LA STRAGE DI CIVITELLA IN VAL CHIANA Su “LA STRAGE DI CIVITELLA - TopicsExpress



          

LA STRAGE DI CIVITELLA IN VAL CHIANA Su “LA STRAGE DI CIVITELLA IN VAL DI CHIANA” Tra gli episodii di guerriglia e controguerriglia che funestarono la Toscana, tra il 1943 e ’45, ci sono quelli del “Massacro di Vallucciole”, e quello della “Strage di Civitella”.Entrambi avvennero nella Provincia di La Spezia.Il massacro di Vallucciole. Qui, si fa la cronaca dell’episodio, senza commenti, Nel pomeriggio dell’11 aprile 1944, un’automobile tedesca, con a bordo tre ufficiali : e tra essi, un maggiore,giunse in località Molin di Bucchio, sotto Vallucciole. Si fermò davanti alla casa del signor Adolfo Pantiferi.I tedeschi, chiesero dell’acqua.Il signor Pantiferi, li invitò in casa, a bere del vino.Ma i tre non fecero in tempo ad entrare:Vennero falciati da nutrite scariche di mitra, sparate da partigiani.Due morirono sul colpo, ma un terzo, gravemente ferito, arrivò fino a Stia, dove riferì l’accaduto.In un primo momento, il Comando tedesco di Stia, decise di non fare alcuna rappresaglia; ma , dopo poco, arrivò dai comandi superiori l’ordine di distruggere Molin di Bucchio e Vallucciole, dove era attestata una banda comunista comandata da certo Raoul Bellocci.Un reparto di SS arrivò a Molin di Bucchio,raccolse i corpi dei due ufficiali uccisi, e subito dopo i tedeschi si scatenarono, uccidendo tutti quelli che incontravano.Molti abitanti del luogo, erano già fuggiti nei boschi; altri, credendo alle promesse dei partigiani, che avevano loro assicurato una difesa, erano restati in casa.Furono tutti ammazzati (108 persone).Le SS , la sera, rientrarono a Stia.Il giorno dopo, piombarono su Vallucciole. Ecco, come la signora Italia Baldoni, rievocò a Giorgio Pisanò, quei fatti: Essa, perse nella rappresaglia il marito Marco, i figli Ofelia, Livio ed Isolina,di 13 anni, 9 anni, e 13 mesi, e la suocera Maria Michelacci:”Sentimmo i primi spari verso le sette del mattino.Stavamo facendo colazione, e mio marito si preparava ad uscire per i campi.Nessuno si immaginava una cosa simile proprio aVallucciole.I partigiani, che avevamo visto poche volte, non ci avevano avvisato del pericolo,né ci avevano detto di scappare.E neppure si fecero vivi in quel momento.Mio marito, credendo che i tedeschi volessero rastrellare tutti gli uomini,corse fuori, gridando che si sarebbe rifugiato in montagna, e che a noi non sarebbe successo niente.Ci chiudemmo in casa,mia suocera, io ed i bambini.Ora, si sentivano molti spari e grida.Poi, ad un tratto, dei soldati, con tute mimetiche, sfondarono la porta,, gridando “Kaputt!!Kaputt!!” “Ci trascinarono fuori.Vidi le case che bruciavano, e la gente che correva, tra le fucilate.I bambini piangevano, ed io li tenevo stretti mentre ci spingevano in un angolo.Uno dei soldati mi chiese qualcosa,e credetti di capire la parola “partigiani”.Balbettai che non ne sapevo nulla.Il soldato mi dette uno schiaffo e mi gettò a terra.Poi vidi la mia casa che bruciava. Mi diressi verso casa; non volevo lasciarla bruciare.Stavo per salire le scale, quando la voce di mia suocera mi fermò:”No! No! I bambini no!!!” Mi voltai.Un soldato teneva il fucile puntato ad una tempia del mio Livio.Un attimo dopo gli sparò.Rimasi paralizzata.Così vidi uccidere Ofelia ed Isolina, che stava in braccio alla nonna.Poi, anche mia suocera venne uccisa.In quel momento persi i sensi.Quando rinvenni, accanto a me c’erano i corpi dei tre bambini e di mia suocera.Più tardi venni a sapere che anche mio marito era stato ucciso.” Alla fine del giorno 12 aprile 1944, Vallucciole era completamente distrutta, e tra le macerie c’erano 108 cadaveri. La strage di Civitella della Chiana. In località Dorna, i tedeschi avevano posto un piccolo distaccamento.Spesso, la sera, scendevano al Dopolavoro di Civitella, a bere del vino e a giocare al biliardo con la gente del posto. 