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Ispettorato Generale Via Silvestri 243 – 00164 ROMA Tel. 06.66598 251 Fax 06.66598265 PROGETTO DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DEI MAGISTRATI E DEL PERSONALE ISPETTIVO SOMMARIO Le attività istituzionali dell’Ispettorato Generale Le ragioni della formazione Genesi ed analisi del bisogno Obiettivi Modalità del percorso formativo L’articolazione delle attività seminariali La previsione degli incontri Il Magistrato di Progetto Il Capo dell’Ispettorato Generale (Dott.ssa Mirella Agliastro) (Dott. Arcibaldo Miller) Il Dirigente Amministrativo (Dott.ssa Maria Maddalena) Pagina 1 di 18 Le attività istituzionali dell’Ispettorato Generale Per i delicati compiti di istituto affidatigli, deve farsi carico di uno sforzo di elaborazione culturale finalizzato alla formazione permanente del proprio Corpo Ispettivo (Magistrati, Dirigenti e Funzionari Ispettori). Va ricordato, infatti, che, da un lato, l’art.105 Compiti ed i poteri che attengono alla amministrazione della giustizia; dall’altro lato, al Ministro compete assicurare – ai sensi dell’art. 110 Cost. e ferme le competenze del C.S.M. – l’organizzazione ed il funzionamento dei servizi relativi alla giustizia. A tal fine, il Ministro esercita la sorveglianza su tutti gli uffici giudiziari e c hiedere ai Capi di Corte informazioni sul conto dei singoli magistrati. Lart.14 della legge n.195/1958, lart.56 del D.P.R. 916/1958, e gli art 1311/1962 prevedono degli specifici ed aggiuntivi poteri di controllo del Ministro della Giustizia, esercitabili attraverso larticolazione dellIspettorato Generale del Ministero. Le norme citate , strumenti con i quali abitualmente opera lIspettorato del Ministero della Giustizia; essi sono previsti dalla legge n.1311/1962 e sono diretti ad effettuare specifiche verifiche ordinarie o straordinarie della funzionalità degli Uffici Giudiziari, proprio per consentire la focalizzazione di possibili problematiche locali, di patologie operative, ma anche di necessità contingenti, di suggerimenti di tipo organizzativo, ripristino di funzionalità, correzione e normalizzazione di servizi. Ma, per dettato normativo, l’Ispettorato oltre che Ufficio è un organismo in diretto rapporto di collaborazione con il CSM che se ne avvale “per le esigenze relative all’esercizio delle funzioni ad esso attribuite” ex art. 8 L. n. 195/1958. Tale duplice rapporto funzionale a isti ituzionale all’organo e determina la posizione di autonomia dell’Ispettorato che ne sottolinea il carattere di “organo polivalente, neutro ed esclusivamente tecnico”. Oggi la struttura ed i compiti dell’Ispettorato vanno inquadrati alla stregua di u pporto di strumento tecnico degli uffici giudiziari per la razionalizzazione della loro organizzazione in funzione della migliore efficienza ed efficacia, pur mantenendo in coerenza con la sua originaria natura i tradizionali compiti di controllo di legalità. La finalità collaborativa per il superamento dei problemi organizzativi e funziona gli uffici giudiziari, deve precedere la finalità censoria, ovvero la ricerca di eventuali responsabilità dei disservizi e delle irregolarità. Si possono sinteticamente individuare in: - verifica della legalità dell’attività natura di attività predisciplinare del servizio ispettivo, con l’accertamento di fatti e comportamenti dei magistrati ordinari e del personale amministrativo di valenza disciplinare; - controllo sull’organizzazione e sulla i singoli uffici giudiziari, atteso che scopo primario dell’azione amministrativo-ispettiva deve essere quello di fornire agli uffici giudiziari che presentino problemi organizzativi e/o funzionali un supporto altamente qualificato per attuare un programma di regolarizzazione che consenta di rientrare negli ordinari parametri di normalità di funzionamento; - accertamento di situazioni, avvenimenti, comportamenti di magistrati rilevanti quali indicatori di svolgimento non indipendente o imparziale dell’attività giudiziaria. Le ragioni della formazione In tale prospettiva, viene profondamente avvertita l’esigenza di ampliare il livello culturale e professionale dei componenti del corpo ispettivo ed instaurare un dialogo tra l’Ispettorato ed altre aree culturali ed accademiche, altri soggetti istituzionali, nonché un nuovo e costruttivo rapporto tra l’Ispettorato e le variegate realtà giudiziarie del territorio, portatrici o destinatarie di iniziative ed esperienze significative e diversificate, anche in vista della possibile introduzione “dell’Ufficio per il processo” o strutture organizzative analoghe, come