon. Il Comune noneso, infatti, ospita un enorme buco formato da un cantiere abbandonato che, già tempo fa, si è riempito d’acqua e di vegetazione. Lo stato di abbandono in cui versa la zona in questione è da sempre fonte di preoccupazione da parte di chi abita nelle vicinanze, non solo per la sicurezza dei passanti, a continuo rischio di infortunio, ma anche per il fattore igienico-sanitario. Vi è inoltre una forte preoccupazione per le attività economiche che sono pesantemente penalizzate dallo stallo della situazione, che causa agli esercizi commerciali una notevole perdita di clienti e quindi di entrate. Nonostante le segnalazioni fatte dallo scrivente e pare anche da una signora del posto, nulla pare essere cambiato e purtroppo la situazione pare divenire critica di giorno in giorno. Infatti, in seguito alle precipitazioni avvenute nei mesi scorsi, si sarebbe verificato un ulteriore ristagno d’acqua nella pozza. La signora che abita nei pressi del cantiere abbandonato, purtroppo, ha riscontrato un serio danno economico dato che nello stesso immobile avrebbe sede anche la sua attività artigianale. Più volte la donna pare avere sollecitato il Comune al fine di poter iniziare i lavori in piena autonomia per la costruzione del negozio che, dall’anno 2010, risulterebbe provvisoriamente collocato nel magazzino della casa. La signora si sarebbe appellata anche al Difensore civico e al tecnico ma senza trovare una risposta da parte dell’amministrazione comunale. Ciò che la signora teme è la chiusura della propria attività che esercita sin dal 1994 per cause che non sono da attribuire a sé stessa ma al mancato intervento di chi di competenza e ad una situazione che pare non avere fine. Dalla risposta data in Aula il 6 settembre 2012, all’interrogazione orale n.5021/XIV, si apprende che già nel 2012 era “in corso una procedura di bonifica a seguito di due versamenti a carico di ignoti. Queste operazioni sono state attivate da parte di SEA su incarico della società immobiliare proprietaria del sito. Proprio nei giorni scorsi si sono svolte le operazioni di campionamento dei fondi di scavo, sono state prelevate delle acque presenti sul fondo dello scavo e, a questa operazione, ha presenziato il settore laboratori e controlli dell’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente per verificare la avvenuta bonifica. I risultati delle analisi non sono stati ancora comunicati allo scrivente settore, cioè all’APPA. Ecco, questa è la situazione. Non appena verranno comunicati i risultati, sarà possibile accertare appunto la avvenuta bonifica.” Dalle analisi è passato quasi un anno ma più nulla si è mosso presso il cantiere di Flavon, se non la crescente rabbia della signora e dei residenti costretti a vivere vicino ad una pozza inquinata e maleodorante, che penalizza anche le attività economiche qui presenti a causa della sua esistenza. Per tali motivazioni, s’interroga per sapere se la Provincia sia al corrente di ulteriori sviluppi della vicenda; se l’Assessore di competenza è al corrente dei risultati scaturiti dalle analisi condotte nello scavo; se la Provincia non possa sollecitare il Comune di Flavon ad intervenire in tempi brevi per sanare la situazione ormai divenuta insostenibile; perché il Comune di Flavon pare rimanere sordo ed immobile in seguito alle numerose segnalazioni fatte e se sia il caso di dare risposte concrete ai cittadini esasperati e stanchi della situazione. Cons. Luca Paternoster
Posted on: Sat, 06 Jul 2013 11:05:33 +0000

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