La chicca della sera :) Pollicino nello spogliatoio: la - TopicsExpress



          

La chicca della sera :) Pollicino nello spogliatoio: la sindrome del pene piccolo Uno sguardo alla storia ci permette di capire quanto il pene sia sempre stato associato al potere. In primis un potere di tipo “divino”, infatti, quando ad un re succedeva ad un altro, era consuetudine che il nuovo eletto mangiasse il pene del suo predecessore onde assorbirne la sacra autorità. Una grandenfasi sulle dimensioni del pene ha segnato sia la cultura greco-latina sia quella indiana. Il fallo è indice di potenza così come i seni o i glutei grandi di fertilità. L’idea di un pene grande e grosso riecheggia fino ai giorni nostri. La potenza sessuale viene ad essere messa in discussione dalle fondamenta, quando un adolescente in fase di crescita, si trova a vivere l’ansia e lo sconforto di un dolente ed ansiogeno paragone con un pene di dimensioni maggiori. Per la maggior parte degli uomini questa preoccupazione scompare con l’età, ma ve ne sono alcuni che continuano a sentirsi a disagio con questa parte del loro corpo anche in età anziana. Le domande e le richieste di certezze sulle dimensioni del pene si ripropongono sempre più spesso, in questo dilatate dalla mediatica applicazione d’Internet e dei suoi forum e blog.Tutte lasciano trasparire quote d’ansia, miste a reali preoccupazioni, amplificate da falsi miti e leggende metropolitane correlate alla sessualità. “……Anch’io faccio parte di quella schiera che si chiedono se lo hanno piccolo… …A sentire i sessuologi non c’è da preoccuparsi…però quando vai a fare sport…se ti guardi allo specchio …se qualche donna fa una battuta o un commento non troppo lusinghiero sulle dimensioni del tuo pene qualche complesso ti viene…quindi mi chiedo ma le donne cosa pensano veramente?”. DALLA PARTE DI LUI Una ricerca dell’AIRS*ha stabilito che l’8% di un campione ** ritiene di avere un pene più corto del normale e il 7% di avere una circonferenza più piccola del normale. Un elevato numero di uomini pari al 33% si vergogna quando si confronta con altri uomini(“sindrome da spogliatoio o del capo branco”) e un altrettanto sproporzionata percentuale , il 20%, che provano vergogna davanti alla propria partner. Tra le più significative valutazioni che si sono evidenziate emerge la convinzione maschile che le donne siano attratte da un pene di consistenti dimensioni più per quanto riguarda l’eccitazione che ne traggono che per il raggiungimento del piacere durante i rapporti sessuali. Si rileva ,di conseguenza, che gli uomini mettono in stretto rapporto le dimensioni del pene con il tradimento sessuale, convinti delle maggiori possibilità di diniego da parte della partner. Ma la risposta maggiormente indicativa e ampiamente affermativa è quella riguardante la domanda : “Un pene lungo e grosso, dà sicurezza nei rapporti sociali e nel lavoro?”. Le dimensioni del pene si sganciano da un contesto prettamente sessuale e allontanandosi da un area medico-psicologica, si proiettano in uno scenario sociale,” denunciando tutte le relazioni subgiacenti che legano il pene alla virilità, alla personalità, alle interazioni sociali. DALLA PARTE DI LEI “Tanto per cominciare sono sempre stata una che diceva che la lunghezza e la grossezza di un pene non contasse niente, fino a quando non ho trovato il mio ragazzo che non raggiunge i 10cm….Quando sono asciutta anche se piccolo mi fa piacere ….ma quando comincio a bagnarmi è come se dentro non avessi niente……mi chiedo quanto potrò continuare questa vita???” Le misure contano, eccome, anche per le donne. Due su dieci lascerebbero o magari hanno lasciato un uomo poco dotato. Nei rapporti, non sarebbe la lunghezza, come molti uomini credono,ma piuttosto la circonferenza del pene ad influenzare la loro soddisfazione sessuale. Questi alcuni risultati di una successiva indagine condotta sempre dall’AIRS ***.La metà delle donne intervistate afferma che un partner ben dotato stimolerebbe l’eccitazione e sarebbe di maggior soddisfazione nel rapporto. Questo a spiegare quanto e come le donne oggi parlino chiaro e pretendano il meglio anche a livello fisico anche se poi la loro risposta a livello sessuale sia molto complessa. A essere più esigenti sulle misure di lui, tanto che lo hanno lasciato o lo lascerebbero, sono le donne più giovani a confermare quanto stiano cambiando i rapporti di coppia. CONCLUSIONI Il fenomeno della sindrome del pene piccolo sembra essere in costante aumento e l’importanza di una chiara diagnosi differenziale, utile a comprendere il vero stato delle reali dimensioni dell’organo genitale, diventa indispensabile. Di solito, l’aspetto più ricorrente è quello in cui, anche di fronte alle rassicurazioni mediche, il soggetto continua a nutrire forti preoccupazioni riguardo il suo pene. L’esame obiettivo, la diagnosi e l’eventuale terapia non sempre sono sufficienti per risolvere pienamente la sofferenza del paziente. Per questo è necessario che vi sia un approccio sessuologico-integrato, che permetta di analizzare il significato psichico profondo delle preoccupazioni del soggetto, per avviare un processo di comprensione e di elaborazione interiore. La possibilità di rieducare e fare riappropriare questi soggetti della loro sicurezza e stima di sé è alla base di una modificazione e di una positiva percezione del proprio corpo. Non ultimo, per una corretta individuazione scientifica, va riconosciuta questa sindrome non solo come entità medico-psicologica ma anche , e oggi ben di più, antropologica. * AIRS (Associazione Italiana perla Ricercain Sessuologia) ** Campione uomini (1100) dai 18 anni > *** Campione donne (1212) dai 18 anni > A cura di Dott. Rolando Noseda Sessuologo - Como
Posted on: Mon, 18 Nov 2013 18:12:28 +0000

Trending Topics



Recently Viewed Topics




© 2015