previsto da un recente disegno di legge proposto dal Ministro della Giustizia in carica. Tali avvertite esigenze si pongono nel solco di una nuova concezione istituzionale, finalizzata a delineare l’Ispettorato non più e soltanto come espressione di apparato, bensì come organismo sensibile alle garanzie a tutela di valori, rispetto di principi, certezza dei diritti. Le indicate finalità si compendiano nella salvaguardia dell’interesse pubblico che fa capo alla generalità dei consociati alla corretta amministrazione della giustizia (si pensi, oltre agli imputati, alle vittime, alle persone offese, ai danneggiati, ai consumatori, ai creditori, alle imprese ed altri soggetti interessati al processo), dell’interesse generale ad una giustizia regolare ed efficiente, posto che, tra l’altro, la nuova formulazione dell’art.111 Cost. ha elevato a rango costituzionale il principio di efficienza. Le sensibilità più attente dell’Ufficio, coordinate e sostenute dal Capo dell’Ispettorato, si sono proposti di avviare una articolata attività di studio e approfondimento, attraverso una serie di incontri a carattere formativo, che prevede moduli seminariali di riflessione e confronti a tema, tendenti – anche con il contributo di studiosi, di esperti, operatori in ambito giudiziario e personalità del mondo accademico - ad analizzare, acquisire o affinare le proprie conoscenze in ordine: - al complesso delle novità introdotte dai D.Lgs. delegati attuativi della nuova legge di riforma ordinamentale; - alle nuove proposte de iure condendo in corso di elaborazione legislativa in sede di riforma degli strumenti processuali, di codificazione di prassi virtuose ed acceleratorie nella trattazione dei processi e dell’attività giudiziaria in generale; - alla diffusione di una cultura organizzativa per l’efficienza e la produttività per offrire un “servizio-giustizia” veloce e funzionale, degno di quegli standard ormai acquisiti in altri paesi o anche in altri settori della Pubblica Amministrazione del nostro Stato. Questo Ispettorato dunque ha deciso di istituire - per il primo anno in via sperimentale da rimodellare e perfezionare negli anni a venire - degli spazi di formazione, quali luoghi elettivi di riflessione ed aggiornamento, a contenuto tecnico-informativo dove maturare rinnovate scelte organizzative ed applicazioni pratiche, affrontare e risolvere problematiche condivise, dotare gli operatori di un bagaglio più consapevole mediante incontri di aggiornamento sulle innovazioni legislative, incontri “interattivi”, incontri seminariali, incontri conferenza, iniziative “mirate” su specifiche Pagina 3 di 18 tematiche giudiziarie, gruppi di studio, ricerca e riflessione, interventi e dibattiti programmati, incontri comuni con altre Istituzioni (anche in sinergia con le strutture della locale formazione decentrata o le Università o altri centri di organizzazione e di ricerca). Tutta l’attività prospettata si rifletterà inevitabilmente in unarticolata riflessione teorica e soprattutto in un adeguato confronto con le prassi applicative, ispirando l’adozione di orientamenti uniformi, nuovi interventi organizzativi, e traducendosi in ogni caso in un accrescimento delle competenze funzionali e del corredo tecnico a disposizione degli ispettori, magistrati e altre figure professionali di riferimento. Genesi ed analisi del bisogno Occorre inoltre riflettere che in Italia negli ultimi anni ha avuto luogo un grosso fenomeno culturale che ha portato alla elaborazione di nuovi orientamenti tra cui la cultura della formazione. Siamo, infatti, passati da un periodo in cui la formazione era affidata al volontarismo, alla sensibilità culturale, all’esigenza individuale di approfondimento e di aggiornamento professionale da parte del singolo operatore del diritto, ad una “cultura della formazione” che a sua volta ha fatto emergere l’esigenza della creazione di un circolo virtuoso osmotico tra esperienze formative di varia natura e di varia estrazione: dal che l’esigenza di stabilire i principi fondamentali della circolarità delle informazioni nell’ambito della formazione. In questo quadro, l’Ufficio dell’Ispettorato ha elaborato un piano progettuale per istituire un percorso formativo in favore del corpo ispettivo (sia magistrati sia dirigenti e funzionari amministrativi con funzioni ispettive), con la finalità di raccogliere un nucleo centrale di acquisizioni teoriche ed operative quale patrimonio comune di base, su cui innestare nuova linfa culturale per percorsi formativi futuri, secondo un principio di formazione a cascata per cui ogni formato diventa a sua