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Lei musulmana, lui cattolico: la famiglia kosovara minaccia e perseguita la coppia Amore impossibile a Noale. Il giudice ordina ai parenti della giovane di stare lontani dai ragazzi e dal paese dove vivono vota su OKNotizie Aggiungi a Linkedin Aumenta la dimensione del testo Diminuisci la dimensione del testo Commenti RSS VENEZIA - Una storia d’amore fra due ragazzi rischia di trasformarsi in una faida familiare, sullo sfondo di diversità culturali e confessionali che pesano come macigni. Minacce di morte, intimidazioni di ogni tipo, violenze verbali e non solo, tanto da costringere i Carabinieri a intervenire ripetutamente per evitare che una situazione già abbondantemente compromessa possa degenerare in fatti irreparabili. La tensione, però, è rimasta altissima e così il giudice per le indagini preliminari di Venezia, Roberta Marchiori, è stato costretto a emettere sei misure cautelari per stalking, su richiesta dal sostituto procuratore Massimo Michelozzi, nei confronti dei componenti di uno stesso nucleo familiare: a padre, madre e fratelli della ragazza è stato imposto il divieto di avvicinare la giovane e il suo innamorato, nonché di recarsi nel paese dove risiedono i familiari di lui. In caso di violazione dell’obbligo, nei loro confronti scatteranno le manette. La vicenda accade a Noale (Venezia); omettiamo ogni elemento identificativo per evitare che i due ragazzi possano subire ulteriori conseguenze. Protagonisti sono una 23enne, originaria del Kosovo, e un 19enne del posto: hanno l’unica colpa di essersi innamorati. Fin qui nulla di strano se non il fatto che lei è musulmana e lui cattolico. Un ostacolo evidentemente ritenuto insormontabile dai congiunti della ragazza che non vogliono sentire ragione alcuna e che, da alcuni mesi, hanno cercato in tutti i modi di impedire la relazione sentimentale, passando da una generica disapprovazione a minacce di morte. La situazione si è fatta sempre più preoccupante nelle ultime settimane, quando Anna e Marco (nomi di fantasia), decidono di "fuggire" per coronare il loro sogno d’amore. Una "fuitina" che genitori e parenti della ragazza considerano un affronto imperdonabile a cui porre rimedio ad ogni costo. È per questo che sarebbe iniziata una vera e propria persecuzione a carico dei congiunti di Marco, con "agguati" sotto casa, minacce di morte, avvertimenti: «Voi sapete dove si nascondono, ce lo dovete dire!». I militari di Noale intervengono per rasserenare gli animi, ma a nulla valgono i tentativi di mediazione. Di qui la decisione del magistrato di imporre ai sei componenti della famiglia, originaria del Kosovo, il divieto di avvicinare Anna, Marco e i parenti di quest’ultimo, insieme all’interdizione di frequentare gli stessi luoghi. I sei indagati per stalking saranno interrogati questa mattina.
Posted on: Sun, 28 Jul 2013 15:25:13 +0000

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