18 luglio 1944.Sette, fra soldati ed ufficiali tedeschi, si fermarono alla “”Madonna”, località a due chilometri sotto Civitella, e quattro di essi vennero a bere in paese.Vasco Caroti, un partigiano nascostosi nella torre, sentì delle chiacchiere di paesani che discorrevano in un prato sottostante la torre.Udì, che “i partigiani erano buoni soltanto a saccheggiare fattorie, mentre i tedeschi passeggiavano impunemente” per Civitella.Questo Vasco, punto sul vivo, tornò dai compagni, e decisero di affrontare i quattro tedeschi intenti a bere nel Dopolavoro.Verso le ore 21, irruppero nel Dopolavoro.I quattro tedeschi vennero fulminati in pochi secondi.La notizia della uccisione dei quattro tedeschi, si sparse in un momento.Gli abitanti abbandonarono il paese.Il 20 giugno, arrivarono parecchi tedeschi, che allinearono 20 abitanti in piazza Mazzini e li interrogarono sull’accaduto, rilasciandoli.Ma il 29 giugno 1944, un reparto germanico piombò su Civitella.La popolazione era quasi tutta in chiesa.Gli uomini vennero divisi dalle donne, che furono invitate ad allontanarsi.Poi, i tedeschi appiccarono il fuoco a tutte le case.A mezzodì, il paese era tutto in fiamme, e 161 suoi abitanti giacevano massacrati.Altri luoghi, in seguito ad imboscate dei partigiani, vennero bruciati, come Poggio al Fattore,Badicroce, Staggiano,Quota,Capannone, San Polo, e per un totale di 1113 innocenti massacrati.E nessun italiano prese parte a queste azioni.Le autorità della RSI vennero a conoscenza dei massacri a cose fatte. --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Recentemente,una sentenza della Corte d’Assise di La Spezia, ha sentenziato che il Governo della Germania è stato condannato ad un risarcimento in solido, per 9 discendenti di famiglie di Civitella, che furono colpite dalla rappresaglia tedesca.Si parla di 1.000.000 di Euro di provvisionale.Di certo, anche tenendo conto del “diritto di rappresaglia”, in base alla Convenzione dell’Aja dell’ottobre 1907, il rapporto tra il numero dei militari “offesi” (esercito tedesco), ed il numero dei civili uccisi per rappresaglia, appare enormemente sproporzionato.A Vallucciole,vi fu il rapporto di 1 a 54, ed a Civitella, di1 a 40.Appare perciò, seppure dopo 64 anni, giusta la sentenza di La Spezia, se non per un unico ufficiale di 84 anni sopravvissuto,(ergastolo), quantomeno per un congruo risarcimento ai discendenti delle povere vittime dei bestiali massacri. ragazzidelmanfrei.it/partigiani.php?nws=25
Posted on: Mon, 26 Aug 2013 09:35:41 +0000

Trending Topics



t:30px;">
**WATCH IN HD ** Polis is located North West of the region of
Once again in todays Sunday rag we are being fed a story about
Patagonia Mixed Guide Hoodie Jacket - Mens Review Best Black
American Patriots : STAND in DEFIANCE at Obama-Boehner Amnesty !
Cheap Price Woman 18K Rose Gold and 1.50 Carat Blue Genuine
The modern jihadi is a Wahhabi on steroids. Not only does Saudi

Recently Viewed Topics




© 2015