volta un formatore. Si rende dunque necessario istituzionalizzare i momenti di confronto, la circolazione delle idee, l’acquisizione di suggerimenti ed esperienze da mettere in comune in un circolo virtuoso tra gli operatori del diritto e con il coinvolgimento anche del mondo forense ed accademico. Bisogna prevedere, altresì, la necessità di una partecipazione obbligatoria del personale ispettivo, perché se è vero che non si può “costringere” una persona a studiare è anche vero che l’esigenza di formarsi ed aggiornarsi deve essere avvertita come necessità di un habitus mentale e culturale in senso lato. Le tematiche di interesse e di attualità sulle quali si svolgeranno i programmi orientativi sono state individuate, a titolo di esempio, in questa prima fase sperimentale in: - la responsabilità civile e disciplinare del magistrato ed il nuovo procedimento disciplinare; - la riforma dell’ordinamento giudiziario; - le innovazioni in materia di procedure concorsuali ed esecutive; - le problematiche afferenti alla materia del danno erariale ai fini dell’uniformità della rilevazione e del format operativo; - la ragionevole durata del processo ed il ruolo di mediazione dell’Ispettorato nella diffusione di protocolli migliorativi dell’efficienza ed efficacia dell’azione giudiziaria; - l’effettività della pena e le problematiche della sua esecuzione; - il controllo della spesa, l’economicità, le spese di giustizia. - i progetti di riforma degli ordinamenti sostanziali e processuali, l’impatto e l’incidenza sulla realtà giudiziaria. Obiettivi La proposta formativa si pone l’obiettivo di superare i confini dell’autoreferenzialità che l’attività ispettiva può ingenerare e nello stesso tempo mantenere quella neutralità professionale che è peculiare della funzione ispettiva. Ci si prefigge, pertanto, di innestare nel quotidiano tessuto dell’attività ispettiva momenti di rivisitazione dei modelli culturali ed operativi consolidati, per proporre e rilanciare unattività che deve coinvolgere tutte le articolazioni istituzionali interessate per mettere a confronto esperienze e competenze. Le finalità del progetto formativo passano attraverso nuove conoscenze, di nuove tecniche, nuovi metodi di rilevazione e controllo, attraverso una fase di ascolto, ricezione, partecipazione attiva, ed una fase di elaborazione, organizzazione, acquisizione di saperi, in relazione alla specificità della professionalità degli ispettori per garantire una uniformità tendenziale di indirizzo, una omogenea linea operativa, ancorché specialistica, e ciò sia per coloro che via via fanno ingresso nell’Ispettorato e sia per chi già vi opera, per promuovere la crescita di una comune cultura ed una elevazione della formazione specifica. Oltretutto, il sistema giustizia impone un rinnovato interesse per la , agli antipodi di una visione atomistica del lavoro giudiziario, nel tentativo di concepire interventi organizzativi che - senza incidere sul merito della decisione - migliorino comunque la qualità e i tempi del suddetto lavoro giudiziario e quindi il rapporto tra servizio e utenti, in una visione che non ha più al centro il singolo fascicolo, ma l’organizzazione giudiziaria vista in maniera integrata, attraverso forme sinergiche di collaborazione e strutture condivise. Ancora, va valorizzato e rafforzato l’obbiettivo che (fermi i principi e i vincoli che la Costituzione pone a garanzia dei cittadini, come il valore dell’indipendenza, dell’inamovibilità, del giudice naturale), l’organizzazione dei servizi deve rispondere a criteri essenziali di efficacia, di efficienza e di economicità. Le risorse insomma non devono essere gestite in maniera casuale, imprevedibile e contingente, ma programmata, devono essere esplicitati gli obiettivi perseguibili in base ad un’attività razionalizzatrice Modalità del percorso formativo Il ciclo formativo può essere articolato - per ciascuna area tematica - in una o due giornate di studio, suddivise in sessioni; le giornate di incontro si svolgeranno dalle ore 9:30 alle ore 18:00 per una formazione full-immersion (otto ore circa), ovvero in due giorni. L’avvio del percorso sarà preceduto da una fase prodromica di presa di contatto con il personale ispettivo in un congruo termine antecedente, per coinvolgere il maggior numero di unità, stimolare sollecitazioni, suggerimenti, proposizione di casi concreti da affrontare e risolvere. Quanto alla metodologia ed ai contenuti, nella fase di avvio del percorso formativo si ritiene necessario predisporre moduli dinamici di modello seminariale, attraverso relazioni introduttive, relazioni