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• Iscriviti a "BoccheScucite" su Google Gruppi • Segui "BoccheScucite" su Google Gruppi • Creare l’inferno Pubblicato da ab il 14/8/13 • Inserito nella categoria: Primo Piano Pubblicato il 13 agosto 2013 da AbuSara Fonte: samanthacomizzoli.blogspot (N.B. per facilità, sostituisce quello di Nablus Team ISM) Jalud, Palestina. Oggi ho visitato per la prima volta il villaggio di Jalud. In particolare un nucleo di case abitate da 4 fratelli con rispettive famiglie. Mi hanno offerto di tutto, com’è solita l’ospitalità palestinese. Ma, non era una visita casuale: ieri, per l’ennesima volta, queste famiglie hanno subito l’attacco dei coloni. terra bruciata con dietro l’insediamento Esh Kodesh Arrivano incappucciati, a piedi, dall’insediamento illegale a pohi metri che si chiama “Esh Kodesh”. Sapete qual’è la traduzione in italiano? “Santo Fuoco”. E così è: hanno appiccato il fuoco intorno alle case di queste famiglie, poi, non paghi hanno bruciato anche una decina di ulivi. Mi raccontano di un pò di episodi…. Una volta sono arrivati di notte e hanno buttato le molotov, un’altra volta sono arrivati assieme all’esercito (un anno fa) e hanno sparato i gas dentro alle case provocando il soffocamento di due bambine. Quelle de bambine, bellissime, sono davanti a me e mi guardano negli occhi… Mentre sono lì sul posto con l’ISM ci accorgiamo usando lo zoom delle videocamere che sulla collina di fronte ci sono i coloni con qualche soldato, ci guardano. altra terra bruciata con dietro l’insediamento illegale di Ahiya Vivere in queste case di Jalud significa essere sempre sotto pressione, sempre a rischio d’attacco. Per questo motivo, non stanno mai tutti all’interno della casa in tranquillità. C’è sempre uno a turno che sta fuori a guardare se arrivano gli incappucciati….. Sulle finestre delle case ci sono le reti per essere protetti dalle pietre che i coloni gli tirano, come ad Hebron. Queste reti sono l’unico aiuto che le famiglie hanno ricevuto dall’autorità palestinese. L’odore della vegetazione bruciata, i loro racconti e il nome all’insediamento mi portanto a pensare solo una cosa: è l’inferno. Come ho detto sopra, ci hanno offerto di tutto, anche i loro sorrisi. E’ incredibile la forza di queste persone, la loro umanità è ad un tale livello che li porta a sorridere anche se sono all’inferno. ← Diario- Dopo la manifestazione del venerdi, l’esercito israeliano continua ad aggredire gli abitanti di Kafr Qaddum reteitalianaism.it/public_html/index.php/2013/08/13/creare-linferno/
Posted on: Thu, 15 Aug 2013 07:49:36 +0000

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