LA TRADIZIONE COME FLUSSO CONTINUO DI MUTAMENTI Ripropongo un - TopicsExpress



          

LA TRADIZIONE COME FLUSSO CONTINUO DI MUTAMENTI Ripropongo un estratto di un mio vecchio post, che mi sembra faccia da corollario al video linkato. ...Quando si parla di tradizione si fa solitamente riferimento, infatti, a un insegnamento trasmesso per linea diretta di generazione in generazione. Questa è la caratteristica che normalmente si attribuisce al concetto di tradizionale - valida anche nel caso delle arti marziali - e ciò sottintende che linsegnamento trasmesso non sia perfettibile, ma che rappresenti la massima espressione possibile dellarte o disciplina in questione. Laddove non cè questo tipo di trasmissione, ha senso parlare di arte marziale - o di stile - tradizionale? Forse, il problema sta nel fatto che si tende a interpretare in maniera incompleta la stessa idea di trasmissione di un insegnamento e, di conseguenza, anche quella di tradizione... Spesso si dimentica, infatti, che latto di trasmettere una conoscenza è un processo complesso, in cui sono (almeno) due i soggetti coinvolti. Chi trasmette e chi riceve. La persona che trasmette linsegnamento tramanda quanto gli è stato insegnato in precedenza, in base a come gli è stato insegnato, ma anche in base a come lo ha assorbito e interpretato lei stessa. Chi riceve linsegnamento, a sua volta, assimilerà quanto ha assorbito, rielaborandolo, di quello che gli è stato trasmesso. In questo passaggio, alcune informazioni sono effettivamente trasmesse, altre vanno perdute e altre ancora vengono aggiunte. Partendo da queste riflessioni, credo si possa affermare che la principale caratteristica e valore della trasmissione di una tradizione - pur tenendo conto del fatto che parte del patrimonio possa andar perso nel passaggio da una generazione allaltra - sia proprio quella di favorire lintroduzione costante di piccole innovazioni e migliorie, allinterno di un sistema di conoscenze ben collaudato, sulla base dellesperienza accumulata dalle generazioni che ci hanno preceduto. In altre parole, mantenere viva una tradizione equivale a lasciarla evolvere spontaneamente, senza però dimenticare quanto abbiamo ereditato dal passato. Questa che può apparire come una contraddizione, a pensarci bene, ha senso anche da un punto di vista filosofico: secondo la concezione cinese antica, lordine dellUniverso dipende da un principio metafisico costante; questultimo, però, opera e si rinnova ciclicamente grazie ad un continuo processo di trasformazione. Riferendosi ad una civiltà che ha fondato gran parte della sua speculazione filosofica sui mutamenti, non è possibile, a mio avviso, sottrarre dallequazione della tradizione la componente cambiamento... Se si segue questa logica, si può arrivare a supporre che tutto ciò che interrompe bruscamente - creando una frattura netta -, o impedisce - bloccandolo - il flusso continuo dei mutamenti, sia da ritenersi non tradizionale. Chiudo riprendendo un vecchio accostamento che feci tempo a dietro paragonando le arti marziali, e in particolare il taijiquan, alle lingue, che evolvono in base alluso che i parlanti ne fanno e ciò permette loro di rimanere vive.
Posted on: Fri, 10 Oct 2014 07:37:03 +0000

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