tematiche, analisi di casi dubbi e questioni controverse, scambio di esperienze, confronto e dibattito, considerazioni conclusive: in altre parole sulle singole tematiche sarà necessario svolgere dapprima una prospettiva di inquadramento generale e sistematico, poi avrà luogo la discussione ed il dibattito da affrontare, per “problemi, casi e questioni” prevedendosi anche l’intervento di volta in volta di professori universitari, magistrati esperti, componenti del CSM, magistrati ordinari e della giurisdizione contabile ed altre figure professionali del settore giustizia. Il compendio così acquisito sarà quindi raccolto in un insieme di dati, produzioni e materiali di studio che confluiranno in un’apposita banca-dati dell’Ufficio Studi e Documentazione, e potrà esserne curata la diffusione su libri e riviste, anche on line sui siti specializzati. L’articolazione delle attività seminariali Le problematiche di approfondimento si possono, grosso modo, raggruppare in tre settori: - area economico-finanziaria (T.U. spese di giustizia, danno erariale, responsabilità contabile, recupero spese processuali, e pene pecuniarie, tempestività pene detentive e pecuniarie); - area giuridico-normativa (nuova normativa in tema di legge fallimentare, procedure esecutive, ordinamento giudiziario, responsabilità della P.A., sicurezza sui luoghi di lavoro, trattamento dei dati sensibili e protezione dei darti personali ecc.); - area organizzativo-funzionale dei servizi, innovazioni e modelli organizzativi a confronto (ufficio per il processo, processo telematico, centri di intercettazioni telefoniche, utilizzazione di italgiureweb, efficienza degli uffici, software applicativi locali). Le aree culturali di interesse – per il primo ciclo di incontri - sono state indicativamente così individuate: - OBIETTIVI, FINALITA’ E CRITICITA’ DELL’ATTIVITA’ ISPETTIVA - RESPONSABILITÀ DISCIPLINARE DEL MAGISTRATO ED LA FISIONOMIA DEL NUOVO PROCEDIMENTO DISCIPLINARE - LE SPESE DI GIUSTIZIA, LA RESPONSABILITA’ AMMINISTRATIVA ED IL DANNO ERARIALE - LORGANIZZAZIONE DEL LAVORO DEL GIUDICE, LEFFICIENZA E LA RAGIONEVOLE DURATA DEL PROCESSO - LE RIFORME PROCESSUALI CIVILI E LO STATO DELLA GIUSTIZIA CIVILE - I PROGETTI RIFORMATORI E LO STATO DELLA GIUSTIZIA PENALE - LA FASE ESECUTIVA E L’ESECUZIONE DELLA PENA - La struttura seminariale, la metodologia didattica ed i contenuti dell’attività d’aula si articoleranno nelle seguenti fasi: Pagina 6 di 18 - • relazione introduttiva - • relazioni tematiche - • interventi programmati - • esperienze, quesiti, casi e problemi - • confronto e dibattito - • considerazioni conclusive - • prospettive e proposte - - Ove necessario, la metodologia può variare nel senso che alle relazioni espositive possono far seguito i confronti ragionati, il dibattito, i gruppi di lavoro, i forum di discussione, tavole rotonde, workshop, relazioni conclusive. - Il percorso obbligato rimane quello che alla riflessione ed al contributo di pensiero di studiosi e cultori, deve fare seguito l’analisi esperenziale ed il confronto di prassi applicative, garantendo livelli attivi di partecipazione, fino alla acquisizione di conoscenze uniformi e consolidate in ordine ai problemi oggetto di studio e riflessione. - - SUPPORTO SCIENTIFICO: - - È stata chiesta la collaborazione di Istituzioni Universitarie, docenti, esperti, professionisti, magistrati particolarmente versati o cultori delle specifiche materie di interesse ispettivo, che hanno offerto la loro disponibilità anche con le rispettive strutture di ricerca. LA PREVISIONE DI UN PRIMO CICLO DI INCONTRI A titolo indicativo ed esemplificativo si elencano le materie ed i temi che saranno oggetto di approfondimento e saranno sviluppati con il contributo di tutto il corpo ispettivo e degli esperti che di volta in volta saranno invitati: di imminente organizzazione: INCONTRO SEMINARIALE A CARATTERE FORMATIVO: LA TUTELA DELLA PRIVACY NEGLI UFFICI GIUDIZIARI ED IL TRATTAMENTO DEI DATI SENSIBILI PROGRAMMA I° GIORNO PRIMA SESSIONE Introduzione e presentazione dell’incontro: DOTT. ARCIBALDO MILLER. Codice sulla Privacy: fonti comunitarie e fonti interne, evoluzione normativa, disposizioni generali, disposizioni specifiche, azioni a tutela dell’interessato, le misure idonee di sicurezza e quelle minime di sicurezza, il Documento Programmatico sulla Sicurezza. RELATORE: PRESIDENTE DEL GARANTE PER LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI O SUO DELEGATO Principi generali; definizione della nozione di “trattamento”; trattamento dei dati in ambito giudiziario; trattamento per ragioni di giustizia. La