LA SCUOLA ITALIANA CADE A PEZZI IL RAPPORTO- CITTADINANZATTIVA: - TopicsExpress



          

LA SCUOLA ITALIANA CADE A PEZZI IL RAPPORTO- CITTADINANZATTIVA: EDIFICI FATISCENTI E SPESSO INQUINATI. ALTO ANCHE IL RISCHIO SISMICO. SERVIREBBERO 13 MILIARDI PER METTERE IN SICUREZZA GLI STABILI DOVE STUDIANO I NOSTRI FIGLI. MANCANO I SERVIZI PER I DISABILI E LE FAMIGLIE SONO COSTRETTE A METTERCI RISORSE PROPRIE: 390 MILIONI DONATI NELL’ULTIMO ANNO. Le scuole italiane cadono letteralmente a pezzi. A confermarlo è l’XI studio di Cittadinanzattiva, presentato a Roma. Il rapporto ha esaminato 165 edifici di 18 regioni concentrandosi sulla loro sicurezza, manutenzione ed igiene, oltre che sui problemi legati alla vita degli studenti con disabilità. Inoltre la maggior parte degli edifici si trova in zona sismica (67% del campione), come confermano i dati dello stesso MIUR. Elevato anche il numero di scuole a rischio idrogeologico, vulcanico e industriale (16%). In 5 edifici è stata registrata la presenza di radon e amianto, come conferma la testimonianza di un volontario che ha ispezionato una scuola d’infanzia a Fiumicino: “ Vi sono i cassoni dell’acqua in amianto chiusi a chiave in un locale attiguo a una piccola aula frequentata da bambini dell’asilo”. Cittadinanzattiva ha denunciato quanto il monitoraggio di queste sostanze sia poco diffuso. Non si tratta di edifici storici: secondo il rapporto quasi 25000 scuole su 36000 sono state costruite dal 1961 ad oggi, nonostante questo un edificio su sette lamenta lesioni strutturali. Manca una palestra nel 30% delle scuole. Passano allo stato di manutenzione, nel 40% dei casi il giudizio dei responsabili dello stesso servizio di manutenzione risulta pessimo o mediocre. Gli interventi di manutenzione richiesti vengono eseguiti spesso in ritardo: “Non si può più parlare di casualità o fatalità. Ogni anno troppi i casi di crolli, distacchi di intonaco, caduta di finestre, solai, tetti, controsoffitti che interessano le scuole del nostro Paese”. Procede a rilento anche l’adeguamento degli edifici alle esigenze dei disabili. Nel 55% degli edifici l’ascensore non raggiunge tutti i piani della scuola e nel 44% delle aule non ci sono banchi adatti ad una persona in carrozzina. La mancanza di servizi igienici per ragazzi con disabilità, che si registra nel 23% degli edifici, è indizio, forse più degli altri dati, della scarsa attenzione che viene prestata alla persona e ai suoi bisogni e diritti primari. Reale anche il problema della sicurezza: le porte con apertura antipanico sono assenti nel 71% delle aule. La certificazione di prevenzione incendi o visto di conformità dei Vigili del fuoco, risulta essere presente solo nel 37% dei casi. Per tutte queste ragioni Cittadinanzattiva chiede che l’Anagrafe edilizia scolastica sia aggiornato e consultabile da tutti i cittadini. In attesa dei 13 miliardi che nel rapporto si stimano necessari per il risanamento di tutti gli edifici, emerge che nell’ultimo anno dalle famiglie sono arrivati circa 390 milioni di euro, sotto forma di contributo volontario o donazione di materiali e beni. Silvia Colangeli (Manifesto 19 settembre)
Posted on: Sat, 21 Sep 2013 14:53:06 +0000

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