LE DUE FACCE DELLO SHOW DI TEA PARTY VENETO-INDIPENDENZA - TopicsExpress



          

LE DUE FACCE DELLO SHOW DI TEA PARTY VENETO-INDIPENDENZA VENETA Ieri sono andato a vedere lo spettacolo organizzato da TPV e IV a Borgoricco, a parte i tempi un po lunghi tra la fase di ricezione e quella di inzio dello show, mi è parso venuto bene, sicuramente lontano dai noiosissimi convegni fatti fino ad ora. E stato realizzato in modo simile a quello che avevo suggerito ormai un anno fa a IV, io pensavo a un format e contenuti leggermente diversi ma lo stesso mi ha fatto piacere che finalmente qualcuno abbia capito che occorre migliorare la comunicazione, e complessivamente mi è piaciuto. Nel caso di ieri sera rimarchevole lintervento di testimonials, e lendorsement (se così si può dire il ringraziamento e incoraggiamento) di Glenn Beck (glennbeck/) attraverso un video messaggio. Molto interessante come avesse rappresentato una linea che congiunge i due estremi tra anarchia e statalismo fasci-comunista, dove lEuropa e lAmerica di oggi si stanno pericolosamente accostando a questultimo lato (e lItalia, aggiungo, ha fatto pure passi avanti verso un socialismo reale che nega la libertà della persona, con la possibilità di controllo e blocco del vostro conto corrente e labolizione del contante verso cui intende andare), mentre dallaltro stanno i Tea Party del 1777, dove la libertà della persona è bene assoluto. State però attenti ai marchi, perché questa è unepoca facile alle contraffazioni, state attenti e guardate sempre alla sostanza e efficiacia. Infatti tutto questo, anche lo spettacolo di ieri sera, poi si dovrà tradurre in azioni politiche efficaci, e nei fatti la voce che circola attorno a questa sinergia tra TPV e IV è che sostanzialmente sia una sorta di tiro alla fune per trascinare il movimento indipendentista lontano dalla Lega (alcuni dicono che abbia pure già fatto patti segreti) per farlo finire nelle mani dei Forza Italia. Perché alla fine, secondo alcuni osservatori, sarà questione di elezioni, e di vedere chi sosterrà cosa, per accaparrarsi le solite seggiole con la comoda giustificazione di dire che senza di esse non si può far nulla, anche se più opportuno sarebbe domandarsi cosa davvero si possa fare quando per la tua posizione devi ringraziare qualcuno che con lindipendenza, labbattimento delle tasse e la libertà, non ha alcun vero interesse, anzi. Questo è purtroppo il lato oscuro di tutta questa storia. Sarebbe bello davvero che senza esitazioni i Sindaci facessero tutti come ha fatto ieri sera Franco Roccon (en.wikipedia.org/wiki/Franco_Roccon) che ha indossato la fascia rosso-oro della Repubblica Veneta, che tutti davvero iniziassero a rappresentare veramente gli interessi dei cittadini invece di diventare gli esattori per conto dello Stato italiano in spregio alla convenzione europea (firmata anche dallItalia) sulle autonomie e rappresentatività politica locale, come purtroppo è accaduto. Lultimo intervento ieri sera è stato quello di Alessio Morosin. Un bel intervento, con una fluidità che solo lui sa dare, bello soprattutto per i contenuti dove ha rilevato i limiti della democrazia e lesigenza del rispetto del diritto della persona, in primo piano, prima ancora di leggi e democrazia. Se mai la Repubblica Veneta dovesse arrivare, io prego Alessio Morosin di farsi garante che tali principi siano resi attuali nellatto costitutivo di tale Repubblica. Lunico problema che vedo è che davvero si arrivi allindipendenza. La conclusione dellintervento di Morosin è stata di porre una riflessione sulliniziativa annunciata da alcuni gruppi per il 9 Dicembre prossimo di bloccare strade, ferrovie e altro. Morosin asseriva che questi in fondo agendo così chiedono allo Stato, mentre lindipendenza è un atto unilaterale in cui non si chiede, ma si esercita. Ha perfettamente ragione. Tuttavia occorre capire che in assenza di rappresentanza politica e di capacità di essere autorappresentativi in modo significativo, la disperazione (perché di questo occorre parlare) lascia come ultima possibilità solo la rivolta. Come allora non capire, per quanto assurde e disordinate, se non prive di senso, possano apparire alcune loro proposte, il loro bisogno di rivendicare giustizia e libertà, seppure espressa in forme poco raffinate? E la cosa tragica è che tale mancanza di rappresentatività è dovuta anche a causa di chi pensa di fare patti con forze politiche che oggi *sembrano* avere potere, e purtroppo attorno a questa spettacolare iniziativa sembra aleggiare questo sospetto. (...sospetto?) Potrei anche arrivare a capovolgere il paradigma, perché se è senzaltro vero che lindipendenza non si chiede ma si esercita, occorre pur chiedersi come si pensa di arrivarci costretti da un quadro giurisdizionale da cui si vorrebbe uscire. In altre parole sempliciotte come si pensa di arrivare allindipendenza volendo incaponirsi con le leggi italiane da cui si vuole uscire? In una delle sequenze mostrate ieri sera appare una scena tratta dal film the Avengers (youtube/watch?v=OJEqcFtNtUk), dove un uomo si alza e dice «no, non mi inginocchio di fronte a te» e nel successivo intervento Cantarutti esalta questo aspetto affermando che è doveroso alzarsi in piedi e non inginocchiarsi di fronte a questo Stato. Ecco, alla fine lesercizio più elementare è proprio questo: alzarsi in piedi, e quegli uomini che affermano di volersi mobilitare il 9 Dicembre, saranno forse senza un chiaro programma, saranno forse con idee un po confuse, sottorappresentati, non certo capaci di diventare statisti, ma in fondo non fanno altro che cercare di esercitare il più elementare dei diritti, di ogni singola persona: quello di alzarsi in piedi. E questo diritto dovrebbe essere tenuto in altissima considerazione da chi esprime riconoscimento ai principi di libertà individuale. (c)2013 - copyleft - questo articolo può essere liberamente copiato e usato in blog o qualsiasi altro media, purché riprodotto integralmente e fornendo attribuzione. CC v.3.0 - BY SH CO
Posted on: Sun, 24 Nov 2013 14:35:50 +0000

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