classificazione dei dati: dati personali, dati sensibili, dati giudiziari; il trattamento dei dati sensibili e giudiziari; Obblighi ed adempimenti a carico del responsabile del trattamento; RELATORE: ALTRO MEMBRO DESIGNATO DALL’AUTORITA’ DEL GARANTE PER LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI La privacy negli uffici giudiziari: gli obblighi e del personale di magistratura ed amministrativo RELATORE: UN MAGISTRATO ESPERTO SESSIONE POMERIDIANA Diritto di accesso e tutela della privacy Banche dati di uffici giudiziari e tutela della riservatezza Forme di tutela Profili sanzionatori. RELATORE : CAP. SALVATORE RAPUANO L’obiettivo “A” richiamato dalla nota prot.14/CI/07-310 del 17.1.2007 dell’Ispettorato Generale: Verifica sul rispetto della normativa prevista dal D.L.vo 196/2003 in materia di riservatezza e tutela dei dati sensibili presso gli uffici giudiziari ispezionati: oggetto e metodologie di rilevazione. Modello organizzativo Dati inerenti l’attività giurisdizionale Qualità dei dati RELATORE: DOTT.SSA MARIA MADDALENA Il monitoraggio del rispetto della normativa sui dati personali in tema di: gestione dati relativi al personale; intercettazioni; esecuzione penale; servizi civili; protocollo informatico; archivi. Caratteristiche del trattamento; l’organizzazione; flussi dei dati; soggetti interessati; controllo generale sullo stato di sicurezza. DOTT.SSA MARIA ASSUNTA BRANCAFORTE II° GIORNO UNICA SESSIONE Misure finalizzate all’attuazione negli uffici giudiziari degli adempimenti previsti dal Codice sulla Privacy (Direttiva della Funzione Pubblica del 7 febbraio 2005): Principi, obblighi e finalità della direttiva. Il Documento programmatico sulla sicurezza: analisi, monitoraggio e prevenzione dei rischi; sicurezza informatica, misure minime di sicurezza e sanzioni. Adempimenti degli uffici. MAGISTRATO DELL’ISPETTORATO L’assicurazione della privacy in concreto presso gli uffici del Tribunale, della Procura, del Casellario Giudiziale. DIRIGENTE DELL’ISPETTORATO Pagina 8 di 18 Dibattito guidato Discussione di casi specifici Relazione di sintesi e conclusiva COORDINATORI DEL CORSO: Dott. Mirella AGLIASTRO, Dott. Maria MADDALENA INCONTRO A CARATTERE FORMATIVO LORGANIZZAZIONE DEL LAVORO DEL GIUDICE, LEFFICIENZA E LA RAGIONEVOLE DURATA DEL PROCESSO PROGRAMMA Tematiche e approfondimenti: ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO GIUSTIZIA ORGANIZZAZIONE DEL PROCESSO E GESTIONE COLLABORATIVA DELLATTIVITÀ PROCESSUALE; TEMPI PROCESSUALI; PRASSI VIRTUOSE. L’ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO DEL GIUDICE DETERMINAZIONE DEL CARICO DI LAVORO GIUDIZIARIO ESIGIBILE IL CRUSCOTTO E ALTRI METODI DI “MISURAZIONE” DELLA GIUSTIZIA RACCOLTA DEI DATI IN OCCASIONE DELLA PREDISPOSIZIONE DEI PROGETTI ORGANIZZATIVI TABELLARI ANALISI DEI FLUSSI E DELLE PENDENZE. GLI STRUMENTI DI EFFICIENZA E L’INCIDENZA DELLA CAPACITÀ ORGANIZZATIVA DEL GIUDICE EFFICIENZA E PRODUTTIVITÀ EVOLUZIONE DEI RAPPORTI TRA DIRIGENZA DEL MAGISTRATO E DIRIGENZA AMMINISTRATIVA GESTIONE DELLE RISORSE FINANZIARIE E STRUMENTALI PROGRAMMA ANNUALE DELLE ATTIVITÀ DA SVOLGERSI NEL CORSO DELL’ANNO INDIVIDUAZIONE DELLE PRIORITÀ: VERIFICA DELLA RISPONDENZA ALLE ESIGENZE CONCRETE. SOLUZIONE DEI CONFLITTI INSORTI NELL’AMBITO DELLA PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DEI PROGRAMMI. ORGANIZZAZIONE DEL PROCESSO E GESTIONE COLLABORATIVI DELLATTIVITÀ PROCESSUALE. VERSO L’UFFICIO PER IL PROCESSO Pagina 9 di 18 I PROTOCOLLI D’UDIENZA QUALI MANIFESTAZIONE DI DIFFUSA ESIGENZA DI RAZIONALITÀ ORGANIZZATIVA ED IL LORO AGGIORNAMENTO. I POTERI DEL GIUDICE, IL GOVERNO DEL PROCESSO, LA RILEVANZA DELLA DURATA SISTEMI PROCESSUALI E PRASSI OPERATIVE A CONFRONTO. L’ORGANIZZAZIONE DELLA GIUSTIZIA QUALE MODELLO PARTECIPATIVO NELL’INTENTO COSTRUTTIVO DI CONCORRERE AL MIGLIORAMENTO DELLA GIUSTIZIA LE TECNOLOGIE INFORMATICHE, BANCHE DATI, STRUMENTI DI RICERCA DELLE INFORMAZIONI Dibattito guidato Discussione di casi specifici Relazione di sintesi e conclusiva Si prevede di invitare quali relatori in caso di accertata disponibilità: - UN COMPONENTE DEL CSM; - UN RAPPRESENTANTE DEL MONDO ACCADEMICO; - MAGISTRATI ESPERTI NEL SETTORE. COORDINATORI DEL CORSO: Dott. Mirella AGLIASTRO, Dott. Maria MADDALENA INCONTRO SEMINARIALE A CARATTERE FORMATIVO: L’ATTIVITA’ DI ISPEZIONE E DI INCHIESTA PROGRAMMA Relazioni ed interventi tematici: IL MODELLO DI ACCERTAMENTO ISPETTIVO L’ATTIVITÀ PREPARATORIA DELLE ISPEZIONI Modalità di svolgimento e tecniche ispettive CODICE COMPORTAMENTALE IL COORDINAMENTO DEL CAPO EQUIPE LE FINALITA’ DEL CONTROLLO ISPETTIVO LE DISFUNZIONI, LE