Le lettere dell’equilibrio mondiale Tripla A. Siamo arrivati - TopicsExpress



          

Le lettere dell’equilibrio mondiale Tripla A. Siamo arrivati fino al punto in cui l’equilibrio economico di una nazione dipende da tre lettere, forse meno. Doppia A. Banche ed aziende perdono credibilità agli occhi del mondo intero, lo stato deve ricorrere a manovre d’emergenza per rialzarsi. Tutto ciò è nato negli USA, con l’avvento delle celeberrime Agenzie di Rating, quali Moody’s e Standard & Poor’s, i più importanti operatori a livello globale. Per definizione, un’Agenzia di Rating, o Agenzia di Valutazione, è un ente che assegna dei giudizi sulla solidità e la disponibilità economica di una società che emette titoli sul mercato, andando ad influenzare le scelte dei potenziali investitori. Giudizi che, evidentemente, potrebbero essere soggetti a manipolazioni. La domanda viene spontanea. Queste valutazioni sono realmente attendibili? È davvero possibile basarsi su questi giudizi per regolare l’economia mondiale? Per farsi un’idea della possibile risposta è sufficiente concentrarsi su due episodi, riguardanti il fallimento di due colossi: l’italiana Parmalat e l’istituto di credito statunitense Lehman Brothers. Entrambe le società hanno ricevuto un giudizio positivo solo una settimana prima del presunto “crack finanziario”. Errore di valutazione o macchinazione accurata? Risulta difficile credere che degli istituti di tale rilevanza, essenziali per l’economia moderna possano aver commesso un errore così grande, danneggiando milioni di investitori. Così come la Bear Sterns, altro istituto di credito USA, che poco prima di dichiarare bancarotta aveva mantenuto un livello – secondo Standard&Poor’s – elevato di affidabilità. E se, dietro tutto ciò ci fosse un enorme giro d’affari? Si può ben immaginare come gli stati con le agenzie più influenti possano dettare legge sui mercati di tutto il mondo, influenzando a piacimento l’attività finanziaria, impuniti, senza essere soggetti a ciò che nel nostro paese viene definito come “reato di Aggiotaggio”, ossia il rialzo o crollo intenzionale al fine di trarne vantaggio. Ma non è solo il mondo della finanza ad essere soggetto a questa potenziale “truffa su larga scala”; essendo direttamente dipendente da quest’ultima, non è un’idea fantascientifica il pensiero che si possa manipolare anche l’attività politica. In poche parole, andare a colpire con una stilettata diretta il vero “cuore” di una nazione, controllando eventuali Esecutivi. Una sorta di “meccanismo del terrore” che gela il Vecchio Continente ed il mondo intero, mettendo sotto scacco anni di leggi e costituzioni con poche lettere. Recentemente, però, l’Unione Europea ha comunicato di voler tenere a freno queste agenzie, in modo da limitare i giudizi sul debito pubblico dei vari stati. In particolare, le Agenzie di rating saranno tenute a programmare i loro giudizi secondo un “calendario” prestabilito, e, nel caso in cui le valutazioni fossero contrastanti con la legislazione del paese in questione, intenzionalmente o per disattenzione, potranno venire citate in giudizio da investitori che basano la loro attività su queste agenzie. Insomma, una sorta di educazione alla disciplina per i colossi del rating, una mano che viene tesa dall’UE per risollevarci da una grave crisi. Emanuele Nataliz
Posted on: Sun, 22 Sep 2013 19:45:27 +0000

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