LA LOTTA IMPARI FRA IMMAGINAZIONE E RAGIONE Limmaginazione è - TopicsExpress



          

LA LOTTA IMPARI FRA IMMAGINAZIONE E RAGIONE Limmaginazione è la parte dominante delluomo, maestra di errori e di falsità, tanto più infida in quanto non sempre lo è, perché se fosse una regola infallibile della menzogna, lo sarebbe anche della verità. Ma, pur essendo il più delle volte falsa, non lascia alcuna traccia di questa sua qualità, indicando indifferentemente il vero e il falso. Non parlo dei folli, parlo di quelli più saggi, perché proprio presso di loro limmaginazione si arroga il diritto di persuadere gli uomini. La ragione ha un bel reclamare, essa non può conferire valore alle cose. Questa superba potenza, nemica della ragione, che si diverte a controllarla e a dominarla per mostrare il suo potere su ogni cosa, ha posto nelluomo una secona natura. Essa ha i suoi felici e infelici, i suoi sani, malati, ricchi e poveri. Essa spinge la ragione a credere, a dubitare, a negare. Essa ottunde i sensi e li fa sentire. Ha i suoi pazzi e i suoi saggi. E niente ci indispettisce maggiormente che vedere come soddisfa i suoi ospiti in modo ben più completo della ragione. Chi ha una fervida immaginazione si valuta in modo ben diverso da quanto, ragionevolmente, possono fare i più prudenti. Guarda in modo altezzoso la servitù, discute con impetuosa disinvoltura (gli altri sono timorosi e incerti), così che con il volto allegro conquista il favore di chi ascolta. Ecco come questi saggi immaginari godono la stima di giudici della stessa tempra. Pur non potendo far rinsavire i folli, essa li rende felici, mentre la ragione fa miserabili i suoi amici, e una li copre di gloria, laltra di vergogna. Da dove vengono la reputazione, il rispetto e la venerazione agli uomini, alle opere, alle leggi, ai nobili, se non da questa facoltà dimmaginare? Tutte le ricchezze della terra sono insufficienti senza il suo consenso. Non direste forse che quel funzionario, la cui venerabile vecchiaia impone rispetto a tutta la popolazione, si comporta secondo una pura e sublime ragionevolezza e che giudica le cose per quello che sono, senza fermarsi a quei vani accidenti capaci di colpire limmaginazione dei deboli? Guardatelo mentre si reca a un sermone, con il suo zelo devoto, lardore della carità in aiuto alla fermezza della ragione; eccolo pronto allascolto con un rispetto esemplare. Ma quando appare il predicatore, se la natura gli ha dato una voce rauca e lineamenti bizzarri, se il barbiere lha mal rasato e, per di più, si è per caso inzaccherato, scommetto che il nostro funzionario, quali che siano le grandi verità annunciate, perderà tutto il suo aspetto severo. Puoi essere il maggior filosofo del mondo e stare su unasse più grande del necessario, ma se hai sotto un precipizio, per quanto la ragione ti convinca che sei al sicuro, limmaginazione sarà più forte. Molti non saprebbero neppure pensarci senza impallidire e coprirsi di sudore. Non voglio certo fare un elenco di tutte le conseguenze. Chi non sa che la vista di gatti, topi, lo spezzarsi di un carboncino, ecc. mettono in crisi la ragione? Anche i più saggi sono influenzati dal tono della voce, capace di dare forza a un discorso e a una poesia. La simpatia o lodio cambiano volto alla giustizia, e un avvocato ben pagato in anticipo trova certo più giusta la causa che difende! Limpeto del suo gesto la fa apparire migliore ai giudici ingannati dallapparenza. Ridicola ragione che il vento piega in tutte le direzioni. Potrei fare lelenco delle azioni umane scosse quasi solo dallimmaginazione. Perché la ragione è costretta a cedere, e anche la più prudente assume come princìpi quelli che limmaginazione umana ha dovunque introdotto temerariamente. ‹Chi volesse seguire solo la ragione, secondo il giudizio della maggior parte degli uomini, sarebbe completamente pazzo. Poiché così è piaciuto, dobbiamo lavorare tutto il giorno e affannarci per dei beni palesemente immaginari. E dopo che il sonno ci ha riposato dalle fatiche imposte dalla nostra ragione immaginaria e messo in unammirevole calma, bisogna subito distruggerla, alzarsi di corsa per correre dietro alle chimere, piegandosi alle suggestioni di questa padrona del mondo. Ecco uno dei princìpi dellerrore, ma non è il solo. Luomo ha avuto ragione a tenere alleate queste due potenze perché, sebbene in tempo di pace limmaginazione la spunti agevolmente, in caso di guerra non avrebbe limiti. La ragione non sovrasta mai limmaginazione, mentre limmaginazione spodesta frequentemente la ragione.› I nostri magistrati hanno ben compreso questo mistero. Le loro toghe rosse, gli ermellini in cui sinfagottano come gatti impellicciati, i palazzi dove tengono udienza, i fiordalisi, tutta questa messinscena era assolutamente necessaria; così, se i medici non portassero camici e pantofole, e i professori berretti quadrati e vesti troppo ampie sui quattro lati, mai avrebbero ingannato la gente, incapace di resistere a questa autentica parata. Se i giudici rappresentassero la vera giustizia, e se i medici conoscessero la vera arte di guarire, non avrebbero bisogno di berretti quadrati; la dignità di queste scienze sarebbe venerabile per se stessa, ma essendo scienze immaginarie è inevitabile che si servano di questi vani strumenti per colpire limmaginazione con cui hanno a che fare, ed è ciò appunto che procura loro rispetto. Solo i militari non si mascherano in questo modo, perché il loro ruolo è più essenziale: essi simpongono con la forza, gli altri con le moine. Per questo i nostri re non hanno voluto simili travestimenti. Non si sono mascherati con abiti straordinari per sembrare tali. Ma si fanno accompagnare da guardie. Queste truppe armate di alabarde, che hanno mani e forza solo per loro, trombe e tamburi che avanzano in testa e le legioni da cui sono circondati, fanno tremare anche i più fermi. Non hanno labito, hanno la forza. Bisognerebbe avere una ragione davvero pura per vedere nel sultano, attorniato nel suo superbo serraglio da quarantamila giannizzeri, soltanto un uomo. Solo a vedere un avvocato in toga e berretto sul capo, ne ricaviamo unimpressione favorevole delle sue capacità. Limmaginazione dispone di tutto, a lei appartengono la bellezza, la giustizia, la felicità che nel mondo è tutto. Mi piacerebbe vedere quel libro italiano di cui non conosco che il titolo, che da solo vale interi libri: Dellopinione regina del mondo. Sottoscrivo questo libro anche senza conoscerlo, eccetto che per leventuale male in esso contenuto. Ecco allincirca gli effetti di questa ingannevole facoltà che sembra esserci stata data apposta per indurci necessariamente in errore. Ci sono anche altri princìpi. Le impressioni antiche non sono le sole capaci di trarci in inganno, il fascino della novità ha lo stesso potere. Da questo derivano le dispute tra gli uomini, che si rimproverano o di seguire le false impressioni dellinfanzia, o di rincorrere temerariamente quelle nuove. Se qualcuno si tiene nel giusto mezzo, si faccia avanti e lo provi. Non esiste principio, per quanto naturale possa essere, anche dopo linfanzia, che non sia possibile attribuire a una falsa impressione, dovuta alleducazione o ai sensi. B. Pascal - Pensieri .
Posted on: Thu, 28 Nov 2013 10:07:17 +0000

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