IRREGOLARITA’, I DISSERVIZI: ANALISI DELL’INEFFICIENZA FINALITA’ ED OBIETTIVI DELLE PRESCRIZIONI E DELLE RACCOMANDAZIONI MODULI ORGANIZZATIVI DI MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ ED EFFICIENZA DEL SERVIZIO GIUSTIZIA Pagina 10 di 18 NUOVE TECNOLOGIE DI INFORMATIZZAZIONE E COMUNICAZIONE: utilizzo e funzionalità dei sistemi applicativi informatizzati – veridicità ed attendibilità del dato. Sicurezza e tracciabilità del dato sistemi informativi locali NUOVI MECCANISMI DELLA PRESCRIZIONE DEI REATI E L’ACCERTAMENTO ISPETTIVO: la raccolta dei dati e dei provvedimenti di declaratoria: le richieste di archiviazione in Procura, le archiviazioni presso il GIP, le sentenze di proscioglimento per prescrizione, le sentenze dibattimentali per prescrizione. ACCERTAMENTO DEI TEMPI DI DEFINIZIONE DEI PROCEDIMENTI Rilevazione dei procedimenti pendenti da epoca remota ed attività in corso per la loro eliminazione. -Verifica dei tempi relativi alla trattazione dei procedimenti ed ai rinvii delle udienze. GLI ACCERTAMENTI SULLA IRRAGIONEVOLE DURATA DEI PROCESSI: LE PENDENZE PLURIENNALI. I rinvii ed i c.d. “tempi morti” motivazione dei rinvii ritardi nella trattazione del procedimento le cause di giustificazione LE INCHIESTE AMMINISTRATIVE I poteri di inchiesta La struttura della relazione Le proposte Poteri di confine tra Ispettorato e Procura Generale della Corte di Cassazione, tra Ispettorato e Ministero, tra Ispettorato e C.S.M. I destinatari della relazione d’inchiesta: strutture del Ministero. Gli esiti e la sorte dell’accertamento d’inchiesta. Un anno di confronto (le decisioni del C.S.M.). Discussione di casi specifici Dibattito Relazione di sintesi e conclusiva COORDINATORI DEL CORSO: Dott. Mirella AGLIASTRO, Dott. Maria MADDALENA INCONTRO SEMINARIALE A CARATTERE FORMATIVO: LA RESPONSABILITÀ DISCIPLINARE DEL MAGISTRATO E LA FISIONOMIA DEL NUOVO PROCEDIMENTO DISCIPLINARE (Riflessioni e dibattito sul nuovo sistema degli illeciti disciplinari: decreto legislativo n° 109 del 23 febbraio 2006 e modifiche introdotte dalla legge n.269 del 24 ottobre n.109). PROGRAMMA Tematiche e approfondimenti Pagina 11 di 18 IL NUOVO ORDINAMENTO DISCIPLINARE: PRINCIPI DI OFFENSIVITÀ, TASSATIVITÀ, OBBLIGATORIETÀ, TIPICITÀ DEGLI ILLECITI, ASSENZA DI VERE E PROPRIE CLAUSOLE DI CHIUSURA IRRILEVANZA DEL FATTO E FILTRO PER GLI ESPOSTI MANIFESTAMENTE INFONDATI (SOGLIA DI RILEVANZA DELL’ILLECITO, AI SENSI DELL’ART. 3 BIS) IL RUOLO DELL’ISPETTORATO NEL NUOVO ORDINAMENTO DISCIPLINARE: VEICOLO ISTRUTTORIO E SUPPORTO ACQUISITIVO DEL CSM I RAPPORTI TRA ISPETTORATO, GABINETTO DEL MINISTRO E CSM DOPPIA TITOLARITÀ DELL’AZIONE DISCIPLINARE E POTERI DI CONFINE IL COORDINAMENTO DELLA FASE DI ACQUISIZIONE PROBATORIA TRA I DUE SOGGETTI TITOLARI DELL’AZIONE DISCIPLINARE IL PROCEDIMENTO DISCIPLINARE ED IL DIRITTO INTERTEMPORALE MECCANISMI DI PROMUOVIMENTO DELL’AZIONE, I POTERI DEL PROCURATORE GENERALE MASSIMAZIONE E NOMOFILACHIA DELLA SEZIONE DISCIPLINARE LE AREE DI CRITICITÀ NEGLI ACCERTAMENTI ISPETTIVI ORDINARI: LE FONTI ISPETTIVE ORDINARIE DI RILIEVO DISCIPLINARE RILEVANZA DISCIPLINARE IN TEMA DI RITARDI NEL DEPOSITO DEI PROVVEDIMENTI. LE SCRIMINANTI ORDINARIE OGGETTIVE E SOGGETTIVE (CARENZE DI ORGANICO, ELEVATA PRODUTTIVITA’, CARICO DI LAVORO, CONDIZIONI DI SALUTE, INESPERIENZA ecc.) LA MANCATA ASTENSIONE DEL PM RILEVANZA DISCIPLINARE E RILEVANZA AI FINI DELL’EFFICIENZA DELL’ATTIVITÀ GIURISDIZIONALE (STANDARD DI EFFICIENZA E DISVALORE PER LA COLLETTIVITÀ) L’ATTO O PROVVEDIMENTO ABNORME (INDICATIVO DI COMPORTAMENTO ARBITRARIO), LA GRAVE VIOLAZIONE DI LEGGE, LA DISTORSIONE DELLE FUNZIONI E LORO RILEVANZA A FINI DISCIPLINARI IL CONFINE TRA DEONTOLOGIA, CODICE ETICO E CODICE DISCIPLINARE GLI ILLECITI DELLA MAGISTRATURA ONORARIA Si prevede di invitare quali relatori in caso di accertata disponibilità: - UN COMPONENTE DEL CSM; - UN RAPPRESENTANTE DEL MONDO ACCADEMICO; - MAGISTRATI ESPERTI NEL SETTORE. COORDINATORI DELL’ISPETTORATO: Dott. Mirella AGLIASTRO, Dott. Maria MADDALENA Pagina 12 di 18 INCONTRO A CARATTERE FORMATIVO: LE SPESE DI GIUSTIZIA, LA RESPONSABILITA’ AMMINISTRATIVA E CONTABILE PROGRAMMA QUATTRO SESSIONI Tematiche e approfondimenti IL COMPLESSO NORMATIVO DEL TESTO UNICO SPESE DI GIUSTIZIA (DPR 30.05.02 n.115) DISPOSIZIONI GENERALI NEL PROCESSO CIVILE E PENALE MORFOLOGIA DELLE SPESE DI GIUSTIZIA NEL PROCESSO PENALE FOGLIO DELLE NOTIZIE DELLE SPESE CONDANNA ALLE SPESE PAGAMENTO DELLE SPESE PER CONTO DELL’ERARIO CONTENZIOSO CUSTODIA DEI BENI SEQUESTRATI L’INGIUSTIFICATO PROTRARSI DELLA CUSTODIA TESTIMONI ED AUSILIARI DEL GIUDICE LIQUIDAZIONI DI