Le verdure crucifere o meglio conosciute come cavoli. Il nome - TopicsExpress



          

Le verdure crucifere o meglio conosciute come cavoli. Il nome crucifere deriva dall’aspetto del fiore, che è tipicamente composto da 4 petali e ricorda perciò una croce. I petali sono separati formando una corolla dialipetala. Sono una grande famiglia vegetale che comprende tutti i tipi di cavolo, cavolfiore, cavolo verza, cavolini di Bruxelles, cavolo cappuccio, cavolo nero, cavolo riccio, broccoli, broccoletti, rape, ravanelli, rucola, senape , crescione, ravizzone. Questi vegetali contengono anche sostanze dotate di azioni antiossidanti come il sulforafano, una sostanza chimica scoperta oltre 10 anni fa nei broccoli. Da tempo è stato anche dimostrato che le crucifere sono dotate di poteri nutritivi ad azione protettive anti-tumorali. Contengono isotiocianati che stimolano le cellule umane a produrre potenti bioenzimi molto efficaci nel proteggere la degenerazione del DNA, in particolare nei bronchi e polmoni. Le crucifere contengono estrogeni vegetali (fitoestrogeni) capaci di contrastare lo sviluppo dei tumori legati all’ attività degli ormoni nell’organismo maschile e femminile (mammella e prostata). La presenza di polifenoli, carotenoidi, indoli, sulforafano in tutti i tipi di cavolo rendono questi ortaggi utili nella prevenzione dei tumori intestinali. Discreto è anche il contenuto di caroteni e di acido folico, sostanza preziosa, fra l’altro, per lo sviluppo del sistema nervoso del feto durante la gravidanza. C’è poi da aggiungere una buona concentrazione di alcuni minerali fra cui Calcio, Ferro e Potassio. Si tratta certo di ortaggi particolarmente pregiati, raccomandabili soprattutto d’inverno per prevenire e attenuare gli effetti dannosi dell’inquinamento ambientale e i sintomi da raffreddamento tipici della stagione. L’importante è conservarli con cura al fresco, al riparo dall’aria e cuocerli il più brevemente possibile, in poca acqua, per non disperdere il loro delicato patrimonio nutritivo. Per godere appieno dei vantaggi nutrizionali di queste verdure è bene consumarle quando possibile crude, affettate finemente e usate come una comune insalata da marinare. I cavoli in generale sono da cuocere poco, tenendoli al dente, sia per limitare la perdita di principi nutritivi (in particolare della vitamina C), sia perché una cottura prolungata li rende meno gustosi e digeribili. Nonostante le apparenze i cavoli non sopportano bene la conservazione e una volta cotti tendono a ossidare e a diventare acidi. Vanno tenuti, comunque, sempre ben coperti in contenitori chiusi posti in frigorifero. Come tutti gli ortaggi anche i cavoli non vanno tenuti a bagno in acqua. Per eliminare il fastidioso odore che emanano in cottura, si può provare a unire un cucchiaio di latte o a mettere un batuffolo di ovatta imbevuto di aceto sopra il coperchio, o ancora succo di limone, una noce o un rametto di prezzemolo.
Posted on: Thu, 12 Sep 2013 14:39:13 +0000

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