"La gente guarda a Roma. Essi guardano alla nazione Italiana. E - TopicsExpress



          

"La gente guarda a Roma. Essi guardano alla nazione Italiana. E mentre essi guardano, non realizzano che nei ristretti confini di Roma, il papa ha realmente un’area di suo dominio e che è letteralmente una nazione dentro la nazione, ed essa ha ambasciatori e riceve ambasciatori. LA FALSA CRISTIANA ROMA PAPALE (ella è persino chiamata la città eterna—com’è blasfemo!) TRAMITE LA RELIGIONE ESSA ORA CONTROLLA MOLTO PIÚ ABILMENTE DI QUANDO CONTROLLAVA, TRAMITE LA FORZA PURA DEL FERRO, L’IMPERIALE ROMA PAGANA. Allorquando Costantino unì chiesa e Stato, Roma prese su una nuova prospettiva, sostenendo questa unione con la forza. Lo spirito che motivava la Roma pagana è il medesimo spirito che motiva ora la falsa Roma Cristiana. Voi potete vedere che è così, per il fatto che sapete che il quarto impero non è mai cessato di esistere; esso ha semplicemente cambiato la sua struttura esteriore. Una volta che il Concilio di Nicea fluttuò nella chiesa la potenza della Roma politica, allora sembrò come se non vi fossero più limiti in cui potesse arrivare la Prima Chiesa Cristiana. Il nome, Cristiano, che all’inizio comportò persecuzione, ora divenne il nome dei persecutori. Fu in questa epoca che Agostino di Ippona (354—430) espose il precetto che la chiesa dovrebbe e DEVE usare la forza, se necessaria, per ricondurre i suoi figliuoli all’ovile, e che era in armonia alla Parola di Dio uccidere gli eretici e gli apostati... La sete di sangue cresceva rapidamente! In Spagna la falsa vite ora giocava sull’Imperatore Massimiliano, perché si unisse nell’attacco verso i veri credenti i quali avevano in loro la Parola e i segni e i miracoli. Così alcuni Priscilliani furono portati a Trevi, dal Vescovo Itaco (385). Egli li accusò di stregoneria e d’immoralità, e molti furono uccisi. Martino di Tours e Ambrogio di Milano, protestarono contro questo, e supplicarono invano affinché la persecuzione cessasse. Vedendo che la persecuzione continuava, questi due vescovi si rifiutarono di avere comunione col vescovo Idacio e con altri come lui. È strano, ma il Sinodo di Trevi approvò gli assassini. Da questo momento in poi, specialmente attraverso le Epoche oscure del Medio Evo, noi vedremo che i figli della carne perseguitano e distruggono i figli dello Spirito, sebbene entrambi pretendono d’avere un Padre come lo fu pure nel caso di Ismaele ed Isacco. Le tenebre della corruzione spirituale si fanno sempre più fitte, e la vera luce di Dio si affievolisce fino a che ne resterà solo un barlume. Tuttavia, la promessa di Dio rimane vera: “La luce splende nelle tenebre, e le tenebre non possono farci niente.” Ora, fino a questo punto io non ho portato fuori quel punto della storia che promisi di trattare, cioè: il mescolarsi della religione di Nimrod con la religione Cristiana. Voi vi ricorderete che Attalo fuggì da Babilonia a Pergamo, e che eresse il suo regno all’infuori dei confini dell’Impero Romano. Alimentato dal dio di questo mondo, con l’andare degli anni esso fiorì. Ad Attalo succedette un numero considerevole di re-sacerdoti, fino al regno di Attalo III, quando, per ragioni conosciute solo alla sovranità di Dio, egli abdicò il regno a Roma. Allora Giulio Cesare prese entrambi i regni, sia fisico che spirituale, e divenne il Pontefice Massimo della religione Babilonica, e fu perciò re-sacerdote. Questo titolo si trasmise poi ai successivi imperatori, fino al tempo di Massimiliano III, il quale lo rifiutò. Secondo la Storia di Stevens, fu allora che il papa prese la supremazia che l’imperatore aveva rigettato, e tutt’oggi c’è ancora nel mondo un pontefice, ed egli è veramente il Pontefice Massimo. Egli porta una triplice corona e risiede in Roma. E in "APOCALISSE 17", Dio non si riferisce più a lungo a Pergamo, quale trono di Satana, né Egli dice che è dove dimora Satana. No, la sala del trono non è più in Pergamo, bensì è nel MISTERO Babilonia. Esso non è in Babilonia, ma nel MISTERO Babilonia. Esso è in una città su sette colli. Il suo capo è anticristo, poiché egli ha usurpato la posizione di Cristo, Colui che è il solo mediatore e Colui che è il solo a poter perdonare i peccati. Sì, il Pontefice Massimo è ancor oggi fra noi!" (Una Esposizione delle Sette Epoche della Chiesa).
Posted on: Fri, 13 Sep 2013 19:22:17 +0000

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