CONSULENZE TECNICHE E PERIZIE; DETERMINAZIONE DELL’ONORARIO AUMENTI E RIDUZIONI DEGLI ONORARI; INDENNITÀ E SPESE DI VIAGGIO; SPESE PER L’ADEMPIMENTO DELL’INCARICO; SPESE PER I COLLABORATORI DELL’ AUSILIARIO DECADENZA DAL DIRITTO ALLE SPETTANZE DEMOLIZIONE DI OPERE ABUSIVE E RIDUZIONE IN PRISTINO DEI LUOGHI IL PATROCINIO A SPESE DELLO STATO IRREPERIBILITA’ DI DIRITTO ED IRREPERIBILITA’ DI FATTO RECUPERO DELLE SPESE INERZIA NEL RECUPERO DELLE SPESE; II PAGAMENTO DELLE SPESE; MODALITÀ DI PAGAMENTO; LA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVO/CONTABILE IL PROBLEMA DEI COSTI ECCESSIVI NEL PROCESSO PENALE LA STENOTIPIA, LE VIDEOCONFERENZE, LE INTERCETTAZIONI TELEFONICHE, LA RETRIBUZIONE DEI G.D.P., IL RISARCIMENTO PER INGIUSTA DETENZIONE (ART.314 C.P.P.), L’EQUA RIPARAZIONE DEL DANNO DA IRRAGIONEVOLE DURATA DEL PROCESSO (L. 89/2001) RILEVAMENTO CASI DI INGIUSTA DETENZIONE (art.314 c.p.p.) EQUA RIPARAZIONE DEL DANNO DA IRRAGIONEVOLE DURATA DEL PROCESSO (L. 89/2001) IPOTESI SINTOMATICHE DI DANNO ERARIALE: CUSTODIE ONEROSE PROTRATTE CORPI DI REATO, VENDITA, CONFISCA E RECUPERO DELLE SPESE PROCESSUALI ONERE DELLA SPESA NEL PROCESSO PENALE: ATTI NON COSTITUENTI REATO E LIQUIDAZIONI LIQUIDAZIONI AI MAGISTRATI ONORARI USO DELLE AUTOVETTURE DI SERVIZIO ATTIVITÀ DI RISCOSSIONE Pagina 13 di 18 REGIME DEGLI ARTICOLI DI CAMPIONE E DELLE PARTITE DI CREDITO AGENZIA DELLE ENTRATE E CONCESSIONARIO RESPONSABILITÀ DEL FUNZIONARIO NELLA SORTE DEL CREDITO PRESCRIZIONE E INDULTO NELLE SPESE DI GIUSTIZIA RESPONSABILITÀ CONTABILE: IL DECRETO DEL MAGISTRATO E L’ORDINE DI PAGAMENTO DEL FUNZIONARIO ART. 28 COST. ART. 172 T.U.S.G. IL REGIME PRESCRIZIONALE I GIUDIZI DI RESPONSABILITÀ LA VERIFICA SULLE MODALITÀ DI RECUPERO DELLE SPESE PROCESSUALI E DELLE PENE PECUNIARIE NONCHÉ SULLE MODALITÀ DI INTROITO DELLE SOMME E DEI BENI SEQUESTRATI E CONFISCATI METODOLOGIE RELATIVE AI CONTROLLI ISPETTIVI riguardanti: SPESE STRAORDINARIE: in materia di intercettazioni telefoniche; di spese che non rientrano tra quelle di giustizia MISURE DI PREVENZIONE PATRIMONIALI: controllo delle liquidazioni attinenti alle spese anticipate dall’erario DEMOLIZIONE DI OPERE ABUSIVE E DI RIDUZIONE IN PRISTINO DELLO STATO DEI LUOGHI: CUSTODIA E CONSERVAZIONE DI BENI SEQUESTRATI ONORARIO E SPESE SPETTANTI AL DIFENSORE ERRORI E IRREGOLARITÀ NELLE LIQUIDAZIONI E NEI PAGAMENTI: RESPONSABILITA’ AMMINISTRATIVA E CONTABILE; PROFILI DI COLPA, CAUSE DI GIUSTIFICAZIONE PATROCINIO DELLO STATO LE RISCOSSIONI SANZIONI AMMINISTRATIVE PECUNIARIE INFLITTE AGLI ENTI Si prevede di invitare quali relatori in caso di accertata disponibilità: - UN COMPONENTE DEL CSM; - UN RAPPRESENTANTE DEL MONDO ACCADEMICO; - MAGISTRATI ESPERTI NEL SETTORE; - MAGISTRATO DELLA CORTE DEI CONTI; COORDINATORI DEL CORSO: Dott. Mirella AGLIASTRO, Dott. Maria MADDALENA INCONTRO A CARATTERE FORMATIVO I PROGETTI RIFORMATORI E LO STATO DELLA GIUSTIZIA CIVILE Tematiche e approfondimenti LA RIORGANIZZAZIONE DELLE STRUTTURE GIUDIZIARIE Il disegno di legge in materia di ufficio per il processo e la riorganizzazione del personale dell’amministrazione giudiziaria (nuove strutture organizzative, processo telematico, notificazioni telematiche, pagamento telematico dei contributi) LA DIGITALIZZAZIONE DEGLI ATTI Pagina 14 di 18 LA REGISTRAZIONE DELLE UDIENZE IL DDL DI RIFORMA MASTELLA SULL’ACCELERAZIONE E RAZIONALIZZAZIONE DEL PROCESSO CIVILE analisi e valutazione: - la semplificazione del regime delle nullità; - lo snellimento delle notifiche; - l’aumento della competenza per valore del giudice di pace; - l’alleggerimento di peso delle questioni di competenza, con semplificazione delle relative decisioni; - l’istituzione di un’udienza di programmazione dei tempi delle attività processuali da compiere. IL NUOVO PROCEDIMENTO SOMMARIO NON CAUTELARE L’UDIENZA DI PROGRAMMA IL CALENDARIO DEL PROCESSO E LA PROGRAMMAZIONE COORDINATA DELLE UDIENZE LE CLASS ACTION E LE FORME DI TUTELA COLLETTIVE LA RIFORMA DELL’O.G. ED I RIFLESSI NELL’ATTIVITÀ ISPETTIVA IL COINVOLGIMENTO NELL’IMPLEMENTAZIONE DELL’UFFICIO PER IL PROCESSO L’ORGANIZZAZIONE DELLA GIUSTIZIA QUALE MODELLO PARTECIPATIVO NELL’INTENTO COSTRUTTIVO DI CONCORRERE AL MIGLIORAMENTO DELLA GIUSTIZIA Si prevede di invitare quali relatori in caso di accertata disponibilità: - UN COMPONENTE DEL CSM; - UN RAPPRESENTANTE DEL MONDO ACCADEMICO; - MAGISTRATI ESPERTI NEL SETTORE. COORDINATORI DEL CORSO: Dott. Mirella AGLIASTRO, Dott. Maria MADDALENA INCONTRO A CARATTERE FORMATIVO: LE RIFORME PROCESSUALI, LE ESECUZIONI INDIVIDUALI E CONCORSUALI Tematiche e approfondimenti SISTEMI PROCESSUALI E