Io penso ci sia da fare una dovuta distinzione tra quella che è - TopicsExpress



          

Io penso ci sia da fare una dovuta distinzione tra quella che è la linea di limite e quello che è il limite vero e proprio, il limite fisicamente invalicabile. Prendiamo ad esempio la segnaletica orizzontale, la linea continua costeggia il limitare della strada, ma non il suo limite, talvolta per superare qualche rincoglionito siamo costretti a varcarla, a spingerci fino al ciglio della carreggiata per continuare il nostro percorso. Le linee sono un artificio del sistema per assegnare una tolleranza al limite, in modo da rendere la nostra realtà più sicura e gestibile. Il potere di mettere limiti sfocia però nella possibilità di tracciare limitazioni al fine di proteggere certi interessi, sfruttando la nostra ambiguazione tra linea di limite e limite effettivo. Hanno capito che riescono a convogliarci in determinate aree del percorribile per avere un maggiore controllo sulle nostre traiettorie. È da dire, entro il limite cè la sicurezza, la garanzia, ma io credo che questi limiti stiano progressivamente strozzando il nostro spazio di vita rendendolo troppo esiguo e quindi inabitabile. Ci troviamo perciò costretti a dover vivere oltre le linee tracciate, per dare ossigeno alle nostre esigenze asfissiate. E per ogni passo che poniamo oltre la terra salva e consueta ci dobbiamo assumere ogni responsabilità, dobbiamo pagare le conseguenze per ogni rischio che decidiamo di correre. Non per il nostro desiderio di trasgressione ma per la nostra necessità di Vivere.
Posted on: Mon, 25 Nov 2013 16:49:39 +0000

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