PRASSI OPERATIVE A CONFRONTO LE RIFORME PROCESSUALI NEL PROCESSO CIVILE LA RIFORMA DEL PROCESSO ESECUTIVO: I PROVVEDIMENTI ORGANIZZATORI. ORGANIZZAZIONE DELLE UDIENZE GESTIONE DEL RUOLO, TEMPI PROCESSUALI IL RITO SOCIETARIO RIFORMA DELL’ESECUZIONE PER ESPROPRIAZIONE FORZATA Pagina 15 di 18 IL RUOLO DEL GIUDICE E LA DIREZIONE DEL PROCESSO CIVILE I NUOVI RITI E L’IMPATTO ORGANIZZATIVO SULL’ATTIVITÀ GIUDIZIARIA LE NUOVE IPOTESI/MODALITÀ DI VENDITA CON INCANTO, SENZA INCANTO E CON DELEGA IL NUOVO PROCESSO ESPROPRIATIVO EFFETTI DELLA RIFORMA CON RIFERIMENTO ALLE PROCEDURE DI ISCRIZIONE ANNOTAZIONE, REGISTRAZIONE, COMUNICAZIONE, RICEZIONE E TRATTAMENTO FISCALE DEGLI ATTI (RIF. TUSG CONTRIBUTO UNIFICATO) DISCIPLINA DEI DEPOSITI DELLE SOMME RICAVATE LE INNOVAZIONI LEGISLATIVE IN MATERIA DI PROCEDURA CONCORSUALE INTEGRAZIONE TRA NORMATIVA SPECIALE ED ORDINARIA (I SUBPROCEDIMENTI INTRODOTTI CON RICORSO) IL FALLIMENTO E LE NUOVE ORDINANZE EX ART. 186 BIS, TER E QUATER C.P.C. LA RIFORMA E LE PRASSI INTERPRETATIVE NEGLI UFFICI GIUDIZIARI I LIMITI DELL’ACCERTAMENTO ISPETTIVO Si prevede di invitare quali relatori in caso di accertata disponibilità: - UN COMPONENTE DEL CSM; - UN RAPPRESENTANTE DEL MONDO ACCADEMICO; - MAGISTRATI ESPERTI NEL SETTORE. COORDINATORI DEL CORSO: Dott. Mirella AGLIASTRO, Dott. Maria MADDALENA INCONTRO SEMINARIALE A CARATTERE FORMATIVO: I PROGETTI RIFORMATORI E LO STATO DELLA GIUSTIZIA PENALE PROGRAMMA Tematiche e approfondimenti LA PREVISIONE DEI FLUSSI LE CAUSE SERIALI O DI PRONTA DEFINIZIONE informatizzazione ed esecuzione I PROTOCOLLI PER LA GESTIONE DELLE UDIENZE DIBATTIMENTALI IL RITO POLICENTRICO E LO SPAZIO CONQUISTATO DAI RITI ALTERNATIVI IL DDL DI RIFORMA MASTELLA SULL’ACCELERAZIONE E RAZIONALIZZAZIONE DEL PROCESSO PENALE. ANALISI E VALUTAZIONE: - IL REGIME DELLE NULLITÀ CHE NON INCIDONO SULLE GARANZIE DI DIFESA E LE PRECLUSIONI TEMPORALI ALLA LORO PROPONIBILITÀ; LA DISCIPLINA DELLA COMPETENZA, LE PRECLUSIONI TEMPORALI E L’IMMEDIATA RICORRIBILITÀ IN CASSAZIONE. - LA RIFORMA DELLA DISCIPLINA DELLA PRESCRIZIONE DEL REATO INTRODOTTA DALLA LEGGE CD. EX CIRIELLI. - LE PRECLUSIONI TEMPORALI AL PATTEGGIAMENTO. Pagina 16 di 18 - LA SEMPLIFICAZIONE ED IL RAFFORZAMENTO DEL SISTEMA DELLE NOTIFICHE, L’IMPIEGO DELLA POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA E L’UTILIZZO DEGLI UFFICIALI GIUDIZIARI PER LE NECESSARIE ATTIVITÀ DI ACCERTAMENTO CONNESSE ALL’ATTO DELLA NOTIFICA. - LA RIFORMA DELLE IMPUGNAZIONI DELLE MISURE CAUTELARI E L’ARCHIVIAZIONE DEI PROCEDIMENTI RELATIVI A FATTI DI PARTICOLARE TENUITÀ. STRUMENTI (PRASSI VIRTUOSE, PROPOSTE DI MODIFICHE NORMATIVE OD ORDINAMENTALI DI FACILE REALIZZAZIONE, ECC.) PER LA ACCELERAZIONE DEL PROCESSO PENALE. LIMITI TEMPORALI NELLE INDAGINI PRELIMINARI, CELERITÀ PROCESSUALE NELLA FASE GIUDIZIALE, DURATA RAGIONEVOLE DEL PROCESSO. LA GESTIONE DELLE UDIENZE I RINVII, LE SANZIONI, PROVVEDIEMTI ORDINATORI PER SCORAGGIARE LE TATTICHE DILATORIE: I LIMITI DEGLI ACCERTAMENTI ISPETTIVI Si prevede di invitare quali relatori in caso di accertata disponibilità: - UN COMPONENTE DEL CSM; - UN RAPPRESENTANTE DEL MONDO ACCADEMICO; - MAGISTRATI ESPERTI NEL SETTORE. COORDINATORI DEL CORSO: Dott. Mirella AGLIASTRO, Dott. Maria MADDALENA INCONTRO SEMINARIALE A CARATTERE FORMATIVO: LA FASE ESECUTIVA E L’ESECUZIONE DELLA PENA: PROGRAMMA Tematiche e approfondimenti DINAMICA DEI RAPPORTI TRA GIUDICI DELL’ESECUZIONE E GIUDICE DELLA SORVEGLIANZA; I RIFLESSI DELLE RECENTI RIFORME LEGISLATIVE SUGLI ACCERTAMENTI DELL’ISPETTORATO; PROCEDURE DI ESECUZIONE, PENE ACCESSORIE, PENE PECUNIARIE, MISURE DI SICUREZZA, SANZIONI AMMINISTRATIVE PECUNIARIE, DEMOLIZIONI E CONDONO EDILIZIO; LA TEMPESTIVITÀ DELLE PROCEDURE PER L’ESECUZIONE DELLE PENE DETENTIVE E PECUNIARIE; ESECUZIONE DEI DISPOSITIVI DELLE SENTENZE; CORPI DI REATO COSE SEQUESTRATE PROVVEDIMENTI INTERDITTIVI PRONUNCE DI CONFISCA; PROTOCOLLI OPERATIVI; PROGRAMMI INFORMATICI SPERIMENTALI MINISTERIALI RELATIVI ALLA FASE DELL’ESECUZIONE PER GARANTIRE LA CIRCOLARITA’ DELLE INFORMAZIONI SU UN MEDESIMO DESTINATARIO. Pagina 17 di 18 Si prevede di invitare quali relatori in caso di accertata disponibilità: - UN COMPONENTE DEL CSM; - UN RAPPRESENTANTE DEL MONDO ACCADEMICO; - MAGISTRATI ESPERTI NEL SETTORE. COORDINATORI DEL CORSO: Dott. Mirella AGLIASTRO, Dott. Maria MADDALENA ************** Il Magistrato di Progetto Il Capo dell’Ispettorato Generale (Dott.ssa Mirella Agliastro) (Dott. Arcibaldo Miller) Il Dirigente Amministrativo (Dott.ssa Maria Maddalena)
Posted on: Sun, 10 Nov 2013 09:51:46 +0000

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